Tête du Mont, da Dublanc
Introduzione
Uno splendido belvedere sulla valle di Champorcher passando per il villaggio disabitato di Barmelle. All’arrivo una vista strepitosa su Cervino e Monte Rosa.
Descrizione
Si fanno i primi passi lungo la strada asfaltata che porta al grande condominio bianco, arrivati all’altezza della costruzione si imbocca il sentiero sulla sinistra che dopo alcuni gradini di cemento prosegue dolcemente, supera il fabbricato e si dirige tra i prati passando a monte di una stalla che ospita un gregge di capre. Al termine di un tratto in leggera salita il sentiero si restringe per passare in mezzo a due roccioni, poco dopo inizia la prima delle numerose scalette che permettono di salire lungo i fianchi scoscesi della valle. Al termine dei gradini si scende ad attraversare un canalone e si risale dall’altra parte nel bosco di conifere fino ad arrivare ad una strettoia dove il sentiero sembra scavato nella roccia, subito dopo si arriva ad una biforcazione dove occorre seguire la traccia di sinistra che sale ripida e diventa quasi subito una lunga scala in pietra che con alcuni stretti tornanti porta velocemente al belvedere sulla bassa valle di Champorcher. Si attraversa un piccolo vallone percorso da un rigagnolo e dopo alcune decine di gradini si scorge in fondo alla valle l’abitato di Pontboset. Si prosegue lungo la scalinata fino ad arrivare ad un tratto in piano dove il sentiero si dirige verso est fino a raggiungere i pascoli sotto l’abitato di Barmelle. La pendenza si fa meno sostenuta e dopo alcuni tornanti si giunge alla bellissima fontana costruita a valle dell’abitato. Circondato su tre lati da un muro a secco che sostiene il tetto in lose, il bacino è stata ricavato da un blocco unico di roccia pazientemente scalpellato all’interno, purtroppo manca ogni riferimento alla data di costruzione. In meno di cinque minuti si raggiunge il villaggio abbandonato, lo si attraversa dirigendosi verso la chiesetta restaurata di recente e di qui, passando sotto i cavi della teleferica per il trasporto dei materiali, si risale il pendio verso nord per pochi minuti fino ad arrivare ai piedi di un grosso frassino. Qui la traccia incerta che sale tra i prati riprende dignità di sentiero e sale con regolarità il pendio, attraversa un pietraia per poi arrivare ad un bosco di larici dal portamento maestoso. Questi punteggiano il fianco della montagna a rispettabile distanza l’uno dall’altro, alti e massicci, tendendo i lunghi rami fin quasi a toccarsi. Il sentiero si insinua poi tra le fitte file delle conifere da rimboschimento che seguono ordinate le curve di livello fino ad arrivare al bivio dove si tralascia il ramo di sinistra che scende verso il villaggio di Rosier e si prosegue la salita sulla destra. Il sentiero diventa sempre meno ripido avvicinandosi alla crinale, si arriva in breve in vista della croce che segnala la cima della La Tête du Mont e poco dopo di supera il colle passando sul lato nord della montagna. Si percorre il sentiero che scende il costone dirigendosi a ovest fino ad incontrare sulla sinistra la traccia che con una salita ripida ma breve porta alla cima. Di qui si gode di un panorama eccezionale su tutta la valle di Champorcher, volgendosi a nord, oltre il monte Barbeston, si vede in lontananza la sagoma inconfondibile del Cervino e alla sua destra il massiccio del Monte Rosa.
Riferimenti Bibliografici
- Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, vol .2 - Berutto Giulio - IGC Torino, 2000
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Tête du Mont, da Dublanc
Bella escursione nella Valle di Champorcher. L'itinerario che abbiamo effettuato tocca il caratteristico villaggio di Barmelle, la Tête du Mont per poi rientrare con un lungo anello a Grand Rosier e Petit Rosier ed infine rientro al punto di partenza con il sentiero . Unico problema la discesa con il spesso interrotto da grossi alberi in terra. Ci sono stato!