Sasso di Simone, da Casa Borboni
Accesso
Dall'uscita dell'autostrada di Rimini Sud si entra in città con la circonvallazione nuova sino a raggiungere l'imbocco della strada provinciale [SP258]. Seguire la provinciale sino a Molino di Boscio dove la si abbandona svoltando a sinistra ed imboccando una stradina che conduce a Calacuccia e prosegue per Sestino San Raffaello: dopo pochi chilometri si raggiunge Case Borboni, piccolo villaggio isolato, dove è fissato il punto di partenza dell'itinerario.
Introduzione
Il Sasso di Simone è una particolare conformazione geologica nel cuore del Montefeltro. Grazie alla sua posizione strategica e, appunto, alla sua forma che ispira sacralità, fu costruita nel XVI secolo la Città del Sasso per contenere una guarnigione militare e molti civili. Le condizioni climatiche dell'epoca (si era nella fase definita piccola glaciazione) resero molto dura la vita nella "città" durante l'inverno facendo si che poco alla volta il progetto fallì lasciando sul Sasso di Simone solo i suoi ruderi.
In caso di pioggia il terreno può diventare insidioso.
Descrizione
Ci si incammina seguendo le indicazioni per il Sasso di Simone; si abbandonano le ultime costruzioni di Case Borboni e si iniziano a risalire i campi puntando due noci isolati; lasciati gli alberi sulla sinistra si raggiunge in breve un dosso su cui è posta una centralina. Si lascia la centralina a sinistra e si inizia a pestare il terreno argilloso (con il bagnato diventa decisamente fangoso!). Si segue una dorsale calcando un sentiero che attraversa le crete, mentre sulla destra appare la particolare struttura rocciosa del Simoncello. Si raggiunge in breve il culmine della salita (1064m) e si può apprezzare la particolare fragilità del terreno: qui si incontra il sentiero per il Rifugio Casa del Re, si trascura la deviazione e si procede in direzione del Sasso di Simone ora visibile di fronte all'escursionista. Si discende un breve tratto sino a portarsi su di un piccolo spiano erboso che precede una breve salita che conduce al bivio con il sentiero (1098m, 0h30'): proseguire a destra, seguendo le indicazioni per la meta, compiendo una lunga diagonale in leggera discesa sino a portarsi ai piedi del Sasso di Simone. Si riprende a salire ed in pochi minuti si raggiunge un crinale nei pressi di un faggio solitario (1130m, 0h50').
Si svolta a sinistra e si percorre brevemente l'ampio sentiero che conduce sul piano sommitale di questa particolare cima. Raggiunto il piano si entra in una breve fascia boschiva all'interno della quale si possono incontrare i ruderi semi sepolti dell'antica Città del Sasso. La sommità è ormai vicina, si attraversa la bella prateria sino a raggiungere l'evidente croce metallica che sovrasta la piatta vetta del Sasso di Simone (1206m, 1h15').
Giunti in vetta merita assolutamente fare un giro su tutto il plateau per godere dello splendido panorama sia sul Montefeltrino che sulle propaggini appenniniche marchigiane e toscane.
Il rientro avviene, sino al faggio solitario, sul medesimo itinerario dell'andata. Da quel punto, anziché rientrare verso sinistra, si procede diritti su di una pista agricola seguendo l'ampia linea del crinale sino ad incontrare un bivio: discendere verso destra seguendo l'ampia trattorabile (ippovia) che si infila in un impluvio dove si possono apprezzare particolari corrugamenti rocciosi. La discesa procede poi costeggiando un piccolo rio sino a confluire su di una pista sterrata; si compie un tornante e si raggiunge poco dopo il Rifugio Casa del Re (842m, 2h30').
Dopo una pausa ristoratrice al rifugio si prende la pista che diparte proprio da esso e che risale un impluvio con salita sostenuta; la pista svolta verso sinistra e, dopo un breve ripiano riprende nuovamente a salire sino a raggiungere il vertice di un crinale. Il punto di arrivo ormai è prossimo: si svolta a destra discendendo un breve tratto di pista che diviene pianeggiante sino al punto di arrivo a Case Borboni (950m, 3h00').