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Monte Moregallo, da San Tomaso

ermanno

A cura di:

Ultimo rilievo: 09/11/2010
Difficoltà
T3
Lunghezza
8.00 Km
Quota di partenza
290 m
Altezza di arrivo
1276 m
Dislivello positivo
986 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Introduzione

Il Moregallo è una cima del Triangolo Lariano poco elevata ma interessante perché la sua posizione molto panoramica a picco sul lago e sulla pianura, nonché la sua conformazione calcarea offrono all’escursionista percorsi sempre impegnativi e di dislivello importante. La via per il Canalone Belasa, valutata come ferrata, è piuttosto un percorso alpinistico di bassa quota, molto impegnativo e con difficoltà di diverso genere: passi di arrampicata senza assicurazione, superamento di tratti franosi, salti attrezzati con catene ma solo nelle situazioni più impegnative. Per ultima, da non sottovalutare, la salita per un prato ripidissimo che in caso di umidità diventa scivoloso. L’attrezzatura da ferrata è perlopiù inutile, in quanto i salti attrezzati sono piuttosto brevi. Meglio eventualmente una corda per assicurare chi dovesse trovarsi in difficoltà. Da affrontare comunque con la dovuta esperienza ed allenamento.

Descrizione

Lasciata l’auto proseguire per il sentiero acciottolato che, dopo due tornanti, giunge presso la piccola cappella della VARS. Una palina indica, tra gli altri, il sentiero n. 7 per Sambrosera. Si sale nel bosco in direzione Nord Nord-Ovest con pendenza costante e moderata fino a raggiungere, dopo circa un’ora, il bivio presso la Fonte di Sambrosera e il segnavia del Canalone Belasa. Si entra nel canale tra sassoni, pietrisco e arbusti. Il percorso è indicato con bolli rossi che a volte occorre cercare con attenzione perché poco evidenti. Si procede tra la vegetazione e le roccette con pendenza sostenuta alternando tratti di facile arrampicata con tratti di sentiero franoso. Si incontra ora la prima paretina attrezzata che non presenta difficoltà, seguita da un tratto di roccette e detriti, poi il secondo salto di roccia compatta attrezzato con catena. Si prosegue in facile arrampicata su roccette per un tratto abbastanza lungo; a volte si devono affrontare passaggi un po’ più impegnativi. Il terzo salto attrezzato è rappresentato da un caminetto non molto lungo ma piuttosto problematico nella sua parte superiore per la difficoltà a trovare gli appoggi. Superato questo passaggio si continua per rocce fino a trovare un altro salto in cui la catena è molto utile a superare la roccia povera di appigli. Appena più avanti si arriva ad un altro passaggio attrezzato superabile a destra con l’indispensabile aiuto della catena, oppure a sinistra, utilizzando lo spigolo più appigliato. Il canalone è ora più stretto, ma la quota raggiunta consente un bel colpo d’occhio sui laghi e sulla pianura. Di fronte la cresta del Moregallo si fa sempre più vicina. Mancano da risalire due salti attrezzati, meno impegnativi ma comunque faticosi, dopo i quali bisogna risalire “a quattro zampe” i ripidissimi prati sotto la Cresta Ovest. Usare molta attenzione a non scivolare. Dopo aver attraversato ed ignorato una traccia di sentiero in piano si continua a risalire tra l’erba fino a incontrare un secondo sentiero che taglia il prato. Si può da qui risalire fino ad arrivare alle catene poste sotto la vetta, oppure continuare a destra in un percorso a mezza costa molto esposto che, dopo circa un quarto d’ora, porta alla Bocchetta di Sambrosera, punto panoramico sul lago di Como e sulle Prealpi lombarde. Non resta ora che risalire a sinistra la breve cresta che adduce all’ampio pianoro di vetta, con croce e madonnina. Per il rientro si possono scegliere le diverse alternative di sentieri posti ad est o ad ovest della cima. Abbiamo già relazionato la discesa per la Cresta Ovest, fatta ad aprile 2010. In questa escursione si è optato per il sentiero di Tavoulera, in direzione Ovest sotto la cresta. Pochi metri dopo la croce si individua subito una catena che precipita in un salto roccioso sotto la vetta. Il primo passaggio è quello più impegnativo, ma la catena è di conforto nella ripida discesa. Si procede tra roccette e saltini esposti fino ad incontrare un bivio che a destra conduce alla Cresta Ovest e a sinistra scende senza ulteriori difficoltà alla Bocchetta di Moregge. Durante il percorso si può osservare dall’alto il canalone Belasa che sprofonda nel bosco in un ambiente severo di pinnacoli e prati scoscesi. Di fronte i Corni di Canzo con il rifugio SEV Pianezzo. Arrivati alla Bocchetta di Moregge si scende a sinistra lungo il sentiero n. 7 che, dentro un bosco di faggi e di betulle, porta alla Sorgente di Sambrosera. Chiuso infine l’anello si rientra, sempre su sentiero n. 7, al Belvedere di Valmadrera.

Galleria fotografica

© 2021 - Ermanno Panara
© 2010 - Ermanno Panara
© 2010 - Ermanno Panara

Ci siamo stati

ermanno

A cura di:

Monte Moregallo, da San Tomaso
domenica 16 giugno 2024

Moregallo

Dove andare a cercar rogne in un sabato di novembre con il meteo a rischio e la promessa di sicura perturbazione per la domenica? Poca la voglia di fare lunghi percorsi in auto, pochissima quella di alzarsi presto. La Grigna è a due passi, ma ormai per quest'anno basta. Le gite sul Triangolo Lariano sono ormai trite e ritrite. A meno che ..... Il Moregallo, subito dietro Valmadrera, può essere raggiunto per la via diretta: il Canalone Belasa. Mai stati. Le informazioni su internet lo danno come ferrata. Beh, vedremo. In effetti ferrata non è, sentiero nemmeno, è un canalone e di quelli tosti. Da Sambrosera tira dritto come segnato con il compasso tra pietre, boscaglia, qualche salto con catene, molti salti senza niente. Pinnacoli sulla testa e di lato, sudore, fatica. E quando credi di esserne fuori ti aspetta il più bello: un prato così in piedi che di più potrebbe solo strapiombare. Sali con le unghie e con i denti. Finito il prato un bel sentierino, talmente stretto che una cengia darebbe più sicurezza, e infine sei alla croce e pensi: meno male, adesso si scende sul sentiero facile. E mentre, speranzoso, compi i primi passi di discesa trovi una catena che ti toglie il sorriso. Il sentiero facile in effetti c'è: là in fondo, sic! Alla fine, come ogni cosa sulla terra, anche questa finisce. Da domenica prossima solo gite "T"!!!!
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