Monte Cornizzolo, da Carella
Accesso
Da Milano ad Erba, dove - alla grande rotonda prima dell'ingresso in città - si imbocca a destra la strada Como-Lecco, da seguire fino al semaforo di Cesana Brianza che indirizza a sinistra verso Canzo. Pochi chilometri di salita panoramica sui laghi briantei e si arriva ad Eupilio. Si cerca un parcheggio nella frazione Carella.
Introduzione
Escursione facile, ma lunga e stancante per la perdita di quota e la risalita che impone il tracciato di ritorno. Nonostante la notorietà (e la frequentazione) della vetta, i sentieri scelti risultano molto solitari, apparentemente - ma in modo illusorio - assai lontani da quel panorama industrializzato che si estende ai piedi di queste alture.
Descrizione
Dalla frazione Carella, in salita, seguendo i segni di vernice , si imbocca la pista acciottolata che sale fra rustici ed orti alla Cascina Càmpora 590m; si attraversa la carrozzabile - poco oltre sbarrata al traffico - che conduce fino ai piedi del Cornizzolo - ed in breve si giunge all'Alpe di Carella 660m (parcheggi, agriturismi e aziende agricole). Oltrepassato il già citato sbarramento al traffico privato, si segue per qualche centinaio di metri l'asfalto, poi, al primo tornante, si scende a destra nella boscaglia su un sentiero non segnalato. Il percorso, da qui, inizia un lunghissimo traverso in lieve salita che segue le pieghe della montagna: sempre in vista dei laghi, si passa a monte della Cava di Cesana (fonte di calcari e marne per il cementificio di Merone), si attraversano giovani boschi di betulle e praterie con tracce di vecchi incendi boschivi. All'altezza dell'abitato di Suello, a circa 1000 m di quota, ci si innesta su di un sentiero sassoso proveniente dal Prièll (località di Suello): siamo al Prà Piòtt, fra formazioni calcaree e radi faggi contorti dal vento. Nelle giornate limpide e arieggiate di tutto l'anno è normale assistere, su un costone parallelo a quello del nostro percorso, ai decolli di parapendii e deltaplani: è un campo di involo che ha ospitato in passato gare e campionati internazionali delle varie specialità. Dal Prà Piòtt si continua a seguire salendo il largo sentiero di crinale in direzione del visibile Monte Cornizzolo. Di nuovo si attraversa la carrozzabile (che poco oltre termina al Rifugio SEC Consiglieri 1110m) e si rimonta il pendio di fronte, roccioso smosso e scosceso, fino atoccare il basamento della croce di vetta del Monte Cornizzolo 1240 m. Il panorama, oltre ai soliti laghi a sud, si estende nelle altre direzioni: immediatamente sotto di noi a nord possiamo vedere la conca della Valassina con gli abitati di Canzo ed Asso, ma all'orizzonte si spazia dal Resegone, alle Grigne, al Monte Legnone, alla Mesolcina, all'Oberland, per finire al Cervino e al Monte Rosa. Per il ritorno, si scende il ripido sentiero della cresta Ovest-Sud-Ovest del Cornizzolo, fino a scavalcare il poco percettibile Monte Pèsora 1190m; dopo poche decine di metri, ad un segnale, si svolta a destra lungo un mal definito costone roccioso/boscoso in direzione di Canzo (nord). Il sentiero è scomodo e faticoso nella prima parte, poi entra in una foresta umida e la percorre lungamente: difficoltà di orientamento in corrispondenza di un'ampia radura, dove appare indispensabile affidarsi all'istinto. A circa 600m di quota si deve cercare a sinistra un bivio (segnalato come "Senterun") che conduce in direzione sud. Si risale la mulattiera sassosa in un bel bosco misto di latifoglie, tenendosi paralleli al fondovalle che in questo tratto è occupato dall'oscuro lago del Segrino. Raggiunta la quota di circa 750m, il sentiero - con un breve tratto di catena passamano - continua il suo spostamento in direzione dei prati (non visibili all'andata) dell'Alpe di Carella. Da qui si ripercorre il sentiero di salita fino all'automobile.