Mont Zerbion, da località Panorama
Accesso
Lasciata l'autostrada all'uscita di Châtillon/Saint-Vincent svoltare a destra dirigendosi verso la cittadina termale. Superato un semaforo si prosegue diritto per circa 400m prima di raggiungere la Località Panorama ed incontrare, sulla destra, un ampio parcheggio gratuito dove è possibile lasciare l'auto.
[0h03'] - [1,8km]
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Descrizione
0h00' Dal parcheggio risalire il marciapiede per un centinaio di metri sino ad incontrare un attraversamento pedonale: attraversare la strada ed imboccare il viottolo a destra dell'Hotel Sylcri. Una palina segnaletica indica che si sta iniziando a percorrere il sentiero per Domianaz. Seguire brevemente il sentiero che costeggia alcuni caseggiati prima di raggiungere uno spiazzo in località Remelaz ove un bollo giallo indirizza la marcia di nuovo su un breve tratto di sentiero che confluisce su una stradina agricola.
0h05' Svoltare a sinistra e percorrere la stradina per qualche decina di metri prima di svoltare a destra imboccando un sentiero che dopo un breve tratto quasi pianeggiante inizia a risalire il bosco con una serie di tornanti sino ad incrociare il sentiero del Ru de la Plaine.
0h10' Proseguire seguendo le indicazioni del Cammino Balteo per La Magdeleine e, dopo una breve salita si confluisce su di una stradina che attraversa il villaggio di Verlex 💧. Seguire la stradina sino al successivo incrocio con la strada della collina e, nei pressi della cappella dedicata ai santi Fabiano e Sebastiano, svoltare a destra per portarsi all’imbocco della stradina che conduce al villaggio de La Tour.
0h20' Risalire lo stradello che attraversa il villaggio di La Tour 💧 sino al suo culmine dove svolta a destra e si porta all'imbocco del sentiero. Una nuova palina del Cammino Balteo indica la direzione corretta. Risalire il sentiero al cospetto della Tour Decré d'Emarèse. Dopo un primo tratto di salita il sentiero spiana leggermente attraversando un ameno pascolo con il villaggio di Domianaz ormai in vista. Il sentiero tiene la destra del pascolo e tra qualche macchia di castagno si porta a ridosso del villaggio che si raggiunge con una piccola rampa. All'altezza di un'edicola votiva 💧, datata 1871, si svolta a sinistra per percorrere lo stradello che attraversa il villaggio sino a portarsi nella piazzetta antistante la cappella dedicata a Saint-Roch (736m).
0h35' Dal parcheggio percorrere a ritroso qualche metro sino a ritronare sulla strada comunale: tenere la destra percorrendo per qualche centinaio di metri sulla stradina asfaltata sino al primo tornante dopo il quale, sulla sinistra, si incontra una palina segnaletica riportante la direzione da percorrere.
0h40' Si incomincia a risalire una bellissima mulattiera, segnavia , a tratti lastricata costeggiata da muri in pietra a secco. La salita è costante ma l'opera dell'uomo nel passato l'ha resa comunque mai eccessivamente ripida. Ci si dirige verso ovest, in alcuni tratti vi sono delle ringhiere in legno, sino ad incontrare una croce: qui il sentiero cambia direzione, verso nord, puntando verso il massiccio roccioso sottostante Nissod. Questo primo tratto di percorso è immerso in un bosco di Roverella (Quercus pubescens) e qualche sporadico abete che ogni tanto si aprono permettendo di gustare interessanti vedute panoramiche su Saint-Vincent. Dopo una serie di svolte il sentiero incrocia le acque del torrente San Valentino e si porta sulla sua destra orografica e dopo poco si raggiunge un grande edificio: si tratta della Fabbrica Rivaz
0h40' L'itinerario prende decisamente quota con una serie di tornanti nel bosco di conifere, decisamente più ombreggiato. Si raggiunge una radura (1105m, 0h50'), accompagnata da una ringhiera ed una panca, dalla quale si apre un interessante colpo d'occhio sui monti a sud della Dora Baltea: dal Mont Lyan alla Becca di Salé.
1h30' Si riprende a salire ed in breve si riattraversa il torrente di prima, nei pressi di una bella cascatella. Poco dopo si incontra un casolare posto nei pressi di un'antica cava di marmo. Si prosegue la salita sino ad incontrare un roccione con macchie bianche: ormai il sentiero si addolcisce, passa nei pressi della cava di marmo e raggiunge in breve una bella edicola votiva. Il bosco lascia ormai posto ai pascoli sottostanti Nissod e si porta nei pressi di alcuni orti per poi divenire una piccola stradina agricola. Sotto l'imponente mole del Monte Zerbion il sentiero confluisce sulla stradina asfaltata: la si segue per qualche centinaio di metri sino ad incontrare un pannello che ci indica l'arrivo a Nissod. Si segue la strada svoltando a sinistra e, dopo pochi metri, si svolta a destra su un sentierino che si addentra nel villaggio. Si passa vicino ad un bellissimo edificio rurale, con fienile annesso, e si raggiunge infine la Cappella di Saint-Bernard patrono del villaggio (1382m) e poco dopo la fontana del villaggio 💧1h45' .
