Rifugio Bartolomeo Gastaldi

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Rifugio Gastaldi
Photo credits: 
Rifugio Gastaldi ©2007 Massimo Martini

Scheda informativa

Altitudine: 2659m
Ubicazione: Conca del Cròt del Ciaussiné
Proprietà: CAI sezione di Torino
Gestore: Roberto Chiosso
Posti letto: 109
Posti Locale Invernale: 10
Illuminazione: elettrica
Wifi: disponibile
Ricarica dispositivi: n.r.
Acqua: nel rifugio
Libro del Rifugio: presente

Contatti

Periodo di apertura: da aprile a metà settembre
Telefono: +39 (0)123-50.50.08
Cellulare: +39 348-711.91.54

Descrizione

Il primo rifugio Gastaldi venne edificato dalla Sezione Torinese del Club Alpino Italiano quando l’alpinismo muoveva i primi passi sulle montagne più prossime al Capoluogo, appunto nelle Valli di Lanzo. È dedicato all’ ex presidente della sezione di Torino del CAI, il geologo Bartolomeo Gastaldi.
La prima costruzione edificata in località Crot del Ciaussiné, dal nome di un’antica cava di calce, risale al 1880 e constava allora di un solo ambiente. Nei venti anni successivi fu più volte ampliata ma ciò nonostante, il piccolo Rifugio Gastaldi risultò insufficiente per la crescente frequentazione alpinistica della zona. La Sezione di Torino del Club Alpino decise allora la costruzione di un nuovo rifugio-albergo che sorse pochi metri a fianco del vecchio rifugio.
Il nuovo rifugio venne solennemente inaugurato il 2 settembre 1904, in occasione del XXXV Congresso degli Alpinisti Italiani tenuto dalla Sezione di Torino e svoltosi nella Val d’Ala. Parteciparono 160 alpinisti di tutte le regioni d’Italia e quarantacinque guide, per metà valligiane e per metà convocate da Courmayeur. I servizi che il rifugio offriva in quegli anni erano quelli di un vero e proprio albergo di lusso con tutti i confort, compresi acqua calda corrente, termosifoni e champagne.
Purtroppo dopo soli quattro anni il nuovo rifugio albergo fu distrutto da un incendio causato dalla disattenzione di alcuni ospiti. Ricostruito come prima venne inaugurato nuovamente due anni dopo e ampliato nel 1930.
Durante la Resistenza servì da base per i partigiani e durante gli scontri dell’ ottobre 1944 con le forze naziste  venne incendiato e distrutto. Così, sebbene notevolmente danneggiato l’ormai vetusto vecchio rifugio riprese la sua insostituibile funzione gestito dalla leggendaria guida Giuseppe Ferro Famil detto "Vulpòt". Tale periodo durò fino al 26 luglio 1970, giorno dell'inaugurazione del ricostruito Nuovo Rifugio, il quale attraverso molteplici innovazioni tecnologiche prosegue tuttoggi la sua storia.
Nel 1983 parte del Vecchio Rifugio fu trasformata in Mostra permanente, collegata al Museo Nazionale della Montagna di Torino e dedicata all’ultracentenaria storia dell’alpinismo piemontese.

(info tratte dal sito del rifugio)

Accessi

  • da Pian della Mussa (2h30')

Itinerari dal rifugio

  • Col d'Arnas
  • Refuge de l'Evette
  • Passo di Chalanson superiore
  • Rifugio Cibrario
  • Colle Altare
  • Punta Maria
  • Punta d'Arnas
  • Punta Adami
  • Albaron di Savoia
  • Punta Chalanson
  • Uja di Ciamarella
  • Piccola Ciamarella

 

 

 

Rifugio Gastaldi: Photo Gallery

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Pagine

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