Due notti di ghiaccio

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massimo

Il [[Parco nazionale del Gran Paradiso]] offre agli appassionati di montagna e natura moltissime occasioni per lasciarsi coinvolgere dal punto di visto emotivo. Ma il Parco è anche un mondo particolare fatto di personaggi che vi vivono e lavorano quotidianamente. Questo è lo scenario di sfondo di questo racconto, tra i versanti piemontesi e valdostani inclusi nell'area protetta.

Il racconto si sviluppa con un intreccio che parte da lontano, e poco a poco rivela il suo percorso, la sua meta. Si susseguono brevi storie che rendono bene l'idea della vita nei territori del Parco nel corso degli anni. I momenti del racconto si alternano, con dei salti temporali, rendendo il percorso di lettura molto accattivante sino a raggiungere l'epilogo che permette di allacciare tutti i momenti precedentemente raccontati.
Due notti di ghiaccio in effetti, sono due di questi momenti: la fuga tra i monti durante la guerra partigiana e la caduta in un crepaccio in tempi più recenti.
Per non svelare la trama del racconto torniamo sulle istantanee di vita nel mondo del Parco ed in particolar modo al ruolo e lavoro del Guardiaparco. L'esperienza familiare ed autobiografica dell'autore permette al lettore di assaporare alcuni interessanti momenti di vita quotidiana ben descritti e molto utili a comprendere la difficoltà di questa professione ma anche la grande dedizione propria di chi svolge questo lavoro.
Concludo con i miei personali complimenti all'autore, Virgilio Giacchetto, che con "Due notti di ghiaccio" ha saputo trasmettermi molte emozioni.

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Massimo Martini
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