Si imbocca la mulattiera, contrassegnata con il segnavia
, e si iniziano a risalire i pascoli sopra Nissod. Si attraversa la strada poderale e si prosegue sempre lungo la mulattiera che si inoltra nel bosco. La salita è piuttosto sostenuta e, conseguentemente, si prende rapidamente quota. L’itinerario tende verso destra, passando nei pressi di un rudere immerso nel bosco. Poco dopo si incontra un secondo rudere e si comincia a procedere a sinistra. Si continua a salire con una serie di svolte sino a fuoriuscire dal bosco. Si procede quindi in diagonale verso sinistra, attraversando i pascoli, sino a raggiungere gli alpeggi di Deviaz (1689m, 0h35'). Qui si riprende la strada poderale e ci dirige verso sinistra, seguendo le indicazioni delle frecce gialle. Si percorre la pista per qualche centinaio di metri sino a raggiungere l’ameno villaggio di Cheney (1734m, 0h45'). All’altezza della fontana si svolta a destra, si abbandona la pista e si risale la mulattiera sino ad entrare nuovamente nel bosco. Ai primi abeti si lascia la mulattiera per seguire una pista agricola che risale il bosco con una serie di leggere svolte sino a portarsi nuovamente in una zona di pascoli: qui si incomincia a vedere in modo definito la Madonna sulla vetta. Dopo un tratto in leggera salita in direzione della vetta, si incrocia il sentiero
proveniente dal Col di Joux: alla palina si svolta a sinistra iniziando a percorrere un tratto piuttosto ripido. La ripida salita è comunque breve e si raggiunge rapidamente il pianoro che precede Francou: sul pianoro si trova una panca che suggerisce di fermarsi un attimo per godersi lo stupendo panorama.
Su di un sasso sono visibili i bolli dei sentieri Sentiero
e
, che in questo punto si biforcano. Si risale verso destra attraversando una fascia di bosco rado sino a confluire sulla caratteristica cresta. La salita non molla; man mano che si sale il panorama si apre e diventa sempre più grandioso. Lentamente si giunge sull’anticima ove è sistemato un piccolo Cristo in croce. La marcia prosegue sull’ampio crinale che si assottiglia sino a divenire una bella cresta. Il sentiero, sempre comodo ed evidente, risale la cresta e confluisce con quello proveniente dal Col Portola: la vetta è ormai raggiunta… pochi metri e si arriva ai piedi della maestosa statua della Madonna che sancisce la vetta del Mont Zerbion (2720m, 3h00’).
La discesa può avvenire sullo stesso sentiero dell’andata (1h30') oppure, per i più imperterriti, si può discendere verso il Col Portola seguendo l’ampio sentiero accompagnato dalle stazioni della Via Crucis. Giunti al Col Portola (2414m, 0h30') si svolta a sinistra e si incontrano le indicazioni per il sentiero
. Si discende la prateria seguendo il sentiero, abbastanza evidente, che conduce ad un breve pianoro. Si compie una curva verso sinistra portandosi ai margini di un piccolo bosco. Seguendo le frecce gialle si aggira un poggio roccioso, avendo cura di non confondere il sentiero con le tracce del bestiame (reperire sempre le frecce gialle). Aggirato il poggio si discende il bosco sino a confluire sui pascoli di Francou Damon (2044m, 1h00') e, poco dopo, raggiungendo Francou Desot (2021m, 1h05'). Qui si segue brevemente la pista poderale per poi riprendere nuovamente il sentiero che tra i pascoli raggiunge la panca incontrata durante la salita. Da qui si segue il medesimo itinerario percorso all’andata, sino a raggiungere Nissod (1382 m, 2h00') il punto di partenza dell’escursione.
Ci siamo stati
Mont Zerbion, da Saint-Vincent
Report della gita
Gran bella sgroppata con partenza da Saint-Vincent (Via Chanoux) e arrivo dopo 2160m di salita sulla vetta del Mont Zerbion. La discesa l'abbiamo fatta su Barmasc.
Informazioni generali
Condizioni via o sentiero: Nei pressi di Devies un albero sul sentiero manda un po' fuori traccia; aggirare l'albero e proseguire la salita in diagonale sino alle case.
Pericolo Oggettivo: nessuno
Tratti esposti: nessuno
Condizioni meteo
Cielo: parzialmente nuvoloso
Temperatura: calda in partenza, fresco fra le nuvole in vetta