Mont Dzalou, da La Ferrère
Introduzione
L'escursione al Mont Dzalou consente di andare alla scoperta di uno dei tanti angoli poco conosciuti e ingiustamente raramente visitati della selvaggia Valpelline.
Descrizione
Da Ferrère si segue per una decina di minuti la strada sterrata che scende con alcune svolte fino al ponte sul torrente Buthier in vicinanza delle case di Puillayes (1622m). Superate le case si prende il sentiero che sale nel bosco, segnavia (14) - (15); si trascura quasi subito la deviazione a sinistra del vecchio sentiero che saliva un tempo alla Comba d'Arbière e si procede con alcuni tornanti prendendo quota abbastanza rapidamente. Il sentiero si indirizza poi verso l'imbocco della Comba di Montagnayes e si avvicina al corso dell'omonimo torrente; ad una quota di circa 1900m, nelle vicinanze di un ponticello in legno che conduce alle case di Bachat, si lascia il sentiero che sale al colle di Montagnayes e si prende sulla sinistra quello indicato con segnavia (14) che conduce all'alpeggio di Praz de Dieu. Si sale ancora nel bosco, ora più rado, verso levante in una valletta secondaria detta Comba d'Avée fino ad una selletta quota 2100m circa da cui si accede alla Comba d'Arbière. Si scende allora per circa 50 metri di dislivello fino ad attraversare il tormentato corso del torrente della Comba d'Arbière. Si passa nelle vicinanze di una pozza d'acqua e si esce da bosco; il sentiero segue per un breve tratto un torrentello per poi attraversarlo e dirigersi, attraversando alcuni pascoli, ai ruderi dell'alpeggio di Praz de Dieu (2277m, 2h30'). Dall'alpeggio si ha un bel colpo d'occhio sulla tormentata parte bassa della Comba d'Arbière, interessata nel 1952 dalla gigantesca frana distaccatasi dalle pendici della Becca di Luseney. Dall'alpeggio si procede, seguendo alcune tracce di sentiero, verso una piccola selletta posta immediatamente a monte dello stesso, per raggiungere poi rapidamente il fondo di un'altra valletta che scende direttamente dal colle del Mont Dzalou. Dopo poco le tracce di sentiero si spostano sulla sponda opposta del torrentello per risalire la ripida costa erbosa soprastante che con alcuni svolte poco evidenti conduce al un ripiano detritico a circa 2500m ove sorge il nuovo bivacco Chentre-Bionaz.
Qui hanno termine le tracce di sentiero e si lascia il percorso della via normale alla Becca di Luseney da Bionaz, per dirigersi decisamente verso il colle del Mont Dzalou posto al termine di questa desolata valletta detritica, dominata dalla parete nord-ovest del Dôme de Praz de Dieu. Si sale, senza percorso obbligato, su faticose pietraie per giungere quindi al Colle del Mont Dzalou (2882m, 4h00'); sul versante opposto uno stretto canale detritico scende alla Comba de Livourneaz. Si segue ora la breve cresta sud del Mont Dzalou, prima per detriti, poi su facili roccette; i tratti più difficoltosi possono essere tranquillamente evitati con aggiramenti sulla destra o sulla sinistra. In meno di mezz'ora si giunge così sulla cima dov'è una piccola croce in legno (3008m). A poca distanza, ma più bassa di alcuni metri, vi è una spalla rocciosa con palo di legno infisso, da cui si gode di una splendida vista del lago di Place Moulin e della Diga mille metri sotto! Dalla cima si ha una splendida visuale su Bionaz e sull'intera Valpelline, con le sue numerose e impervie montagne. Particolarmente interessanti sono poi la vista delle vicine ed incombenti Dome de Praz de Dieu e Becca de Luseney. La discesa può essere effettuata per la stessa via oppure è anche possibile scendere dal colle, senza grossi problemi, nella Comba de Livourneaz, da cui però il rientro è sicuramente più lungo.