Monte Rosso di Vertosan
Introduzione
Escursione ad anello molto remunerativa dal punto di vista paesaggistico che si svolge per buona parte fuori dai sentieri segnalati passando tra ondulazioni e piccole valli erbose solitarie e poco frequentate se non dalla fauna alpina; l’itinerario di salita, dal percorso non banale, è di facile intuizione avendo già visibile sulla sinistra la nostra meta già dalla poderale che immette nel Vallone di Verrogne. Le difficoltà si trovano essenzialmente sul ripido canale di terriccio che porta in cresta e sulla parte finale di questa che si deve percorrere con attenzione; i tratti esposti si incontrano invece sul traverso da percorrere al ritorno e sulla breve risalita alla Punta Leysser. Il panorama a 360° è grandioso sulla catena alpina a nord e su quella prealpina a sud con un’eccezionale vista ravvicinata del Mont Fallere, la punta più elevata del comprensorio.
Descrizione
Dal posteggio ci si incammina verso la fine della strada e si risale sulla sinistra una breve mulattiera sopra alla quale si trovano le paline degli itinerari della zona; qui si continua la salita che in breve ci porta ai pascoli soprastanti passando alla destra di una chiesetta. Si prosegue sulla traccia del sentiero che in breve raggiunge una poderale che si imbocca per abbandonarla poco dopo in corrispondenza di una traccia che si diparte sulla destra (1856 m); si risalgono poi le dolci ondulazioni erbose tagliando la poderale e, con percorso non obbligato, si puntano le ben visibili baite situate più in alto passando nei pressi di una palina segnaletica (2001 m). Superatala si cammina su una lunga dorsale erbosa raggiungendo così la baite di Grandes Arpilles che si superano prendendo la poderale che si alza sulla destra in corrispondenza di una palina (2142 m). Proseguendo sulla poderale si contornano le fiancate erbose della Punta Leysser e con un panoramico percorso a semicerchio si entra nel Vallone di Verrogne e, arrivati nei pressi di alcune chiuse per l’acqua, si abbandona la strada per risalire sulla sinistra verso un largo canale erboso. Al di sopra di questo si continua verso una costola erbosa sulla sinistra che si risale e, al di sopra di questa, ci si dirige sulla destra con poca pendenza verso un colletto in direzione della Punta Leysser; arrivati in un piccolo avvallamento si passa alla destra di un laghetto (2509 m) e poco oltre si incrocia un sentiero proveniente da destra (2564 m). Questo si ignora e si compie un traverso sulla destra che porta ad una larga spalla alla quale si tiene la sinistra andando verso un pendio erboso sottostante ad una punta rocciosa; si risale faticosamente questo breve pendio incrociando una labile traccia che lo taglia a mezzacosta dove si svolta a destra e, con un traverso, ci porta ad un ampia insellatura che si trova alla base di un ripido canale detritico (2696 m). Si inizia a risalirlo faticosamente su terriccio franoso dapprima nella suo centro e poi, giunti nella parte mediana, ci si sposta sulla sinistra su terreno erboso portandosi verso un intaglio sulla cresta di roccette (2794 m); si prende ora a risalire sulla destra la cresta, dapprima poco inclinata, che si dirige verso una dorsale prevalentemente pietrosa dove la pendenza aumenta sensibilmente. Questa porta ad un’anticima (2933 m) che si trova a poche decine di metri dalla vetta che si raggiunge percorrendo con attenzione la cresta che la separa. Per il ritorno si raggiunge di nuovo il colle a quota 2696 m e si riprende il traverso sul pendio erboso di destra dove, invece di scendere per l’itinerario di salita, si continua sino ad arrivare sotto un colletto che si risale brevemente; oltre il colletto, da cui si vede la vetta della vicina Punta Leysser, si giunge subito ad incrociare un sentiero (2674 m) che si percorre a destra arrivando in pochi minuti al Colle Paletta (2716 m). Da questo punto si devia sulla sinistra prendendo la cresta dove si risale dapprima un breve canalino e poi, tornati in cresta e passati tra due spuntoni rocciosi, si risale un corto pendio di fine detrito un po’ esposto che adduce alla croce di vetta. Si prosegue ora sulla comoda dorsale sino ad un’anticima dove si trova un ometto di pietre e da qui si inizia la discesa sul lungo pendio erboso puntando, senza percorso obbligato, la frazione di Vetan ben visibile in fondo ad esso.