Laghi di Trione, da Migliere
Accesso
Da Lanzo proseguire in direzione Germagnano e Pessinetto, quindi imboccare la provinciale della Val Grande per Cantoira, Chialamberto e Migliere, prima frazione del Comune di Groscavallo. Parcheggiare l'auto nei pressi della chiesa, accanto al parco giochi.
Introduzione
L'itinerario si snoda nel Vallone di Trione, un tempo sede di numerose miniere di ferro. Il tracciato segue il sentiero GTA (Grande Traversata delle Alpi) - SI (Sentiero Italia) che conduce al Colle di Trione, valico che mette in comunicazione la Val Grande con la Val d'Ala. Il percorso non presenta difficoltà e non è eccessivamente faticoso.
Descrizione
Seguire l'abbozzo di carrareccia (di fronte alla chiesa) che conduce a un ponte sul torrente Stura; superatelo, proseguire verso destra fino a incontrare un sentiero che attraversa un secolare bosco di larici. Oltrepassata la vegetazione ad alto fusto, si entra nel Piano di Trione (1592m), dove gli alberi cedono il passo a rododendri e piante di mirtilli. La marcia prosegue piacevole in questo verde pianoro, luogo leggendario per la presenza di un enorme masso, la "Pera Cagna", che si vuole caduto nel Vallone di Trione per un errore del diavolo: il macigno era infatti destinato alla distruzione di una città ma, in seguito alle preghiere di un eremita che si accorse del fatto, Belzebù fu costretto a lasciarlo cadere: si dice inoltre che sotto il masso sia nascosto un tesoro.
Altro elemento di interesse nel pianoro è la presenza di un singolare monolite roccioso detto "Bec Ceresin", alto circa 28m e largo circa 12, le cui pareti sono strapiombanti e la base è più piccola della sommità.
I valligiani lo ritenevano inaccessibile fino a quando, nel 1926, venne scalato artificialmente mediante il lancio di uno spago con a capo un piombino; nel 1946 fu conquistato in arrampicata libera. Il monolite è rinomato anche per la presenza sulla sua sommità di esemplari unici nelle valli di pino uncinato, sopravvissuti al grande disboscamento dell'Ottocento proprio grazie all'inaccessibilità del luogo; ancora a inizio secolo vi nidificavano le aquile.
Alla fine del pianoro sorge l'Alpe Trione (1649m, 2h00'). Dopo i casolari il sentiero supera con numerose svolte un salto roccioso fino a raggiungere il Gias di Mezzo (1961m, 2h45').
A questo punto portarsi sul terrazzamento sovrastante da cui si entra in vista del Gias dei Laghi: tralasciato l'alpeggio, in breve si scorge lo specchio trasparente del Lago di Trione, incastonato in una verde conca (2164 m, 3hl5'). Gli altri due laghetti sono visibili proseguendo verso il Colle di Trione.
La discesa avviene per la via di salita.