Valeille, da Lillaz
Accesso
All'uscita dello svincolo autostradale di Aosta Ovest, svoltare a destra e imboccare la strada regionale per la valle di Cogne. Attraversare l'abitato di Aymavilles e, dopo 1,3 chilometri, alla rotonda prendere la seconda uscita. Risalire la strada regionale per 19 chilometri, superando i villaggi di Vieyes, Epinel e Crétaz, sino a raggiungere una rotonda: prendere la seconda uscita seguendo le indicazioni per Lillaz. Continuare sulla strada comunale per circa un chilometro fino a incontrare una nuova rotonda; proseguire dritti per altri 1,8 chilometri sino a raggiungere l'ampio parcheggio 🅿️ di Lillaz composto da tre sezioni: i parcheggi più vicini alla partenza dei sentieri sono a pagamento, quelli centrali sono gratuiti i più lontani sono dedicati ai camper.
[0h32'] - [24,0km]
Come arrivarci con GMAPS
Come arrivarci con Mappe Apple
Le indicazioni fornite sono state verificate con attenzione alla data di rilevamento dell'itinerario. Tuttavia, si consiglia vivamente di controllare eventuali variazioni intervenute successivamente, soprattutto riguardo al percorso di accesso al punto di partenza. Prima di intraprendere il viaggio, è opportuno consultare strumenti di navigazione aggiornati per ottenere indicazioni stradali precise e attuali. Raccomandiamo l'utilizzo di app per la navigazione satellitare, come Google Maps o Apple Maps, per garantire la massima accuratezza e sicurezza del tragitto.
Introduzione
Benvenuti nell'ice park! Così viene definita questa valle nel comprensorio di Cogne ove sono localizzate alcune fra le interessanti cascate di ghiaccio delle Alpi. La passeggiata con le racchette, molto adatta a chi è agli inizi, permette di gustarsi lo spettacolo del ricco circo di cascate.
Descrizione
Lasciato il parcheggio si incontra subito una palina segnaletica che riporta i sentieri che il sentiero per la Valeille. Si imbocca una pista, bordata da una palizzata e quasi sempre battuta. Dopo alcuni minuti si entra nell'abetaia e si inizia a risalire un breve dislivello con un paio di tornanti sino a raggiungere la pista di fondo. Si svolta a destra, seguendo la pista di fondo, e ci si addentra nella selvaggia Valeille. Trascurato il bivio per le cascate di Lillaz di prosegue lungo la pista sino ad incontrare una specifica palina per gli itinerari con le racchette da neve, si svolta a sinistra seguendo il sentiero estivo sino a riprendere la pista di fondo nei pressi di un ponticello in legno che attraversa il torrente Valeille (1693m, 0h15').
Dopo aver superato il ponte ed essersi portati sulla sinistra orografica del torrente si risale la pista di fondo che costituisce il percorso della Marcia Gran Paradiso avendo cura di non calpestare i binari battuti. Il percorso costeggia il torrente mentre sui lati rocciosi della valle, si stendono i manti cristallini delle cascate ghiacciate: molto frequentate dagli ice climbers.
Poco dopo un grosso masso erratico si raggiunge la prima dighetta che taglia in due il torrente (1710m, 0h25'). Si prosegue seguendo per un poco la pista sino a giungere al suo giro di boa: bisogna portarsi decisamente sulla destra del vallone per proseguire diritti con un passaggio sul bordo del torrente ghiacciato. Sempre in leggerissima salita si continua lungo la valle, ammirando le splendide cascate sino a raggiungere la seconda dighetta (1757 m, 0h45') che taglia il torrente ghiacciato. La si attraversa portandosi sulla destra orografica del torrente per poi iniziare la discesa e godersi la vista sul circo ghiacciato con un'altra prospettiva. Si discende la valle tenendosi tra il torrente e il declivio sottostante le rocce, davanti a noi si staglia il Mont Creya con la sottostante miniera di Colonna. Rapidamente si ritorna alla prima dighetta ed infine ci si ricongiunge al percorso dell'andata. Attraversata la pista di fondo si seguono le paline che indicano di tagliare diritto sino a raggiungere i pascoli innevati che anticipano Lillaz: ritornati sul sentiero si raggiunge infine il punto di partenza (1628m, 1h30').
Vista la particolarità del sito si consiglia di portare con sé un binocolo per poter osservare "da vicino" gli ice climbers all'opera.