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Col du Salvé, dal parcheggio di Porliod

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 27/02/2009
Difficoltà
WT2
Lunghezza
10.00 Km
Quota di partenza
1886 m
Altezza di arrivo
2695 m
Dislivello positivo
773 m
Tempo di andata
02h45'
Tempo di ritorno
01h45'
Periodo consigliato

Accesso

Dall'uscita dello svincolo autostradale A5 di Nus svoltare a sinistra immettendosi sulla strada statale SS26. Dopo 850m al semaforo, svoltare a destra seguendo le ndicazioni della SR36 di Saint-Barthélemy e, poco prima del centro storico di Nus, a sinistra. Risalire la regionale superando i villaggi di Petit-Fénis e Blavy e, dopo 14km, si incontra un bivio all'altezza di una curva: svoltare a sinistra e proseguire per Lignan. Oltrepassare il villaggio di Issologne e raggiungere Lignan dopo 17 km. Al piazzale del villaggio svoltare a sinistra per risalire l'ultimo tratto di strada. Attraversare i villaggi di Saquignod, Vénoz e Crét prima di giungere ad un ampio parcheggio 🅿️ gratuito localizzato davanti all'area pic-nic "Porliod".

[0h33'] - [20,7km]
Come arrivarci con GMAPS
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Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto,  per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.

Introduzione

Questa gita è una classica dello scialpinismo valdostano e sta diventando altrettanto classica per le racchette da neve sia per gli ambienti aperti dell’alta montagna che per la facilità della progressione su neve quasi sempre sicura. L’unico punto difficile è il superamento del traverso dopo Tsa de Fontaney: circa 200m che tagliano un pendio che, anche dopo aver consultato il bollettino valanghe, è meglio valutare sul posto soprattutto al ritorno quando le temperature si sono alzate. Dal colle la vista si allarga a est verso la vicine Punta Tsan e i più lontani Breithorn e gruppo del Rosa, mentre a sud e ad ovest si vede una sfilata di punte, colli e valloni degni dei migliori panorami del versante meridionale della Valle d’Aosta. Ben visibile, verso nord-est sotto la Pointe des Montagnaya, è anche l’Oratorio di Cuney.

Descrizione

Dal parcheggio si sale per la traccia che parte di fianco alle paline e si raggiunge l’inizio della pista di fondo posta poco sopra; si supera la biglietteria e si percorre, stando attenti a non calpestare la pista battuta, qualche decina di metri superando la palina del sentiero estivo e arrivando al bivio ben segnalato sulla sinistra con l’indicazione del percorso per le racchette da neve. Si sale con pendenza moderata e dopo aver attraversato la pista si continua sulla traccia di solito ben battuta e si giunge alla baita di Plaisant (2038m). Qui, per attraversare il bosco, si può seguire fedelmente il tracciato della poderale che con dolci tornanti conduce al suo margine superiore oppure, se si vuole accorciare il percorso e se sono presenti tracce visibili, si sale proprio sopra la baita entrando nel bosco non molto fitto ma ripido e, attraversando in più punti la poderale, si giunge sempre fuori dal bosco. Ora gli spazi si allargano nei dolci pendii che, sempre su traccia ben battuta, conducono in una ventina di minuti all’alpeggio di Tsa de Fontaney (2307m). Da qui si devia decisamente a destra per dirigersi verso gli evidenti dossi nevosi dell’ampio vallone che ha alla sua sommità l’ampia e riconoscibile insellatura del Col du Salvè ed è dominato dall’imponente mole del Mont Morion. Per raggiungere questo vallone si deve percorrere un traverso (punto critico della salita) un po’ infido ed molto in pendenza nella sua parte finale posto sotto i pendii molto esposti della soprastante Côteau Champorcher. Superato questo punto chiave della salita il percorso ora diviene più semplice e sicuro. Spostandosi un po’ sulla destra si raggiunge il centro dell’ampio vallone e si risalgono i dossi seguendo l’eventuale traccia presente o, in assenza di essa, ora passando senza percorso obbligato tra gli stessi ora risalendoli direttamente con qualche zig-zag e puntando comunque alla croce posta sul colle. Dopo aver superato un tratto un po’ più in pendenza posto sotto il colle lo si raggiunge facilmente dalla sua sinistra.

 

 

Ci siamo stati
ermanno

A cura di:

Col du Salvé

bellissima gita in un ambiente da sogno, se si trova una giornata come oggi... tracciato 'autostradale' sino a Tsa Fontaney, dopo diventa impegnativo per un traverso iniziale molto esposto, poi spiana sino alle balze sotto il Col Salvè, talvolta piuttosto ripide e che costringono, se si seguono le tracce degli sciatori, a traversi piuttosto impegnativi. Il vicinissimo Mont Morion è impraticable con una normale attrezzatura (nessuna traccia visibile), servono ramponi, picozza, corda e una buona dose di pratica per percorrere l'affilata cresta, che non sappiamo dire quanto stabile.
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