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Monte Zerbion, da Nissod

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A cura di:

Ultimo rilievo: 28/07/2007
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1383 m
Altezza di arrivo
2722 m
Dislivello positivo
1339 m
Dislivello negativo
1339 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Accesso

Uscendo dall’autostrada A5 a Châtillon, si svolta a sinistra in direzione del centro cittadino. Raggiunta la piazzetta principale, si gira a destra e si percorre l’intera via fino a un incrocio. Da qui, si prosegue dritto seguendo le indicazioni per i villaggi collinari, in particolare Domianaz. La strada si inerpica sulla collina attraversando diversi villaggi, fino a raggiungere il bivio per la strada panoramica verso Saint-Vincent, nei pressi di Albard. Si ignora questa deviazione, svoltando a sinistra; dopo quattro tornanti, si arriva alla pittoresca chiesetta di Domianaz.
Proseguendo lungo la stradina comunale per circa 6 chilometri, si costeggia un’area dedicata agli sport popolari. Successivamente, con una serie di curve, si raggiunge il bivio per Travod. Anche in questo caso si trascura la deviazione a destra e si segue la strada principale fino al villaggio di Nissod. Nei pressi di un fontanile 💧 si trova un piccolo parcheggio 🅿️ dove è possibile lasciare l’auto.
È importante notare che, durante la stagione invernale, la strada non viene sgomberata dalla neve. Tuttavia, in assenza di neve, è percorribile con la dovuta cautela.

[0h29'] - [13,1km]
Come arrivarci con GMAPS
Come arrivarci con Mappe Apple

Le indicazioni fornite sono state verificate con attenzione alla data di rilevamento dell'itinerario. Tuttavia, si consiglia vivamente di controllare eventuali variazioni intervenute successivamente, soprattutto riguardo al percorso di accesso al punto di partenza. Prima di intraprendere il viaggio, è opportuno consultare strumenti di navigazione aggiornati per ottenere indicazioni stradali precise e attuali. Raccomandiamo l'utilizzo di app per la navigazione satellitare, come Google Maps o Apple Maps, per garantire la massima accuratezza e sicurezza del tragitto.

Descrizione

Si imbocca la mulattiera, contrassegnata con il segnavia 7 , e si iniziano a risalire i pascoli sopra Nissod. Si attraversa la strada poderale e si prosegue sempre lungo la mulattiera che si inoltra nel bosco. La salita è piuttosto sostenuta e, conseguentemente, si prende rapidamente quota. L’itinerario tende verso destra, passando nei pressi di un rudere immerso nel bosco. Poco dopo si incontra un secondo rudere e si comincia a procedere a sinistra. Si continua a salire con una serie di svolte sino a fuoriuscire dal bosco. Si procede quindi in diagonale verso sinistra, attraversando i pascoli, sino a raggiungere gli alpeggi di Deviaz (1689m, 0h35'). Qui si riprende la strada poderale e ci dirige verso sinistra, seguendo le indicazioni delle frecce gialle. Si percorre la pista per qualche centinaio di metri sino a raggiungere l’ameno villaggio di Cheney (1734m, 0h45'). All’altezza della fontana si svolta a destra, si abbandona la pista e si risale la mulattiera sino ad entrare nuovamente nel bosco. Ai primi abeti si lascia la mulattiera per seguire una pista agricola che risale il bosco con una serie di leggere svolte sino a portarsi nuovamente in una zona di pascoli: qui si incomincia a vedere in modo definito la Madonna sulla vetta. Dopo un tratto in leggera salita in direzione della vetta, si incrocia il sentiero 12 proveniente dal Col di Joux: alla palina si svolta a sinistra iniziando a percorrere un tratto piuttosto ripido. La ripida salita è comunque breve e si raggiunge rapidamente il pianoro che precede Francou: sul pianoro si trova una panca che suggerisce di fermarsi un attimo per godersi lo stupendo panorama.
Su di un sasso sono visibili i bolli dei sentieri Sentiero 7 e 12 , che in questo punto si biforcano. Si risale verso destra attraversando una fascia di bosco rado sino a confluire sulla caratteristica cresta. La salita non molla; man mano che si sale il panorama si apre e diventa sempre più grandioso. Lentamente si giunge sull’anticima ove è sistemato un piccolo Cristo in croce. La marcia prosegue sull’ampio crinale che si assottiglia sino a divenire una bella cresta. Il sentiero, sempre comodo ed evidente, risale la cresta e confluisce con quello proveniente dal Col Portola: la vetta è ormai raggiunta… pochi metri e si arriva ai piedi della maestosa statua della Madonna che sancisce la vetta del Mont Zerbion (2720m, 3h00’).
La discesa può avvenire sullo stesso sentiero dell’andata (1h30') oppure, per i più imperterriti, si può discendere verso il Col Portola seguendo l’ampio sentiero accompagnato dalle stazioni della Via Crucis. Giunti al Col Portola (2414m, 0h30') si svolta a sinistra e si incontrano le indicazioni per il sentiero 12 . Si discende la prateria seguendo il sentiero, abbastanza evidente, che conduce ad un breve pianoro. Si compie una curva verso sinistra portandosi ai margini di un piccolo bosco. Seguendo le frecce gialle si aggira un poggio roccioso, avendo cura di non confondere il sentiero con le tracce del bestiame (reperire sempre le frecce gialle). Aggirato il poggio si discende il bosco sino a confluire sui pascoli di Francou Damon (2044m, 1h00') e, poco dopo, raggiungendo Francou Desot (2021m, 1h05'). Qui si segue brevemente la pista poderale per poi riprendere nuovamente il sentiero che tra i pascoli raggiunge la panca incontrata durante la salita. Da qui si segue il medesimo itinerario percorso all’andata, sino a raggiungere Nissod (1382 m, 2h00') il punto di partenza dell’escursione.

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
© 2008 - Massimo Martini
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