Motta di Plété occidentale, anello da Euiilaz
Accesso
Dall'uscita del casello autostradale di Châtillon attraversare il paese ed imboccare la strada regionale della Valtournenche. Risalire la vallata fino a superare l'abitato di Valtournenche. Imboccare, sulla sinistra, la stradina di accesso agli impianti di risalita di Cime Bianche. Lasciata l'auto nell'ampio parcheggio prendere l'ovovia sino a Euillaz.
Introduzione
La Motta di Plété è un panettone erboso che costituisce il lato occidentale della costiera montuosa che diparte dalla Gran Sometta. L'escursione qui proposta è un anello costituito dalla concatenazione dei sentieri e .
Descrizione
0h00' Lasciata l'ovovia procedere brevemente sino ad una palina segnaletica riportante i principali percorsi escursionistici della zona. Proseguire lungo la sterrata numerata che ha come destinazione il Colle inferiore delle Cime Bianche. Transitare nei pressi di un bar ristoro e, poco dopo, imboccare sulla sinistra una nuova pista che improvvisamente si impenna facendo subito guadagnare un centinaio di metri di dislivello. Dopo la prima salita la pista spiana leggermente mentre costeggia un bacino di raccolta dell'acqua per l'innevamento artificiale. La salita riprende con nuova intensità sino a portare l'escursionista nei pressi di un alpeggio. Continuare ora nel vallone del torrente Cleyva Groussa al cospetto della Gran Sometta che si erge in fondo allo stesso, compiere un paio di tornanti prima di raggiungere una palina segnaletica che segnala l'inizio del sentiero ed il conseguente abbandono della pista sterrata. Svoltare a sinistra, superare un piccolo rio e inoltrarsi su tracce di sentiero non molto evidenti seguendo i bolli gialli.
Dopo aver incontrato l'innesto del sentiero
si raggiunge il pianoro alluvionale che permette l'attraversamento del torrente Cleyva Groussa: poco dopo si incontra una palina che segnala la biforcazione dei sentieri
e
. Proseguire sul
che corre a sinistra e inizia a prendere quota con una diagonale a mezzacosta sul versante erboso della Motta di Plété orientale. La salita viene intervallata da un breve ripiano con interessante veduta sulla media Valtournenche. Proseguire la marcia risalendo il pendio erboso ricco di flora ad inizio stagione, seguendo gli ometti ed i bolli gialli si raggiunge una piccola conca all'altezza della quale si vira a sinistra percorrendo un piccolo avvallamento cosparso da sassi ai margini di una paretina rocciosa. Superare un piccolo dosso e finalmente si può osservare la meta finale: con una breve discesa si raggiunge il bivio tra i sentieri 21 e 19 (che percorreremo in discesa). Dal bivio tenere la destra, evitando quindi di scendere, e attraversare un'ampia fascia di macereto (possibile nevaio ad inizio stagione). Al termine de tratto detritico il sentiero si impenna leggermente prima di raggiungere una selletta in cui è costruito un piccolo ricovero senza tetto. La meta è ormai vicina, seguire gli ultimi bolli gialli per portarsi sull'ampio panettone che costituisce la vetta della Motta di Plété occidentale (2840m) sino a raggiungere una piccola costruzione chiusa.
La discesa avviene sullo stesso percorso dell'andata sino al già citato bivio tra i sentieri
e
: qui si può valutare se completare l'itinerario con un anello (difficoltà T3) o ritornare indietro seguendo il tragitto percorso all'andata.
Per doveroso completamento informativo vi proponiamo la chiusura dell'anello. Dal bivio svoltare a destra e seguire i non troppo evidenti bolli gialli sino a portarsi al margine di una balza abbastanza ripida: proseguire la discesa con qualche difficoltà con una diagonale ai margini di una paretina rocciosa. Il sentiero è molto sdrucciolevole pertanto si consiglia di percorrerlo solo all'asciutto. Superato il tratto critico proseguire sempre in diagonale discendente sul ripido versante erboso con scomoda progressione sia per il terreno un po' infido che per la non "evidenza" dei bolli gialli. Al termine del tratto si raggiunge nuovamente il sentiero (21): qui si può procedere sino agli alpeggi di Manda o, opzione consigliata, discendere l'ampia prateria puntando sulla spianata che anticipa il percorso della Gran Balconata del Cervino : è molto suggestivo attraversare la prateria e alcune zone umide che compongono alcuni micro laghetti al cospetto della Punta Tsan, a destra, e dell'arcigne pareti rocciose della Roisetta e della Becca d'Aran. Raggiunto il sentiero si svolta a sinistra e lo si percorre sino al punto di partenza.
Informazioni generali
Via:
Segnavia:
-
e
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre
Esposizione al sole: sud
Pericolo Oggettivo: la discesa lungo il segnavia 19 è piuttosto scosceso