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Monte Lago

Rita

A cura di:

Ultimo rilievo: 13/06/2009
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1380 m
Altezza di arrivo
2353 m
Dislivello positivo
973 m
Tempo di andata
02h30'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato

Accesso

SS 36 fino a Colico, poi SS 38 direzione Sondrio fino a Morbegno. Seguire le indicazioni per il Passo S. Marco. Attraversato il paese di Albaredo continuare fino al km 15. Parcheggiare sul lato strada.

Introduzione

Il monte Lago è la terza cima della Valle del Bitto di Albaredo, dopo il monte Azzarini e il monte Pedena. La sua cima, 2353 m, è facilmente raggiungibile dapprima attraverso sentieri a modesta pendenza, successivamente lungo il crinale ovest. E' un monte di modesta elevazione ma posto in posizione privilegiata; infatti il panorama dalla cima è superbo. L'occhio spazia sulla catena orobica, sul gruppo Masino-Bregaglia fino al monte Disgrazia e sul versante orientale delle Alpi Lepontine.

Descrizione

Lasciata l'auto sulla strada per il passo San Marco, a quota 1380m, si imbocca una stradina asfaltata sulla sinistra (cartelli segnalatori) che si lascia subito dopo per imboccare una mulattiera sulla destra. Si entra nel bosco di faggi e pini e si esce in breve alle baite di Scoccia. Proseguendo in salita costante ma modesta si incontrano i prati della Corte Grassa (1500m) e poco più in alto le baite della Corte Grande (1600m). Ora il sentiero si spiana e ad un bivio si prende a sinistra fino a salire alle baite dei Cornelli. Il sentiero prosegue a destra e, a monte delle baite, prosegue verso est in direzione di Baitidrana, dove si trovano splendidi alpeggi, e dell'Alpe Piazza. Giunti ad un successivo bivio segnalato da diversi cartelli restare sulla direzione intrapresa (sentiero 132) e in pochi minuti si arriverà al rifugio Alpe Piazza (1835m). Il rifugio è aperto anche nella stagione invernale in quanto il Monte Lago è una meta sci-alpinistica molto frequentata. Dopo il rifugio si prosegue per lo stesso sentiero 132 (Gran Via delle Orobie) fino alle baite visibili più in alto. Si tratta del Bivacco Legui e di una baita su cui è posta una lastra in pietra che ricorda il lavoro e le fatiche dei montanari che nei secoli hanno abitato questi luoghi. Dal bivacco il sentiero prosegue fino ad una piccola bocchetta, segnalata da un grosso ometto (2100m circa). Raggiunta la bocchetta si volge a sinistra percorrendo il crinale. Appena più avanti si nota che gli ometti sono ben quattro, posti a qualche decina di metri uno dall'altro. Lungo la salita, più ripida del sentiero sin qui percorso ma sempre agevole, corre una traccia di sentiero fino alla cima, su cui è posta una croce metallica e libro di vetta. La discesa si effettua per la stessa via di salita. 

Ci siamo stati
ermanno

A cura di:

Monte Lago
domenica 16 giugno 2024

Monte Lago

abbiamo deciso di fare questa gita Sabato per evitare il traffico domenicale della Valtellina, specie per il ritorno. La scelta è stata completamente azzeccata perchè il tempo è stato quanto di meglio ci si poteva aspettare, e anche il traffico ci ha graziato. Il percorso è facile, il sentiero veramente comodo e quasi mai faticoso. Nonostante la gran quantità di cartelli, però, ci è venuto più di un dubbio sul percorso; nulla di grave, si intende, però bisogna fare attenzione dopo il rifugio per trovare il sentiero che porta sul crinale. Un cartello segnalatore, all'altezza del bivacco, indica 2h30' per la cima: è clamorosamente sbagliato, occore poco più di mezz'ora.
ermanno

A cura di:

Monte Lago
sabato 13 giugno 2009

Monte Lago

abbiamo deciso di fare questa gita Sabato per evitare il traffico domenicale della Valtellina, specie per il ritorno. La scelta è stata completamente azzeccata perchè il tempo è stato quanto di meglio ci si poteva aspettare, e anche il traffico ci ha graziato. Il percorso è facile, il sentiero veramente comodo e quasi mai faticoso. Nonostante la gran quantità di cartelli, però, ci è venuto più di un dubbio sul percorso; nulla di grave, si intende, però bisogna fare attenzione dopo il rifugio per trovare il sentiero che porta sul crinale. Un cartello segnalatore, all'altezza del bivacco, indica 2h30' per la cima: è clamorosamente sbagliato, occore poco più di mezz'ora.
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