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Passo Vicima, da Campo

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A cura di:

Ultimo rilievo: 29/07/2009
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1187 m
Altezza di arrivo
2234 m
Dislivello positivo
1047 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Accesso

Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; si prosegue fino a poco dopo il viadotto sul torrente Tartano, dove si svolta a destra in direzione Tàrtano. La strada provinciale risale con numerosi tornanti il versante del Crap dul Mesdè e si giunge alla frazione Campo; si continua con attenzione per qualche centinaio di metri e, dopo una piccola piazzola sulla destra, si va ad imboccare a sinistra la poco visibile via Cosaggio. In breve si arriva ad un piccolo parcheggio presso una chiesetta.

Introduzione

Bella gita molto panoramica e praticamente sconosciuta ai non-locali. Nonostante la recente tracciatura di una pista forestale, l'ambiente rimane integro e selvaggio. Al passo la vista va a comprendere tutto l'arco alpino valtellinese.

Descrizione

Dalla chiesetta si sale un ripido e trascurato sentiero che in breve porta in cima ai prati della contrada; alcuni ripidi tornantini immersi in un bosco fitto consentono di raggiungere un'ampia mulattiera che proviene da sinistra (Contrada Ronco - "Cuntrada Ruuch"). La si segue in salita nel bosco sempre più luminoso ed ordinato; poco dopo i ruderi di una cappelletta ("cincet") si finisce il tratto di salita iniziale e si svolta nel vero e proprio solco della Val Vicima: si prosegue lungamente in semipiano fino ad avvistare le baite di Vicima 1505 m (qualche bivio segnalato con paline e frecce della Comunità Montana). Un breve tratto di bosco umido, con i ruderi di un'anonima contrada abbandonata, conduce a raggiungere le prime curve della nuova pista forestale (che inizia pochi metri a valle in un piazzaletto per lo scarico dell'elicottero). Si segue lungamente questa - per la verità discreta - traccia percorrendo alternatamente ripiani a pascolo con baite e casere e fianchi dirupati che consentono innalzamenti di quota; la pista termina alle Foppe ("Baita dil Fopi") 2050 m. Da qui si prosegue nel fondovalle su tracce di sentiero fra sassi, rododendri e gande (o residui di valanga, a seconda della stagione) in direzione del visibile passo; un ultimo strappo su sentiero instabile conduce al grosso ometto con croce del Passo Vicima 2234 m ("L'om de Vicima"). Già da qui il panorama è grandioso, ma conviene scendere per pochi metri sul versante di Valmadre, fino ad un pulpito roccioso: ai nostri piedi si estende la conca dell'Alpe Bernasca con il suo Lago ed il recente Rifugio 2093 m. Il panorama comprende tutti i monti retici dal Disgrazia alle propaggini più orientali del gruppo del Bernina.
Ritorno per la via di andata.

 

Ci siamo stati