Monte Cazzola
Introduzione
La gita si svolge ai margini del Parco Naturale Veglia e Devero in una zona, la conca del Devero, che, in veste invernale, aumenta ancor più la spettacolarità delle montagne circostanti. L'escursione è senza particolari difficoltà tecniche e si può effettuare anche dopo nevicate recenti vista la protezione che offre il bosco nella prima parte del tracciato mentre più oltre i pendii sulla dorsale sono molto aperti e lontani da versanti scoscesi e sotto scarica."
Descrizione
Dal parcheggio ci si avvia verso la stradina asfaltata che salendo si addentra nelle prime case della piana del Devero e subito al primo bivio, in corrispondenza delle paline indicative per l’alpe Misanco, si devia a sinistra verso un ponte che si attraversa. Camminando ai margini del pianoro si raggiunge il piccolo villaggio di Pedimonte. All’inizio di quest’ultimo si trovano ancora le indicazioni per l’alpe Misanco che ci indirizzano a sinistra ad attraversare un altro ponte. Si inizia a salire con pendenza moderata nel bosco seguendo a breve distanza il corso del Rio Buscagna, si compiono alcuni tornanti e, deviando leggermente a sinistra, ci si allontana sempre più dal corso d’acqua raggiungendo un altro ponticello. Superatolo, la pendenza si accentua un poco salendo abbastanza direttamente verso la parte alta del bosco che si fa più rado e ci si dirige verso una bastionata alle cui pendici di trova il piccolo pianoro dove si trova l’alpe Misanco. Attraversate le poche baite, si sale tenendosi sempre alle pendici della bastionata sino ad incontrare ancora delle paline appena sopra di esse. Si svolta leggermente a sinistra e si continua a salire un pendio più erto in un valloncello al cui termine si trova un’ampia e panoramica spalla. Qui giunti, la pendenza diminuisce e si procede su dolci pendii immacolati sino ad arrivare a poca distanza dall’arrivo degli impianti sciistici che salgono alla nostra sinistra dal Devero; ora si devia leggermente a destra verso ovest indirizzandosi su di un’ampia dorsale verso un’evidente tozza cima, che si raggiunge con un tratto di salita più faticoso, ed appena oltre si vede la croce di vetta che si raggiunge in pochi minuti. Dalla vetta la vista spazia su tutta la conca del Devero dal vicino Cervandone, alla Rossa, al Crampiolo e, più lontano verso est, al lago del Devero; verso sud si vedono le montagne della bassa val Formazza mentre verso ovest si nota l’ampia insellatura del colle di Ciamporino dove arrivano gli impianti sciistici di San Domenico.
Informazioni generali
Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:
Commenti
siamo stati l'11 gennaio 2009, con un innevamento perfetto e una giornata fredda ma senza vento. Consigliamo di essere alla partenza non più tardi delle 8:30, per evitare di parcheggiare lungo la strada. Dalla cima, avendo trovato un vecchio amico, guida alpina, abbiamo fatto una variante in discesa che realizza un anello; si prosegue dalla cima verso sud e si gira intorno al Cazzola, in direzione della Scatta Minoia. Percorso di massima soddisfazione, adrenalinico, da faro SOLO se accompagnati da una guida, perchè pericoloso per i pendii molto ripidi (pericolo di valanghe se la neve non è stabile).
Rita & Ermanno