Tête du Bois de Quart, dal parcheggio di Pré Neuf
Accesso
Lasciata l'autostrada alla barriera di Aosta Est svoltare a destra ed imboccare la superstrada da seguire per 8,4 chilometri. Giunti a Signayes proseguire diritti sempre sull' superando l'abitato di Gignod sino a raggiungere Etroubles: all'altezza di un tornante verso destra nei pressi dell'Hotel Beau Sejour, svoltare a sinistra imboccando la Rue de Flassin. Seguirla per 1,4 chilometri sino ad incontrare il Camping la Pineta e, sulla destra, l'ampio parcheggio 🅿️ gratuito di Pré Neuf.
[0h30'] - [23,51km]
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Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto, per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.
Introduzione
Vetta non elevata e di facile accesso posta all’inizio dello spartiacque tra la valle del torrente Flassin e la Comba del Citrin. Nonostante la quota non elevata rappresenta un punto panoramico d’eccellenza sulla valle del Gran San Bernardo, con bella vista anche su Grand Jorasse ed al monte Bianco.
Descrizione
0h00' [0,00kmT1] Attraversare la strada ed imboccare uno stradello asfaltato nei pressi di un crocifisso in legno. Poco più avanti una palina segnala i principali sentieri del Vallon de Flassin. Entrare nella bella abetaia e con leggera salita inoltrarsi nella parte iniziale del vallone. Tralasciare un primo sentiero sulla destra e proseguire diritto sino ad incontrare, poco avanti, un ponticello sulla destra. Anche in questo caso trascurare il sentiero a destra e proseguire sino ad affiancare il grazioso alpeggio di Chalex. Successivamente la strada diviene sterrata
Aggiunto al peggio di Shape la strada diventa sterrata si sta sempre nel bosco di abete osso e il percorso comincia ad aumentare dipendenza una piccola svolta si conduce nei pressi di un acquedotto e poco più avanti dopo una cabina elettrica tenere potere sulla sinistra che ci permette di risalire i valori dei 36 sulla destra orografica
Si continua sulla strada lasciando il bosco a sinistra e pascoli a destra si copre la prima volta e si aggiunge dal peggio di Fra presentò su si orienta nel bosco e poco dopo e con compatito da te si riprende ulteriormente quota fino a raggiungere il peggio di sé te classe di Flassin
La Sarah segue sempre con lo stesso andamento qualche volta invece al bosco di vasi che lentamente lascia spazio alla aceto alcuni attraversamenti di aste torrentizie recentemente sistemate a causa di dell’alluvioni le cose degli ultimi anni vengono attraversate da strada che rimane comunque carrabile dopo aver superato l’ultima di queste guardi si risale contatto e mentre si apre l’affittato del Vaj di Frassine al cospetto della escursionista e se la strada prosegue fino a raggiungere una pallina dove si svolta a destra sul sentiero sette a da qui viene indicata 30 minuti alla meta
Sentivo dall’inizio non troppo evidente ma è supportato da un bolli Gianni che ne consentono reperimento tende verso destra fino inserirsi nell’impluvi del torrente fra oggi secco ci si porta sulla sinistra grafica e dopo un breve tappeto tu lasci il sentiero inizia a galleggiare sali scendi sulla Santa mezzacosta Belle vedute sul lontano Vera e la costiera sino con Ciampino e sufficiente blocco della testa del Mont Ars
Disattiva attraverso una fascia poco visitata con pochi alberi inizia a risalire per poi continuare il tutto il piano e dopo una discesa riprende la salita sempre per la seta costa copiato una svolta se fosse poi ancora in diagonale tendendo le ricevette verso sinistra portandosi sulla dorsale del poggio
Disattiva questo punto quella serie di sette serpentine mi sarei buttato senza didò per confluire bivacco forestale tetto di da qui ancora pochi metri di bosco e poi si fuoriesce sulla dorsale e posa che che finisce con una piccolo appoggio erboso con la coscia in legno bel panorama a 270° dalla Monte Bianco allontana molte cose un’ora e 36 dalla punta si scende leggermente e si lentamente un ometto con una pietra con un botto di si segue prenotato poco evidente operando un piccolo dosso per poi discendere poi da qui se si fa più evidente uno metto aiuta e se confortati sulla correttezza del camino si risale poi estate di Mezzo a qualche lato la apice per poi confluire sul risultato di questa leggermente esposta superato questo trattato adottato abbastanza ripido si costruisce sotto una serie di riva meteo una serie di piccole svolte conduce alla fine al colletto quota 2348 il colletto in realtà è un poco più alto dove c’è una pietra popolato di da qui si scende e per poi inserire nuovamente in puntate il punto più alta di questa
Stato. Più alto il sentiero inizia scendere in maniera abbastanza decisa sul versante molto rigido il primo tratto con una serie di svolte da un po’ minimo intenzione supera il tatto leggermente roccioso poi con lungo diagonale attraverso ci si inserisce nel valore di necessità lentamente indipendenza del del pendio declina e diciamo laghi lascio spazio a vegetazione a basso fusto si supera alcuni colatoi Alluvionali e si aggiunge un piccolo ripiano si vive verso destra si supera una piccola pineta di larici e si attraversa un primo tortello con poca acqua si supera il secondo e poi si entra sul sentiero di C3 che conduce all’alpeggio C3 pietra molto bello molto grate
Si risale la valle lungo la strada fino a quando, dopo un tornante a sinistra, una palina indica l’inizio del sentiero, che porta ad invertire la direzione di marcia fino ad attraversare il corso di un torrente in secca. Dopo il sentiero inizia a salire lungo il versante est della Tete du Bois de Quart, dapprima con una lunga traversa in piano e poi guadagnando quota con una serie di risvolti. Si passa una piccola zona prativa ove il sentiero si perde ma la via è indicata da una serie di frecce sui massi; dopo breve il sentiero torna ad essere evidente e porta in breve alla panoramica vetta della Tete du Bois de Quart (croce di vetta in legno). Per il rientro, oltre che seguire la via dell’andata, è possibile completare il tracciato del sentiero 7A, imboccando lo stesso in corrispondenza di una freccia su masso e seguendolo in costa, passando per le pendici della Testa Cordella arrivando all’alpe di Tsa de Flassin, ove inizia la medesima strada sterrata che si segue fino a valle.