Pietra di Bismantova, da Castelnovo ne' Monti
Accesso
Lasciare l'autostrada all'uscita di Reggio nell'Emilia. Seguire le indicazioni per il Passo del Cerreto seguendo la SS63. Usciti dal centro urbano si entra nello spettacolare ambiente appenninico, tra colline e borghi storici. Dopo circa 40 minuti di strada si raggiunge Castelnovo ne' Monti: alla prima rotonda svoltare a destra e parcheggiare dopo poche decine di metri nei pressi della Pieve.
Introduzione
La Pietra di Bismantova è grande monolite in arenaria che si staglia sontuoso nel dolce profilo delle colline dell'Appennino reggiano. Già in antichità solcato ed utilizzato a fini difensivi rimane nella memoria grazie alle parole "scolpite" nella Divina Commedia del Sommo Poeta
« Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su Bismantova in cacume con esso i piè;
ma qui convien ch’om voli;
dico con l'ale snelle e con le piume del gran disio,
di retro a quel condotto che speranza mi dava e facea lume »
(Dante, Purgatorio, canto IV, vv.25-30)
L'itinerario proposto permette di fare un buon riassunto delle enormi suggestioni che questo luogo sa offrire!
Descrizione
Dal parcheggio della Pieve discendere brevemente alla rotonda dove si imbocca Via E. Comici. Risalire la stradina tra le abitazioni residenziali trascurando ogni intersezione: alcuni segnavia confermano il giusto procedere. Seguendo la sinuosità della strada si raggiunge un bivio (760m, 0h10') : tenere la direttrice della strada trascurando la sterrata a sinistra che verrà percorsa durante il rientro. In breve si raggiungono le ultime abitazioni e l'asfalto lascia il posto ad una pista trattorabile nei pressi di Ca' di Pattino (806m, 0h20'). Ci si addentra nella macchia spontanea e, dopo una svolta a destra, si incontra il sentiero [697] che si percorre verso sinistra. Un breve tratto con qualche leggero saliscendi anticipa un bivio: svoltare a destra e, poco più avanti, svoltare a sinistra risalendo un breve tratto scalinato sino a raggiungere il suggestivo ripiano denominato Campo Pianelli (850m, 0h30').
Questo luogo molto suggestivo è un ripiano circondato da scarpate nel quale, nel 1865 Gaetano Chierici ha scoperto una necropoli protovilliana (XI-XII secolo).
Dopo la breve visita ridiscendere il tratto scalinato per riportarsi sul sentiero imboccandolo verso destra. Dopo aver incontrato il bivio con il sentiero [699] che permette l'accesso alla Via Ferrata degli Alpini: trascurare il sentiero [699] e svoltare a sinistra iniziando una breve discesa raggiungendo in breve un masso con bassorilievo e, poco oltre, la frana di Fontanacormia. Dopo aver incontrato un edificio ad uso acquedotto si imbocca una carraia che si dilunga nel bosco con splendidi scorci sulle pareti... e gli arrampicatori che sfidano la verticalità della Pietra. La carraia inizia a salire raggiungendo in breve una stradina e, dopo una svolta a destra, il ristorante "La Foresteria" (875m, 1h30').
Seguendo la stradina si raggiunge Piazza Dante (881m) dalla quale diparte una scalinata in pietra che si innesta sulla stradina che conduce all'Eremo Benedettino (903m, 1h35').
Dall'Eremo proseguire a sinistra lungo uno stradello che passa al di sopra del Rifugio della Pietra per poi divenire un sentiero bordato da ringhiere in legno. Il percorso transita ai piedi delle innumerevoli vie di arrampicata che solcano le verticali pareti a sud della Pietra. Il sentiero contorna il versante meridionale portandosi sul meno imponente lato occidentale; con breve salita rientra nel bosco superando un breve tratto attrezzato (senza alcuna difficoltà) sino a raggiungere un bivio: svoltare a destra e seguire il sentiero che in breve raggiunge l'ampio tavolato erboso che antecede il margine delle falesie; una caratteristica tavola orientativa permette di scoprire le vette principali dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Ritornando sui propri passi si rientra al bivio precedente: svoltare verso destra e seguire il sentiero in direzione nord sino a raggiungere il culmine della Pietra di Bismantova (1047m,2h15').
Proseguendo diritti il sentiero inizia a discendere virando subito verso sinistra ed addentrandosi nuovamente nel bosco. Il sentiero diviene ben presto un'ampia carraia che con una serie di svolte si porta in breve sino ad un rudere isolato (): svoltare a sinistra e discendere la mulattiera sino a raggiungere Case Pavoni (814m). Prima delle abitazioni diparte a destra una nuova carraia: percorrerla con virata verso destra sino ad incontrare nuovamente la strada percorsa all'inizio dell'escursione. Svoltare a sinistra e percorrere a ritroso il primo tratto dell'itinerario sino a raggiungere il punto di partenza (716m, 3h00')
Informazioni generali
Segnavia:
Pericolo Oggettivo: da evitare in caso di neve
Tratti esposti: in vetta... se ci si sporge sull'orlo della falesia
Riferimenti Bibliografici
- Le Valli del Secchia e l'Alta Garfagnana - Canossini Davide -