Quanto è alto il K2?

Giovedì, 16 Ottobre, 2014 - 17:00
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K2 60 anni dopo
Una spedizione alpinistica, scientifica e ambientale
LA CIMA DEL K2 E I CAMPI LUNGO, LO SPERONE ABRUZZI LA PRIMA MISURA ESEGUITA CON RICEVITORI GPS DI ALTA PRECISIONE
Una spedizione alpinistica promossa dal Governo del Gilgit baltistan è stata portata a termine con la collaborazione della Associazione Ev-K2-CNR che opera nel Karakorum e nell’Himalaya coordinando diverse attività, tra le quali una rete di stazioni permanenti GNSS (GPS e GLONASS) allo scopo di determinare i movimenti tettonici della catena montuosa e dei suoi ghiacciai.
La missione in Pakistan ha avuto come scopo principale quello di fornire la necessaria assistenza tecnica alla spedizione alpinistica pakistana denominata “K2 Sixty Years Later” che è un riferimento alla spedizione Italiana che ha scalato il K2 per la prima volta nel 1954.
La spedizione aveva anche un programma scientifico che riguardava la misura della montagna con tecnologia satellitare GNSS.
Questo non era mai stato fatto in passato perché nel 1996 la misura era stata effettuata con il metodo trigonometrico classico e nel 2004 non era stato possibile portare il GPS in cima a causa della caduta di uno degli scalatori.
Vi hanno preso parte ricercatori della KIU (Karakorum International University - Gilgit), della AJKU Azad Jammu and Kashmir University – Muzaffarabad) e della Poonch University (Rawalcot). L’esperto di computer della Direzione del Parco Nazionale del Karakorum, Fida Hussain ha preso parte nella installazione di un nuovo ricevitore a Skardu e alla tramissione dei dati per la successiva elaborazione.
Lo strumento scelto per questa delicata ed importante operazione è stato l’ultimo nato nella famiglia Leica Geosystems, la famosa casa che produce strumentazione topografica di alta precisione.
Il ricevitore GPS, scelto per questa difficile misura, è stato il leica viva Gs14, progettato per le situazioni più difficili. Questo ricevitore GNSS supera le specifiche più dure, andando oltre gli standard industriali e assicurando prestazioni eccellenti nelle situazioni più difficili.
Lo strumento, affidato ai ricercatori il giorno prima della loro partenza dall’Italia, è composto da una antenna che contiene anche l’elettronica e il sistema di memorizzazione dei dati, e da un controller collegato alla antenna via Wi-Fi. Il controller lavora come un computer che fornisce i parametri appropriati per la misura.
La spedizione scientifica ha operato tra il 22 di Giugno e l’inizio di Agosto 2014 con la partecipazione di due ricercatori pakistani, Aamir Ashghar e Hameed Fahad e due ricercatori Italiani Marcello Alborghetti e Giorgio Poretti. Ha partecipato anche Maurizio Gallo, che ha installato la stazione GNSS Leica1200 + al Gilkey Puchoz Memorial e gli scalatori che hanno portato il Viva GS14 sulla vetta. Lo strumento principale Viva GS14 è stato messo nelle mani (e nello zaino) di Remat Ullahbaig che aveva il compito di effettuare misure ad ognuno dei 5 campi e sulla cima della montagna registrando per circa 20 minuti in cascuno di essi. Ashghar e Poretti avevano installato una nuova stazione GPS permanente nella Direzione del Parco Nazionale del Karakorum a Skardu, con l’aiuto dei tecnici informatici dell’Ufficio. La stazione ha registrato per l’intera durata della spedizione ed è ancora operativa al momento attuale.
Tornati in Italia gli strumenti si è proceduto allo scarico dei dati e alla loro elaborazione ottenendo i seguenti risultati:

Quote sull’ellissoide e sul Geoide lungo il percorso skardu-K2
location latitude longitude ellips. Hn Geoide rr.H
Skardu (CKNP)
35°16’13.878”N 75°38’11.677”E 2359.205 -26.87 2386.081 0.0003
Gilkey-Puchoz M.
35°49’49.991”N 76°30’10.713”E 4955.952 -22.56 4978.516 0.0014
Base Camp
35°50’05.287”N 76°30’33.593”E 4940.223 -22.52 4962.741 0.001
Advanced BC
35°51’34.288”N 76°32’35.327”E 5250.390 -22.28 5272.670 0.0021
Camp 1
35°51’57.846”N 76°32’10.751”E 6037.455 -22.30 6059.755 0.0017
Camp 2
35°52’12.283”N 76°31’57.212”E 6632.027 -22.31 6654.337 0.0041
Camp 3
35°52’31.418”N 76°31’49.879”E 7307.262 -22.31 7329.570 0.0019
Camp 4
35°52’41.852”N 76°31’29.739”E 7724.709 -22.32 7747.029 0.0029
K2 Summit
35°52’53.262”N 76°30’47.703”E 8586.637 -22.39 8609.022 0.0028

Questi sono I valori delle quote Ellissoidali determinate dalla elaborazione dei dati GPS e GLONASS e le quote Geoidiche (cioè sul livello del mare). N rappresenta la differenza tra le due quote.

Ringraziamenti
La ricerca scientifica della spedizione “K2 60 Anni Dopo”, è stata portata a compimento con la collaborazione di:
Giorgio Poretti dell’Università di Trieste che ha organizzato e diretto la esecuzione delle misure;
Agostino Da Polenza, Maurizio Gallo e Marcello Alborghetti della Associazione Ev-K2-CNR;
Aamir Ashgar e Hameefahad della Poonch University di Rawalkot e della Azad Jammu and Kashmir University di Muzaffarabad che avevano seguito all’Università di Trieste un corso di formazione finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia;
la Karakorum iIternational University;
il Governo del Gilgit Baltistan;
la Cooperazione Italiana ed il Ministero degli affari Esteri italiano che finanziano il progetto SEED;
Moncler che ha dato un aiuto decisivo alla spedizione;
e tutti gli alpinisti della spedizione “K2 60 Anni Dopo”, con particolare riguardo a Rehmat Ullahbaig che ha eseguito le misure lungo il percorso dello Sperone Abruzzi e portato in cima il ricevitore GPS.
Il ricevitore GPS è stato fornito dalla Leica Geosystems azienda leader nel campo delle misure topografiche moderne.
La spedizione e la ricerca sono state eseguite sotto il patronato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per l’Ambiente.