Relazioni Punti di interesse Ci sono stato Magazine Webcam

Ricovero Capitano Ricci, da Rognettaz dessous

maria grazia s

A cura di:

Ultimo rilievo: 27/06/2008
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1940 m
Altezza di arrivo
2751 m
Dislivello positivo
811 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
01h15'
Periodo consigliato

Introduzione

Quando il vallone che conduce al Col du Mont e al lago di San Grato è ancora molto innevato come nel 2008, si può fare una bellissima escursione in zona su bei pendii ben esposti al sole, salendo al colletto sotto l'Arp Vieille e di qui fino al ricovero Capitano Ricci. Il panorama dalla cresta è ampissimo, e spazia dal Ruitor a tutte le montagne della Valgrisenche, incluse quelle ai confini con la val di Rhêmes e con la Francia.

Descrizione

La strada sterrata parte (1940 m) salendo ombreggiata da alcuni larici, curva a destra, e subito dopo si affaccia su ampi prati, offrendoci un bel colpo d'occhio sulla partenza, in basso, per il rifugio Bezzi e sul relativo percorso. Continuiamo in pieno sole, a giugno, tra prati fioritissimi di anemoni, ranuncoli, genziane, orchidee, e raggungiamo le baite di Grand'Alpe (1988 m, 0h15') dopo le quali, a destra c'è un monumento dedicato a 33 operai morti sotto una valanga nel tentativo di raggiungere il Col du Mont nel gennaio del '45. Continuiamo lungo la strada che taglia il pendio fino a raggiungere l'alpeggio di Revéraz desot (2153 m, 0h45'): dall'alpeggio si individua l'intaglio del Col du Mont e i resti del fabbricato sulla frontiera. Subito prima della baita, a destra, non segnato, ma ben visibile, si innalza un sentiero che attraverso i prati fioritissimi, dopo i primi tornanti, devia decisamente a sud est e attraversa fino all'alpeggio di Revéraz damon (2324 m, 1h20'). Qui occorre imboccare a sinistra il sentiero alto che arriva dal Lago di San Grato, fino a trovare l'incrocio con il sentiero segnato di giallo che conduce al colletto sotto l'Arp Vieille; con buona visibilità, si possono evitare gli spostamenti a destra per le alpi Revéraz damon e poi a sinistra fino alla quota 2410, semplicemente risalendo il pendio sopra le alpi Raveraz dessus e puntando al colletto evidente sulla cresta, a destra di una cascatina, sotto i resti dei ricoveri militari. In ogni caso si raggiunge una bella mulattiera, oltre il pian Champigny proveniente dal col du Mont, che fa una diagonale molto sotto la cascata, per poi infilarsi in un canale ripido, a destra, che si risale a tornantini, sempre su sentiero un po' più stretto. Giunti sopra il canale, a fianco della cascatina, sorpresa! Questo non è il nostro colle, per arrivare sullo spartiacque successivo occorre ancora attraversare e risalire fino ad un evidente grosso ometto, a quota 2668. Raggiuntolo finalmente ci affacciamo sui pendii che salgono all'Arp Vieille dall'alpeggio omonimo, raggiungibile per interpoderale che si imbocca a un terzo del lago, dopo Bonne; di qui una bella mulattiera scende nel vallone sottostante; noi risaliamo ancora un po' fino a raggiungere i ruderi dei ricoveri costruiti sulla cresta nel 1862, qui e su altre quote della valle, quando l'Italia aderì alla triplice alleanza in contrappposizione alla Francia. Dal Ricovero Ricci (2751 m, 2h30'), mancano solo 200 metri di dislivello per chi vuol salire all'Arp Vieille; noi ci fermiamo qui, ad ammirare l'ampissimo panorama: intorno a noi, il Ruitor, la Becca di Tos e il Felumaz, tutti i colli confinanti con la val di Rhêmes, la Rabuigne, le due Aiguilles Rousses, le cime sopra il Bezzi, il Gran Paradiso che sbuca dietro un colle, la Tsanteleinaz, gli Ormelune e il col du Mont. Discesa per lo stesso itinerario di salita, in un'ora e un quarto. 

Ci siamo stati
giancarloberetta

A cura di:

Ricovero Capitano Ricci, da Rognettaz dessous
mercoledì 09 settembre 2009

Ricovero Capitano Ricci

Giornata splendida e fredda dopo la prima nevicata della stagione: quota della prima neve a 2400m. Proseguendo dopo il bivio per il Forclaz du Bré si arriva ad un altro bivio (2614m) dove bisogna ignorare la freccia che indica di svoltare a sinistra e proseguire sulla destra (vedi foto allegata); seguendo la freccia qualche metro più in là si trovava ancora una tacca gialla e comunque si camminava su terreno ripido di erba e sassi mobili allora, visti anche i seppur pochi centimetri di neve, siamo tornati indietro e abbiamo seguito il sentiero non segnalato camminando comodamente su una traccia larga e ben visibile che poi, viste le tracce gps, abbiamo scoperto che quest'ultimo era il vero sentiero tracciato sulla carta: qualcuno ha per caso girato il sasso?? Per il resto gita piacevole in luoghi storici con la suggestione della prima neve, visibile anche nel tratto di discesa dal colle verso il vallone di S. Grato. Al ritorno siamo saliti al Forclaz du Bré. 

Accedi per postare