Avise
Photo credits:
Avise ©2006 Massimo Martini
Scheda informativa
Superficie: 52,62 kmq
Altitudine: 775m
Maggior elevazione:
Numero abitanti: 340
Nome in dialetto:
Nome abitanti:
Santo Patrono:
Sito internet:
Webcam:
Comuni confinanti: Arvier, La Salle, La Thuile, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Saint-Rhémy-en-Bosses,Valgrisenche
Villaggi e frazioni:
Alpeggi:
Descrizione
Paese della valle centrale, ad Ovest di Aosta, posto in posizione strategica sulla sinistra orografica del corso della Dora. Risulta che fosse abitato già dai Salassi, ma è ai romani che deve il suo toponimo e il suo angolo più caratteristico, descritto ed immortalato a mezzo di stampati e dipinti nel corso dei secoli (celeberrimo l'acquerello del pittore inglese Turner).
Infatti da Avise passava la strada romana delle Gallie e, per superare la stretta gola che contraddistingue il territorio del paese, gli antichi ingegneri dovettero far ricorso allo scalpello e far scavare un percorso a mezza costa: La Pierre Taillée, che storicamente ha costituito l'ultimo baluardo a difesa della città di Aosta contro le invasioni straniere provenienti dal Piccolo San Bernardo o dal Col du Mont, nell'alta Valgrisenche. La signoria di Avise è antichissima, forse anteriore al dominio sabaudo sulla Valle d'Aosta: il primo signore di cui si conosca il nome è Hugo, che nel 1091 prestò giuramento all'imperatore Enrico IV.
L'importanza strategica del paese è confermata dalla presenza di ben tre castelli a poca distanza l'uno dall'altro: il castello d'Avise, il Blonay e la casa-forte Le Cré, detta anche Ducrest.
Malgrado la sua dislocazione nei pressi di una stretta gola, l'economia di Avise gode di ampi spazi nella montagna soprastante, che si estende fino alla "comba" (vallone) di Vertosan, tuttora assai propizia all'allevamento bovino, mentre la zona di bassa montagna è sfruttata per la viticoltura con la produzione di un rinomato Petit Rouge.
Infatti da Avise passava la strada romana delle Gallie e, per superare la stretta gola che contraddistingue il territorio del paese, gli antichi ingegneri dovettero far ricorso allo scalpello e far scavare un percorso a mezza costa: La Pierre Taillée, che storicamente ha costituito l'ultimo baluardo a difesa della città di Aosta contro le invasioni straniere provenienti dal Piccolo San Bernardo o dal Col du Mont, nell'alta Valgrisenche. La signoria di Avise è antichissima, forse anteriore al dominio sabaudo sulla Valle d'Aosta: il primo signore di cui si conosca il nome è Hugo, che nel 1091 prestò giuramento all'imperatore Enrico IV.
L'importanza strategica del paese è confermata dalla presenza di ben tre castelli a poca distanza l'uno dall'altro: il castello d'Avise, il Blonay e la casa-forte Le Cré, detta anche Ducrest.
Malgrado la sua dislocazione nei pressi di una stretta gola, l'economia di Avise gode di ampi spazi nella montagna soprastante, che si estende fino alla "comba" (vallone) di Vertosan, tuttora assai propizia all'allevamento bovino, mentre la zona di bassa montagna è sfruttata per la viticoltura con la produzione di un rinomato Petit Rouge.