Comunità Montana Monte Cervino

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Ritratto di zolezzi
zolezzi

La stupenda e inconfondibile sagoma della "Grande Becca" che troneggia sulla copertina di questo libro non tragga in inganno: é una guida, ma non la solita guida turistica, alpinistica, escursionistica o naturalistica, è una guida storico-artistica.

Comunità Montana Monte Cervino, guida storico-artistica è una pubblicazione veramente unica nella Valle d'Aosta e rara su tutto l'arco alpino europeo che recensisce, cataloga e descrive analiticamente e accuratamente le opere d'arte conservate in un'area ristretta come le valli e le località intorno al Monte Cervino, raggruppate sotto l'egida dell'omonima Comunità Montana.
Sono passati dieci anni da quando la Comunità Montana Monte Cervino promosse la prima guida storico-artistica dei propri comuni.
Questa nuova edizione ampiamente aggiornata e riveduta costituisce la conferma di una felice iniziativa per la conoscenza del patrimonio storico e artistico, patrimonio che costituisce l'eredità del passato, da cui si attinge oggi e che sarà trasmesso alle generazioni future.
Esso non é privilegio delle popolazioni locali, ma appartiene a tutti i popoli del mondo, svincolato dal territorio su cui esso è fisicamente collocato.
Si tratta di un patrimonio artistico distribuito in 12 comuni e in ben 262 frazioni, con tutte le emergenze artistiche che vanno dall'architettura sacra, la più evidente, a quella rurale, sia abitativa che lavorativa, alla pittura, la scultura, le opere d'arte viaria e idraulica.
Sotto il coordinamento di Maria Cristina Ronc ha lavorato un'equipe di studiosi che ha analizzato seriamente gli aspetti geografico-fisici, quelli storici dall'epoca pre-romana al XIX secolo, quelli artistici e architettonici dal Romanico alla Rivoluzione Francese, all'architettura rurale così affascinante in Valle d'Aosta e infine la catalogazione analitica di tutti gli elementi che contribuiscono a rendere ricchissima questa limitata zona dal punto di vista dell'estensione areale.
Ogni comune vede la descrizione dei propri beni artistici suddivisi frazione per frazione: delle chiese e cappelle viene data la storia dalla costruzione, le caratteristiche, spesso un disegno della pianta e anche lo spaccato oltre allle opere artistiche notevoli conservatevi, grande rilevanza hanno i quattro musei parrocchiali sorti nelle chiese di Saint-Vincent, Châtillon, Torgnon e Valtournenche, nei quali sono conservati i reperti più preziosi e significativi dell'arte religiosa della valle.
Bruno Orlandoni, uno dei maggiori esperti di arte valdostana, fa osservare come vi sia una sostanziale omogeneità e unitarietà nella storia dell'arte della Val d'Aosta, che comprende tutte le valli interne e quella del capoluogo, armonizzate tra loro e mai in contrapposizione, che appaiono correlate anche con le valli limitrofe: la Savoia, il Vallese, il Canavese, il Biellese, le Valli del Sesia e dell'Ossola.
Oltre alle precise e ricche descrizioni, il libro è fornito di ottime fotografie, ma si distingue soprattutto per l'elevato numero di schizzi e disegni che descrivono in modo stupendo la sequenza di costruzione di alcuni edifici, gli spaccati di chiese e castelli, i disegni che ritraggono elementi architettonici poveri, ma significativi per comprendere l'evoluzione artistica e gli influssi extra-valle: le finestre, i portali, gli architrave, le architetture rurali.
Attraverso la lettura di questa guida, l'appassionato potrà soddisfare le proprie curiosità storico-artistiche riguardo questo lembo tanto amato della Val d'Aosta, nell'epoca del GPS e di internet e degli impianti satellitari, un libro permetterà di fare piccole scoperte, ma dense di significato e di storia, spesso si scopriranno tesori nascosti a pochi passi dalle vie trafficatissime da turisti frettolosi e distratti, questa guida può essere veramente una mappa del tesoro per chi ama la storia e la meraviglia del passato.
Ci troviamo innanzi a uno studio scientifico e rigoroso, ma scritto con uno stile semplice e perfettamente comprensibile da chiunque voglia usufruirne, é uno strumento veramente valido e che darà molte soddisfazioni a chi vorrà leggerlo.
E' corredato da una bibliografia molto abbondante e completa.
La guida viene introdotta con queste parole di Simone Weil:
"... il futuro non ci porta nulla, non ci dà nulla;
siamo noi che, per costruirlo, dobbiamo dargli tutto, persino la nostra vita.
Ma per dare bisogna possedere e noi non possediamo altra vita, altra linfa che i tesori ereditati dal passato e digeriti, assimilati, ricreati da noi.
Fra tutte le esigenze dell'anima umana nessuna é più vitale di quella del passato.
"

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Filippo Zolezzi
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