Rifugio Piergiorgio Frassati
Il rifugio Frassati è un nuovo punto di appoggio situato sull’Alta Via 1 e, più precisamente, sul lungo tratto dalla Val Ferret al rifugio Letey. E’ stato inaugurato nell’agosto di quest’anno ed è stato costruito dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, gli stessi che hanno ricostruito il rifugio degli Angeli in Valgrisenche. La salita, senza eccessivo dislivello e di media lunghezza, è adatta a tutti gli escursionisti e si svolge interamente sui verdi pascoli che ricoprono la bella Comba di Merdeux e le pendenze non sono mai faticose. Bella è anche la conca dove si trova il rifugio attorniata dalla solitarie vette del Mont Tapie ad ovest e dal Petit Golliat a nord.
Descrizione
Dalle paline si sale la strada verso il viadotto del Traforo passandoci sotto e, trovato il cartello di divieto di transito, si continua sulla poderale che, dopo una curva, passa davanti alla baita di Devies (1734 m) oltre la quale si trova, sulla destra, un bivio segnalato da una palina al quale si sale a destra abbandonando la strada. Il sentiero sale tranquillamente attraversando verdi pascoli in direzione delle baite di Merdeux desot (1921 m) che si raggiungono e si attraversano transitando sotto altre due baite in pietra; poco oltre si arriva ad incrociare di nuovo la poderale in corrispondenza di un bivio (1946 m) dove si prende la sterrata di sinistra che scende leggermente passando sopra l’alpeggio di Côtes (1939 m) dove termina. Camminando ora sul sentiero si contorna un promontorio erboso superato il quale si entra nella Comba di Merdeux con la traccia che in leggera salita e con qualche tratto un po’ esposto taglia a mezzacosta i ripidi pendii erbosi; arrivati ad un canalone si attraversa il torrente su un ponte di legno per passare subito al di sopra delle baite diroccate di Moindaz (1984 m). Oltrepassatele si cammina superando alcune balze erbose e, sempre obliquando a mezzacosta, si arriva ad incrociare una mulattiera (2159 m) dove il sentiero prosegue dalla parte opposta; si sale ora in mezzo ad un grande pascolo lambendo un tornante della poderale dopo il quale si arriva all’alpeggio di Tsa de Merdeux (2273 m) alla sinistra del quale si trovano le paline segnaletiche. Passato l’alpeggio si entra nella parte superiore della comba risalendo anche qui dolci pendii erbosi indirizzandosi verso la sua testata dove si trovano alcuni dossi. Questi si risalgono con un tratto un po’ ripido compiendo alcuni tornanti per poi continuare a salire più direttamente arrivando ad un bivio segnalato da paline (2503 m) al quale si prende il sentiero di destra; ancora pochi minuti di cammino tra i dossi erbosi e si arriva nella piccola conca dove si trova il laghetto di Merdeux sopra il quale è situato il rifugio che si vede solo all’ultimo momento.
Commenti
Al parcheggio tra le indicazioni c'è quella del sentiero 10, ma poi le indicazioni per questo sentiero (che poi è un tratto dell'alta via n.1) scompaiono.
Fatti pochi metri si arriva al cartello di divieto di transito ed a un bivio.
Bisogna proseguire sull'interpoderale di destra.
Se si continua per il fondovalle (si trovano i segnali del col serena, n.9) poco male.
Si prosegue sino in fondo al vallone dove si trovo un gruppo di case, prima di raggiungerlo si devia a destra verso il torrente che si può attraversare su due tronchi o su un bel ponte un centinaio di metri più a monte.
Si raggiungono così i ruderi di un alpeggio alle spalle del quale si incontrano delle tracce che verso sinistra permettono di superare un ripido pendio erboso, limitato da un erto canalone dove scorre un torrente.
Poco sopra si incontra il sentiero segnato dell'alta via, poco prima di un ponte.