Rifugio Campiglio di Cima
Introduzione
Facile e breve escursione nel Parco Alto Garda Bresciano. Il rifugio Campiglio di Cima, in dialetto locale "Campèi de Sima", inaugurato nell' autunno del 2000, si trova su una bella spalla erbosa fra il monte Pracalvis e il monte Zingla. La zona deriva il suo nome, ovvero "campèi", dai campi coltivati nel passato ad orzo, segale e patate. A pochi metri dal rifugio vi è una chiesetta, eretta nel 1602, dedicata a Santa Maria della Neve. A circa 20 minuti di cammino si trova la grotta "Il Buco del Lupo", in dialetto locale il "cuen" (la caverna) "Èl Büs dèl Luf". Durante tutto l'itinerario, in primavera, si possono osservare le specie floreali tipiche del Parco quali ad esempio: Bucaneve (Galanthus Nivalis L., in dialetto locale "fiur de nev"), Rosa di Natale (Helleborus Niger), Daphne, ecc. Poco più a nord si trova la valle di Vesta, una zona che per la sua specificità e bellezza , nel 1998, è stata dichiarata "Area Wilderness".
Descrizione
Dallo slargo si prende la sterrata di destra, segnavia , che, con moderatissima pendenza, risale la Valle di Campiglio. Già dopo pochi minuti di cammino, in primavera, è possibile ammirare ai bordi della strada sterrata i magnifici fiori del Parco, quali ad esempio Bucaneve (Galanthus Nivalis L), Rose di Natale (Helleborus Niger), ecc. Si passa sotto ad alcuni "tetti" di roccia e si giunge ad un ponte in metallo sul torrente. La strada procede in un rado bosco costeggiando il torrente che, in questo tratto, forma decine di cascatelle. Proseguendo sulla mulattiera si incrocia, a destra, il sentiero per Campiglio di Fondo ("Campèi de Font"), segnavia [22], che si percorrerà al ritorno. Ancora pochi minuti e si arriva al ponte del Rilo (692 m) dove si segue la mulattiera di destra (segnavia 7, 3) per il Rifugio "Campèi de Sima", Passo Fobbiola - Cecino. La sterrata, a tratti cementata, ora sale ripidamente con vedute sulle pendici nord-orientali del monte Spino: alle spalle bei panorami sul monte Pizzocolo e, in lontananza, sulla catena del monte Baldo (che chiude il lago di Garda ad est). Si giunge ad un bivio (925m), poco prima del passo della Fobbiola, e si prende a destra la sterrata che, oltrepassando una sbarra, generalmente alzata, fra macchie di erica in un bosco rado, conduce al Rifugio Campiglio di Cima (1017 m). Nei pressi del rifugio vi è la bella chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve ed una splendida fontana. Il rientro si può effettuare, se non in Mountain Bike, con un itinerario parzialmente circolare. Nei pressi della chiesetta si stacca, nell' erba ma con indicazioni ben visibili (segnavia G e 22 per "Campèi de Font" e alla grotta "Èl Büs dèl Luf"), un bel sentiero che, in breve, conduce alla forcella Campei (1040 m). Conviene ora fare una deviazione di una trentina di minuti, ritorno compreso, verso la grotta sotto le pendici settentrionali del monte Pracalvis. Si prende quindi la traccia di sinistra e, al successivio bivio, di nuovo a sinistra fino ad un bel punto panoramico sulla sottostante Valle di Vesta. Il sentiero ora scende in una valletta ed in breve conduce alla grotta. Si rientra sui propri passi fino alla forcella Campei e si scende, a sinistra, in un bel sentiero lungo i pendii erbosi meridionali del monte Pracalvis, fra stupende macchie di erica. Si giunge alla malga Campiglio di Fondo (793 m) e, lungo una larga sterrata, a svolte si raggiunge la strada di fondovalle, percorsa all'andata.