Promiod, da Liès
Accesso
Dall’ufficio informazioni turistiche di Antey-Saint-André si scende lungo la strada regionale in direzione di Châtillon, passato l’abitato di Ruvère si imbocca sulla sinistra la strada comunale per Liex e la si percorre per circa 1 km, arrivati al bivio che precede il villaggio si prosegue sulla sinistra e dopo 100 metri si arriva al piazzale dove si lascia l’auto.
Introduzione
Un’escursione alla scoperta del villaggio di Promiod.
Descrizione
Dopo aver riempito le borracce Sentiero
alla fontana in pietra vicino al parcheggio si entra nella frazione e all’altezza della seconda fontana si imbocca a sinistra il viottolo che sale ripido nel centro storico. Usciti dal villaggio si passa accanto ad una terza fontana e si sale lungo la mulattiera che dopo aver superato due alberi di noci arriva in breve all’incrocio dove termina il Ru de Liex.
Si segue la freccia che indica Petit Antey procedendo sul sentiero lastricato tra i terrazzamenti che sostengono i vecchi campi ormai invasi dai rovi. Si passa ai piedi di un castagno all’ombra del quale si osserva verso sud, in fondo alla valle, il Monte Barbeston; poco più avanti una roverella cresce coraggiosamente tra le rocce a monte del sentiero, sulla sinistra un ciuffo di ginepro sempreverde risalta in mezzo alla vegetazione.
Arrivati al bivio dove si trovano due frecce che indicano Challien-Petit Antey si sale sulla sinistra verso Chaillen, tralasciando il sentiero in piano che porta a Petit Antey e poco dopo, superato un pino abbattuto dalle intemperie, si procede lungo la traccia che si inerpica nell’ombra del bosco tra i massi coperti di muschio.
La pendenza si fa più dolce e dopo aver scavalcato un alto pino abbattuto si risale il pendio tra gli alberi fitti, lasciando sulla sinistra un basso muro in pietra. Dopo un breve tratto in piano il sentiero sale a mezza costa tra ampie macchie di uva ursina e arriva in breve a una piccola pietraia dalla quale si gode di uno splendido colpo d’occhio su due cime che dominano Verrayes: la Becca d’Aver sulla destra e la Cima Longhede sulla sinistra. Poco più avanti dall’alto della grande pietraia si può osservare dall’altra parte dalla valle la conca di Torgnon e i suoi villaggi dominati dal Mont Meabé.
Si supera una ripida ma corta salita dove tra le erbe alte tenacemente abbarbicate al ripido pendio fanno capolino allo scioglimento delle neve i fiori azzurri dell’Hepatica triloba e si arriva al bivio dove il sentiero si divide ai piedi di una roccia, proseguendo sulla destra dopo una breve discesa si arriva al belvedere sulla verticale del villaggio di Liex.
Poco più avanti si arriva al punto dove il sentiero è sbarrato da un vecchio tronco di pino. Salendo lungo la traccia che sale in mezzo al bosco di arriva a Promiod, mentre continuando in leggera discesa si arriva prima ad un rudere circondato da larici e abeti e poi, passando alla base di un roccione frequentato dai camosci e attraversando un ripido vallone, ci si dirige verso le case isolate che punteggiano il costone tra Promiod e Brusoncles.
Il breve tratto che separa il bivio dalla mulattiera che porta a Promiod passando ai piedi del campeggio Dalai Lama è purtroppo in pessime condizioni, alcuni arbusti sono stati tagliati ma il transito rimane riservato ad escursionisti esperti, in grado di individuare il vecchio tracciato ormai ricoperto dalla vegetazione. Per raggiungerla ci si dirige lungo la traccia che sale in mezzo al bosco fino ad raggiungere i primi terrazzamenti punteggiati da pini isolati, di qui si piega a destra, verso sud, lungo i prati fino a incrociare la traccia di sentiero che sale diventando via via più definita fino a ridiventare una bella mulattiera sotto lo sperone di roccia che regge il campeggio Dalai Lama.
Di qui si cammina tra i prati nel pianoro sotto il villaggio di Promiod dove si trovano ancora ai lati del sentiero le caratteristiche staccionate che servono ad impedire che le mucche portate al pascolo entrino nei prati destinati alla fienagione. In pochi minuti si arriva al villaggio che è il punto di partenza per alcune piacevoli escursioni sia verso La Magdeleine e il Monte Zerbion che verso il fondovalle scendendo lungo la vecchia mulattiera che porta a Châtillon.