Alpe Granda

Ritratto di Cai56
Cai56
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Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
962 m
Quota di arrivo: 
1 688 m
Dislivello: 
726 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h00'

Introduzione

Escursione insolita che, percorrendo sentieri semidimenticati, va a raggiungere un piccolo alpeggio disperso sul selvaggio versante orientale della bassa Valmasino. Interessante la vegetazione che varia da un lato umido e ombroso ad un crinale arido e soleggiato: faggi e ontani contro pini silvestri e ginestre.

Descrizione

Dal bacino Enel si segue una carrareccia nei prati (Prati di Lotto 962 m) che conduce al gruppo alto di baite; si sceglie il sentiero di destra che - un poco in quota - va a contornare il lago: presso la sorgente del Pozz Feràa si imbocca una traccia a sinistra (freccia su albero in direzione opposta, alle spalle). Salendo ripidamente il bosco, si incontra una traccia più evidente che si segue in salita; dopo una fascia di ginestre, il sentiero, sassoso in un faggeto, arriva ad aver rimontato il dosso che sovrasta i Prati di Lotto (Sas del Tii 1250 m circa, non cartografato). Si prosegue quasi in piano sul largo crinale fino a notare (attenzione!!) su di un albero una piccola freccia incisa nel tronco: si segue a sinistra la direzione indicata e si inizia un lungo traverso su sentierino ben visibile attraverso l'umido versante della Valmasino. A tratti il percorso è esposto, c'è anche qualche tratto franato, ma mai veramente pericoloso: in ogni caso è del tutto sconsigliabile scendere verso valle per la presenza di salti rocciosi impraticabili e comunque friabili. Il varco fra alcuni muri a secco preannuncia la conca prativa di Tabiate 1468 m. Un sentiero che parte fra le poche baite si dirige a gradoni verso l'alto, fino a raggiungere di nuovo la dorsale a pineta abbandonata più a valle; seguendo senza difficoltà il sentiero di crinale, in una foresta di conifere molto fitta, si raggiunge la radura a pascolo della Cima di Granda 1688 m. Il bosco di larici porta ancora i pesanti segni di un incendio di parecchi anni fa: lasciandoci alle spalle i ruderi inceneriti del vecchio rifugio, si prosegue sui prati, a saliscendi, fino alle costruzioni dell'Alpe Granda 1700 m circa, e, poco oltre, al nuovo Rifugio Alpe Granda. Per il ritorno è consigliabile percorrere per intero il crinale salito all'andata (panorama sulla Valtellina), trascurando le deviazioni per il prato Tabiate e il Pozz Feràa: il sentiero - nei tratti non ancora percorsi - è sempre ben evidente, a tratti un po' roccioso, immerso in una vegetazione termofila quasi mediterranea. Si ritrova definitivamente il percorso di andata alle baite alte dei Prati di Lotto.

Informazioni generali

Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Galleria fotografica

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