Ferrata Roda di Vael e Ferrata Masare'

Ritratto di LaDella
LaDella
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Data rilievo: 
3/09/2013
Quota di partenza: 
1 992 m
Quota di arrivo: 
1 400 m

Dall’autostrada del Brennero si esce a Egna-Ora e si prosegue per la val di Fiemme / val di Fassa.

Arrivati a Vigo si volta a sinistra verso il centro del paese e la strada per il Passo di Costalunga. La funivia Catinaccio e’ ben indicata e offre grande parcheggio.

Al Rif Negritella perndiamo il sentiero sulla destra che sale fino ad arrivare alla baita Pra Martin. Continuiamo a salire lasciando l'arrivo della seggiovia sulla destra e proseguiamo su comodo sentiero che ci permette di ammirare la bella vista sulla vallata sottostante e sul gruppo dei Monzoni.

Si arriva a un bivio non segnato sulle cartine piu' vecchie. Il bivio indica il Rif Roda di Vael sulla sinistra, il passo Vajolon a destra. In effetti i due sentieri si riunsicono piu' avanti, quindi si puo' indifferentemente prendere l'uno o l'altro.

Attenzione che se si prende il sentiero di destra, al bivio seguente bisogna ingorare sentiero sulla destra che porta ar Rif Gardeccia passando tra le Zigolade e le Pale Rabbiose.

Proseguiamo sul comodo sentiero verso il Rif Roda di Vael, ignoriamo il sentiero 541 ed arriviamo finalmente al bivio con il sentiero 551 dove voltiamo a destra e iniziamo a salire dapprima su sentiero ghiaioso, poi su grossi sassi.

A quota 2450m termina il primo tratto di salita.

Si deve proseguire ancora un po' su sentiero ora piu' in piano per arrivare ai 2560m del passo di Vajolon dove inizia la prima ferrata.

Questo passo e' alquanto battuto, in quoato qui arriva anche il sentiero che sale dal versante di Carezza.

La ferrata Roda di Vael e' semplice, mai esposto, su roccia sicura e (con roccia asciutta) il cavo e' li pu' per sicurezza psicologica che per vera necessita'.

Abbiamo visto gente percorrere questa ferrata sia in salita sia in discesa, senza alcun tipo di attrezzatura (arrampicata I grado).

Qualcuno addirittura in scarpe da ginnastica e con qualche birra in corpo!! (bevuta prima di affrotnare la ferrata...........). In compenso pero' c'era anche un signore che insegnava al figlio di 8 anni a salire "correttamente", trovando appigli nella roccia e non issandosi col cavo se non dove strettamente necessario :-)

Il panorama dai 2806m della vetta e' spettacolare.

Ma la via e' ancora lunga; un panino veloce ed e' tempo di scendere utilizzando il cavomettallico e una scaletta.

Un cartello ci indica la via diretta per il Rif Roda di Vael, ma noi proseguiamo per la ferrata del Masare'.

Iniziamo subito con una paretina liscia attrezzata con cavo e qulche appoggio artificiale che permette di arrivare al Pian del Diavolo 2625m.

Si prosegue poi tra cenge, esposti traversi e passaggi piu' verticali su canalini stretti e si arriva alla stretta cresta. Foto di rito e si riprende a scendere (cavo).

Davanti a noi il torrione da risalire sfruttando la fessura sul suo lato destro. Per arrivarci si deve scnedere ancora un po' tra canalini e cenge per arrivare alla base del canale che si risale usando appoggi naturali e staffe di metallo. (Attenzione agli zaini ingombranti).

Scendiamo ancora in verticale. Ci aspettano ancora 3 salti rocciosi e siamo alla fine della ferrata. Di li si raggiunge il Rifugio in circa 30 minuti. Seguiamo le indicazioni per Vigo e rientriamo in paese su comodo sentiero 547 e qualche scorciatoia).

Tempo totale circa 8hr30 ore inclulse le soste 

Nota.

Se si decide di percorrere solo la ferrata del Masare' salendo al rifugio Roda di Vael dalla seggiovia Paolina, , la via raccomandata e' comunque in senso antiorario ossia dal Rif Roda di Vael si seguono le chiare indicazioni che portano all'attacco della ferrata in circa 40 minuti.

La ferrata Roda di Vael e' semplice, la ferrada del Masare' e' moderatamente difficile con dei passaggi piu' impegnativi.

Sono presenti diversi tratti esposti, canalini e cenge attrezzate.

Da non sottovalutare l'impegno fisico se si percorrono entrambe le ferrate.

Partendo da Vigo si impiega all'incirca 2hr - 2hr15 per arrivare all'attacco della prima ferrata da Gardeccia e si ha poi un'altra ora e mezza / due ore per tornare in paese.

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