Rifugio Val Gravio, da Adret
Accesso
Raggiunta l'uscita della superstrada della Val di Susa, all'altezza di Borgone, si svolta a sinistra e dopo qualche chilometro, si svolta nuovamente a sinistra in direzione di San Giorio. Raggiunto l'abitato di San Giorio girare a destra in corrispondenza dell'incrocio principale seguendo le indicazioni per Borg. Balma, Fraz. Pognant, Fraz. Città, Fraz. Adret, dopo circa una decina di chilometri si incontra il bivio per Città, lo si trascura raggiungendo in breve Adret ed il termine della stradina.
[0h26'] - [15,6km]
Come arrivarci con GMaps
Come arrivarci con Apple Maps
Introduzione
Escursione breve ma molto remunerativa, utile come introduzione al Parco Naturale Orsiera – Rocciavrè. Il circuito ad anello permette anche la visita all'interessante complesso della Certosa di Monte Benedetto.
Descrizione
Lasciata l'auto ci si dirige verso le prime case di Adret lungo la piccola stradina che conduce al centro del villaggio (segnavia 512): giunti davanti alla cappella (1142m, 0h05'), si imbocca il sentiero a sinistra, segnavia 524, che discende leggermente nel vallone del torrente Gravio. Dopo il primo tratto di discesa (interessanti scorci sul Rocciavrè) si continua con alcuni lievi saliscendi nella faggeta, costeggiando a tratti un piccolo “ru”. La marcia prosegue poi in discesa portandosi nell'impluvio del torrente Gravio: si incontra una passerella in legno per varcare il torrente ed entrare nel Parco Naturale Orsiera – Rocciavrè. Dal ponticello si risale brevemente il bosco (non è infrequente l'incontro con il capriolo) sino a raggiungere il culmine di una dorsale: qui si apre uno splendido pascolo posto sopra Grangia. Si discende l'ameno pascolo sino ad incontrare i caseggiati di Grangia e, all'incontro di un'edicola votiva, si svolta a destra seguendo una breve pista sterrata che si inserisce nell'impluvio del rio Molesecco, lo attraversa con un guado, e conduce infine alla Certosa di Montebenedetto (1149m, 0h45').
Dopo l'interessante visita della Certosa si procede a ritroso sino al guado, qui si svolta a sinistra iniziando a risalire una bella mulattiera immersa nella faggeta. Si risale, sentiero 506, l'impluvio con una breve diagonale sino a portarsi sulla dorsale; la salita scema leggermente ed il larice prende il posto del faggio nel fresco bosco. Si raggiunge così il “Pra dou Sap”, amena radura nel bosco nota per la leggenda del diavolo… La meta è ormai vicina, il sentiero pressoché pianeggiante (Sentiero dei Franchi n.d.r.) raggiunge un quadrivio: si svolta a destra discendendo brevemente verso il torrente Gravio, che si attraversa su di una passerella. Il rifugio è in vista: un breve tratto di sentiero tra i larici conduce infine al Rifugio Val Gravio (1376m, 1h45').
La discesa si affronta seguendo l'ampio sentiero
che discende in direzione nord. La mulattiera ampia e piacevole, discende lentamente il vallone regalando sporadici scorci sul Monte Salancia. Giunti ad un bivio si tiene la destra incontrando subito i ruderi dei casolari di Passet. Un breve tratto di discesa ancora e si raggiunge Adret, il bivio incontrato all'andata ed infine il parcheggio (1135m, 2h15').