Sentiero delle Anime, da Traversella
Accesso
Raggiunta l'uscita dell'autostrada di Ivrea si imbocca la Pedemontana, strada statale , in direzione Castellamonte / Cuorgnè / Valchiusella. A circa 6 Km dal casello autostradale, svoltare a destra sulla strada provinciale e, 300 metri dopo, a sinistra sulla , in direzione Valchiusella / Traversella. Si raggiunge Traversella dopo circa 18 Km. Prima del paese svoltare a destra verso il parcheggio delle miniere.
Introduzione
L'escursione è su un itinerario circolare alla scoperta delle incisioni rupestri delle rocce del "Sentiero delle Anime". I riscopritori di questo sentiero, Bovis e Petitti, consigliano di percorrerlo esattamente nel verso che qui viene descritto e, per osservare meglio le incisioni, di scegliere giornate poco luminose o, meglio ancora, durante la luce radente del tramonto. Ci sono due leggende sul significato delle incisioni: la prima si riferisce ai segni lasciati dagli spiriti che transitano continuamente lungo il tracciato, la seconda ricorda il passaggio dei guerrieri valdostani e canavesani morti nel difendere le loro terre dai romani. Si ritiene che molte di queste incisioni, data la loro posizione, abbiano un significato religioso, prima pagano e poi cristiano. I petroglifi della zona di Traversella sono principalmente di tre tipi: coppelle, cruciformi ed antropomorfi. Le coppelle sono piccole incisioni semisferiche, a volte connesse da canaletti, utilizzate come simbolo solare, di fecondità e di buon augurio. I cruciformi ricordano la lunga e difficile cristianizzazione delle valli alpine e, data la loro numerosità, indicano che il "Sentiero delle Anime" doveva essere considerato come una specie di via sacra. Gli antropomorfi sono una specia di omini stilizzati, alcuni asessuati, altri con sesso ben evidenziato, altri ancora rappresentati con braccia aperte e gambe divaricate, ad "H", nella posizione dell'"orante", colui che prega. Alcuni studiosi suggeriscono comunque di interpretare i segni come parti di scene più complesse. Malgrado, dal punto di vista archeologico, non possano competere con i più noti ritrovamenti in Valcamonica e presso il monte Bego, le incisioni che si incontrano lungo questa escursione rendono il "Sentiero delle Anime" sicuramente il più affascinante itinerario della Valchiusella.
Descrizione
0h00' Dal parcheggio attraversare il ponte e, fra due ruderi, seguire la sterrata, segnavia
e
con indicazioni per la Palestra di Roccia, il "Sentiero delle Anime" ed il centro di Traversella. Il viottolo conduce in Traversella ed alla piazza del Mercato (anche questa raggiungibile in auto ma difficilmente si trova parcheggio libero). Nella piazza, a destra evidenti segnalazioni indicano la strada per i rifugi Bruno Piazza, Chiaromonte, la Palestra di Roccia ed il Sentiero delle Anime. Sono esposte, sul muretto d'angolo, anche due tabelle della Comunità Montana Valchiusella. Si sale la via Monte Marzo e, dopo essere passati accanto alle ultime case di Traversella, si entra nel bosco di castagni, betulle e noccioli. Su largo sentiero, in breve, si giunge alla roccia di micascisto denominata "Ròch 'D La Fornas" (905m) che porta incisa una croce in memoria di Vignadocchio Domenico, abitante di Traversella, morto tragicamente nel 1905. Si abbandona la traccia diretta al "Sentiero delle Anime" per seguire la traccia di sinistra, segnavia
. Si oltrepassa la baita Roncole e, sempre nel bosco, si fa un lungo tratto a mezzacosta fino ad una radura erbosa ove e' ben visibile una baita con una facciata affrescata. Si procede a saliscendi, si passa accanto ad un roccione e si giunge alla radura della baita di Traunt, intersecando, sulla sinistra il sentiero per il borgo di Chiara.
Il sentiero rientra fra le betulle, guada un paio di torrenti, spesso asciutti, raggiunge uno spiazzo di erba e felci e svolta a destra su una ripida salita sul margine di confine fra bosco e radura. La traccia sale lungo la massima pendenza poi svolta a sinistra e, poco dopo, conduce in vista del villaggio di Cappia.
