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Passo del Forcellino, da Vedello

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A cura di:

Ultimo rilievo: 07/02/2012
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1096 m
Altezza di arrivo
2245 m
Dislivello positivo
1149 m
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Da Milano a Sondrio lungo le statali 36 e 38; prima di raggiungere la città si imbocca la tangenziale e la si percorre fino al suo termine. Si svolta a destra in direzione di Piateda e, poco oltre, di nuovo a destra in direzione di Piateda Alta. In corrispondenza di un tornante si seguono le indicazioni per Vedello (strada stretta e talora esposta). Superata questa località, si prosegue ancora per qualche centinaio di metri e si parcheggia - pochi posti a bordo strada - in corrispondenza del bivio Agneda-Ambria.

Introduzione

Lunga escursione che unisce in un unico anello due delle valli che convergono sul centro idroelettrico di Vedello. Si percorrono monti solitari e particolarmente selvaggi nonostante la quota non eccessivamente elevata. Isolamento non intaccato dalla presenza del sentiero "Gran Via delle Orobie", attualmente quasi invisibile sul terreno per lunghi tratti e con segnali a vernice molto deteriorati. Nel tratto di salita al Passo del Forcellino si percorre la Val Vedello, sede negli anni 1970 di scavi minerari per la ricerca di uranio, ancora pesantemente caratterizzata da discariche, strade di accesso, canalizzazioni e muri di contenimento. Le gallerie sono invece scomparse, minate e fatte saltare negli anni '80 su richiesta delle autorità locali. Durante la discesa si può incontrare il vasto Lago Zappello: a seconda della stagione - disgelo e piogge abbondanti oppure siccità - uno specchio d'acqua o una distesa di sabbia. Per affrontare il percorso è necessaria un'ottima visibilità e una particolare attenzione a seguire la scadente segnaletica a vernice.

Descrizione

Dal bivio Ambria-Agneda 1096m ci si dirige verso quest'ultima su pista cementata: le poche case dell'abitato stagionale (Agneda 1228m) si trovano all'inizio di una lunghissima piana alluvionale che termina alla base della Diga di Scais. Una sterrata sequenza di tornanti ripidissimi porta all'altezza del muraglione; la pista sterrata prosegue poi sul lato destro del lago: si tratta di un residuato dei lavori minerari, e attualmente è molto rovinata da dilavamenti, frane e valanghe. Il percorso prende quota gradualmente fino ad un tornante dove alcuni segnali della GVO (Gran Via delle Orobie) indirizzano a destra verso un sentierino sassoso e ripido che - successivamente in semi-piano - conduce all'Alpe Zoc 1814m. Da qui la traccia, fra pascoli e sassi, retroverte e con un lunghissimo traverso ascendente si porta alla base delle rocce del soprastante Pizzo Ceric 2536m. Raggiunto il fondovalle alla base della cupa parete nord del Pizzo del Salto 2665m, i radi segnali indicano il miglior percorso in un labirinto di blocchi rocciosi di verrucano. La salita termina ai 2245m del Passo del Forcellino. Sull'altro versante diventa veramente indispensabile poter distinguere le segnalazioni perchè il percorso - raramente visibile sul terreno - non segue una direzione logicamente intuibile: a grandi linee, dopo un traverso esposto e franoso si scende ad un guado che precede i ruderi di un baitello; si prosegue a saliscendi fra i cespugli di ontano fino a raggiungere il faticoso pietrame di un'antica morena. Facendo attenzione, la scritta a vernice "Ambria" (a terra, su di un sasso rivolto contro il senso di marcia) indica il punto in cui abbandonare la GVO; da qui, verso destra e senza traccia, ci si dirige alle baite Dossello 1593m, punto di arrivo di una bella mulattiera percorribile da piccoli mezzi agricoli. Seguendo questa pista si scende alla piana del Lago Zappello 1530m, sbarrata a valle dal gradino del Passo Zappello 1560m. proseguendo si incontrano le baite Zappello 1480m (recentemente molto danneggiate dalla neve) e una grande presa d'acqua, già in vista del villaggio di Ambria 1325m. La discesa a valle segue una carrozzabile sterrata (percorribile dai veicoli autorizzati) che in poco più di 2 km porta al bivio iniziale.

Galleria fotografica

© 2021 - Marco Bonati
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Ci siamo stati