Punta Fradusta, dal Rifugio Rosetta
Introduzione
Escursione estremamente interessante e panoramica, l'ascensione alla Punta Fradusta permette di fare un'approfondita conoscenza con il particolare ambiente, solitario ed ermetico, del gruppo delle Pale di San Martino.
Descrizione
Lasciata la funivia Rosetta (2700 m) si discende l'ampio sentiero che conduce al Passo di Rosetta (2572 m, 0h10') ed all'innesto sul sentiero Sentiero N° 701 proveniente da San Martino di Castrozza. Si prosegue a destra, in leggera salita, sino a raggiungere il Rifugio Rosetta "Giovanni Pedrotti" (2851 m, 0h15').
Dal rifugio si procede in piano sino ad un bivio: si svolta a destra seguendo le indicazioni del sentiero Sentiero N° 707-Sentiero N° 709 e si incomincia a percorrere l'ambiente unico dell'Altipiano delle Pale. Dopo una breve discesa si risale un ampio intaglio tra rocce corrugate, testimoni di grandi variazioni geologiche. Si raggiunge un piccolo colletto dove compare la sconfinata distesa dell'Altipiano: qui si concretizzano le emozioni trasmesse tra le righe del "Deserto dei Tartari" di Dino Buzzati! In lontananza appare per la prima volta la Punta Fradusta ed il percorso ancora da colmare per raggiungerla. Il sentiero, sempre evidente e ben segnalato, si delinea nell'ambiente lunare tra suggestive sulle conformazioni montuose; si seguono alcuni saliscendi sino a raggiungere la biforcazione tra i sentieri Sentiero N° 707 e Sentiero N° 709: si prosegue a destra, sul Sentiero N° 709 costeggiando le aride pendici della Cima di Scarpe. Ci si addentra in una piccola vallecola rocciosa per poi fuoriuscire su di un pianoro; si procede su alcuni lievi saliscendi sino a risalire un breve pendio inclinato che conduce nei pressi del Colle Pradidali Alto: si raggiunge il bivio per il colle (2710 m, 1h15'), lo si trascura, e si prosegue diritto lasciandosi cullare dalle splendide sagome delle cime che contornano l'alta Val Pradidali.
Si prosegue aggirando il costone della Cima Tomè (2748 m) sino a raggiungere il Passo Pradidali basso (2658 m, 1h25'). Si trascura la discesa a destra e si prosegue diritti, in leggera salita, sino a confluire nellíampio bacino di raccolta del Ghiacciaio di Fradusta: giunti al bivio del Col Fradusta (2680 m, 1h35') si prosegue a sinistra, discendendo sino al margine del piccolo laghetto omonimo, per poi iniziare la risalita tenendo il ghiacciaio alla propria destra sino a confluire su di un colletto (2750 m, 2h20'). Ora si svolta a destra e si percorre il sentiero che si inerpica verso la vetta; superato un tratto ci salita sostenuta, la pendenza digrada sino a raggiungere la cresta finale: un ultimo sforzo e si raggiunge, infine, la Punta Fradusta (2939 m, 2h45').
Dalla vetta il panorama è a dir poco eccezionale: in primo piano la Pala di San Martino e le cime Immik e Pradidali; sullo sfondo, invece, la maestosa "skyline" del Cimon della Pala e della Cima di Vezzana, un'esperienza da non perdere!
Riferimenti bibliografici
- Tabacco, Pale di San Martino, foglio 22, scala 1:25.000, Udine