A mezza costa, fra lievi saliscendi, si giunge nei pressi del borgo. Un'ultima ripida salita porta a Cappia (1179 m).
Si sale a destra della chiesa lungo un bel sentiero a gradoni di pietra. Dopo alcune svolte si interseca il sentiero GTA (Gran Traversata delle Alpi) ed una palina con le indicazioni per Succinto, Fondo e Bocchetta delle Oche a sinistra, Rifugio Chiaromonte, Rifugio Bruno Piazza e Sentiero delle Anime a destra. Si prende la traccia di destra, si sale ancora a svolte fino a costeggiare un muretto di pietra che coduce, in breve, alla baite dei Piani di Cappia (1345 m).
Il sentiero passa accanto ad un pilone votivo. Nel terrazzo erboso posto dietro alla santella, a poche decine di metri, in località "Pian Cappia" (1339 m), un cartello indica una roccia isolata di micascisto su cui è inciso l'antropomorfo bisessuato di Cappia, trovato casualmente nel 1730, in posizione "orante" (colui che prega), ovvero con braccia aperte e gambe divaricate come fosse una "H" (in realta' questa interpretazione non e' affatto condivisa dagli studiosi).
Si sale ancora fra le baite e si interseca il bivio fra il sentiero segnavia
e
. Per raggiungere le incisioni del prossimo sito bisogna risalire il sentiero di sinistra, verso il Rifugio Chiaromonte, per una decina di minuti, seguendo le indicazioni arancioni fino ad un grosso ometto. Poi si cala a sinistra per poche decine di metri e ci si trova alla località "Bech dël Fes-Cèi" (1398m), punto più alto di questa escursione. La superficie incisa, su micascisto, rappresenta coppelle, alcune canalizzate con schema composito, e cruciformi.
Si ridiscende, fra le betulle, al bivio appena lasciato, e si svolta a sinistra, verso Traversella, per seguire a rovescio il "Sentiero delle Anime". Fra l'erba, e protetti a tratti da mancorrenti in corda, si passa ad attraversare un torrente.
Il sentiero si allarga e con lievi saliscendi a mezzacosta conduce in localita' "Carëtte" (1326m) dove un muretto a secco separa due gruppi di incisioni composte da cruciformi incompiuti, cruciformi allegorizzati e un segno apotropaico, ovvero di scongiuro degli influssi maligni, a vaschetta.
Piu' avanti, in località "Mont ëd la Ròche" (1266m), è ben evidente un ulteriore cruciforme pomato apotropaico. Successivamente, in località "Mont ëd Rivelle" (1175m), si trova la famosa "Roc dij crus" con croci grecizzanti, segni confinari, cruciformi, un quadrato a scacchiera (forse rappresentante una rete da uccellagione) ed un quadrato che incornicia una balestra.
A quota 1141 m, in località "Traunt", nota anche come "Pian dij crus", sono ben evidenti cruciformi, una croce allegorizzata, un antropomorfo asessuato, un crociforme ricrociato e, su un masso posto a destra dello sperone roccioso principale, coppelle e croci grecizzanti già rappresentate su monete celtiche.
Pochi passi e si è all' incisione successiva, sempre in località "Traunt", dove vi è una croce latina su una roccia affiorante del sentiero, probabilmente posta come preannuncio del sito precedente, decisamente più ricco di segni.
Si continua la discesa, si traversa un torrente, e si giunge al "Ròch ëd Tòni" (1093m), dove, ancora, sono rappresentati cruciformi pomati da coppelle ed un antropomorfo sessuato.
Piu' sotto, a quota 1070 m, si trova la località "Traunt Alvant", dove è incisa, su una pietra affiorante del sentiero, una grossa coppella che, forse, ingraziava il percorso del viandante.
La traccia di sentiero incrocia la deviazione di sinistra verso la Palestra di Roccia ed in breve conduce al Rifugio Bruno Piazza (1050 m).
Su un bel sentiero, a tratti molto ben lastricato, si scende per svolte, si incrocia il segnavia
, che sale a sinistra verso il Rifugio Chiaromonte, ed in breve si torna al "Ròch 'D La Fornas", dove, prendendo la traccia di sinistra, si ritorna sui proprio passi fino al parcheggio delle miniere.
Informazioni generali
Segnavia:
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Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre
Esposizione al sole: sud