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Lago Gabiet, da Ondrè Eselbode

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A cura di:

Ultimo rilievo: 05/07/2010
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1635 m
Altezza di arrivo
2365 m
Dislivello positivo
730 m
Tempo di andata
02h15'
Tempo di ritorno
01h15'
Periodo consigliato

Introduzione


Descrizione

0h00' Lasciata l'auto indirizzarsi verso la palina segnaletica riportante il sentiero 4 per il Lago Gabiet. Imboccare un viottolo che raggiunge alcuni caseggiati e la biforcazione, a destra, del Grande Sentiero Walser. Trascurare la deviazione e procedere sulla mulattiera selciata che volge verso destra inoltrandosi nel bosco di larice. Compiuta una svolta a sinistra si procede per un breve tratto quasi pianeggiante per poi riprendere a salire entrando in uno splendido pascolo. La mulattiera compie alcune svolte sino a raggiungere i ruderi di alcuni caseggiati (1702m, 0h15').

0h15' Attraversato l'antico agglomerato e si rientra nel bosco iniziando a costeggiare il Ruessobach. Dopo aver trascurato un sentiero che diparte a sinistra su di un ponticello, si entra nell'ampio vallone del Gabiet, costeggiando il torrente sino all'attraversamento del suo affluente, il Netschòbach. Guadato il corso d'acqua (può essere un po' impegnativo nelle ore calde a causa dell'afflusso maggiore di acqua dovuto alla fusione delle nevi) proseguire nel vallone per un breve tratto pianeggiante lasciando a destra l'alpeggio di Ruesse (1879m). Lasciandosi il torrente sulla sinistra si compie una leggera virata a sinistra mentre il sentiero riprende a salire: vale la pena voltarsi per apprezzare splendide vedute sulla Testa Grigia e sul Rothorn. Alcune svolte precedono l'arrivo a Spésse (1974m). Sempre tenendosi al centro dell'ampio vallone si prosegue la salita sino ad attraversare nuovamente il Ruessobach su semplice guado. Puntare ora decisamente verso il poggio roccioso che occlude il vallone, dopo aver preso quota con alcune svolte, proseguire lasciando il poggio sulla sinistra prima di virare decisamente a sinistra risalendo un breve tratto di mulattiera lastricata che conduce nella parte alta del vallone. Ormai in vista dello sbarramento proseguire sulla prateria seguendo il sentiero sempre evidente e ben segnalato che si porta sul versante orografico sinistro attraversando a mezza costa dapprima un prato poi una frana che, una volta superata, porta l'escursionista ai piedi dell'imponente sbarramento. Dopo aver incontrato il bivio per il Bivacco Gastaldi, sentiero 3A a destra... da trascurare, proseguire dirigendosi a sinistra verso la centrale della CVA e, con un paio di svolte, portarsi al pannello segnaletico della CVA ove il sentiero 4 si innesta sul sentiero 5 . Procedere ora in direzione nord sino a portarsi su di un culmine che sovrasta la diga: il sentiero prosegue per un breve tratto diritto per poi voltare a sinistra perdendo un po' di quota verso l'invaso. Continuare sul sentiero 5 che costeggia il lago per un tratto pianeggiante per poi perdere nuovamente qualche decina di metri con alcune svolte non troppo agevoli. L'ultimo tratto di sentiero è nuovamente pianeggiante, superata una pietraia si raggiunge la bordura prativa del lago ed il secondo sbarramento con relativo pannello segnaletico. Il rientro avviene sul medesimo itinerario percorso all'andata (1h15').


 


Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
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