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Lac Gelé, dal parcheggio di Blanchet

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A cura di:

Ultimo rilievo: 30/11/2002
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1300 m
Altezza di arrivo
2597 m
Dislivello positivo
1297 m
Tempo di andata
03h30'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Accesso

Dall'uscita dello svincolo autostradale A5 di Verrès entrare nella rotatoria e prendere la terza uscita ed imboccare la Strada Statale SS26 in direzione di Aosta.Dopo 450m alla rotonda prendere la prima uscita e proseguire sulla statale per altri 1,3km. Svoltare a sinistra imboccando la strada regionale SR 6 con indicazione Valle di Champdepraz - Parco del Mont Avic. Risalire la SR 6 per circa 10km prima di incontrare il pannello con le indicazioni per il parcheggio principale della località: svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Blanchet e Fusse e, dopo circa 200m, parcheggiare l'auto nel comodo parcheggio 🅿️ gratuito.

[0h22'] - [11,5km]
Come arrivarci con GMaps
Come arrivarci con Apple Maps

Nel periodo estivo, luglio / agosto, è disponibile un servizio navetta che conduce a Chevrère (Covarey).

Queste indicazioni sono basate su verifica diretta effettuata al momento del rilievo del percorso pertanto le informazioni vanno verificate prima di intraprendere l'escursione. Si consiglia di utilizzare un navigatore GPS o un'app di mappe sullo smartphone per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate.

Introduzione

Immersi nel Parco Regionale del Mont Avic si potrà camminare in un ambiente ancora incontaminato ricco di spunti storici: infatti sono qui presenti resti di attività estrattiva.

Descrizione

Parcheggiata l'auto nel comodo parcheggio in località Völla (1300m) si imbocca subito una stradina lastricata a destra della chiesetta del villaggio, che diventa quasi subito una strada poderale e senza grande dislivello si addentra nel parco attraversando un bel bosco di larici e latifoglie. Ben presto si staglia di fronte a noi l'imponente sagoma del Mont Avic. Durante il percorso potrete effettuare delle piccole soste per leggere i pannelli messi a disposizione dal Parco Regionale che informano sull'ecosistema della zona. Superato un ponticello in legno, dopo qualche centinaio di metri incontriamo sulla destra il bivio per il Mont Barbeston: proseguiamo sempre diritto sul sentiero Segnavia n°5c fino a raggiungere dopo circa 20 minuti la località detta Magazzino: a questo punto si prosegue sempre sul sentiero Segnavia 5C posto davanti a noi (seguire la palina segnaletica). Il sentiero si inserisce in uno splendido bosco di Pino silvestre e Pino uncinato (specie endemica nel Parco) risalendo la sinistra orografica del Torrente Chalamy. ll sentiero prende presto quota, attraversa un ponticello che supera le acque provenienti dal Col Varotta. Poco dopo una piccola passerella supera un ru. Lentamente il bosco si dirada e si apre a sprazzi una splendido scorcio sul fondo valle. Il sentiero costeggia sulla destra una bastionata rocciosa dalla quale discendono caratteristiche cascatelle, mentre sulla nostra sinistra si staglia il Bec l'Espic (2355m). Lasciati gli ultimi Pini uncinati si attraversa, con una serie di tornanti, ampi tratti di prateria alpina intervallati da detriti franosi. Il sentiero è sempre ampio, evidente e ben segnato, ogni tant, voltandoci ad osservare il percorso effettuato non possiamo non notare l'ottima vista sulle Dames de Challand, il Mont Néry e il Mont Crabun. Dopo circa 2h15' di cammino si raggiunge un tratto di mulattiera lastricata e sormontata da muri in pietra a secco; poco dopo si raggiunge un pianoro cosparso di rocce detritiche nel quale la mulattiera serpeggia evidente. Si riprende a salire ripidamente, lasciando sulla destra una bastionata, rocciosa passando ai fianchi di alcuni cunicoli delle miniere e risalendo rapidamente ai piedi di un grosso muro a secco. Qui il sentiero spiana di nuovo, attraversa un altro tratto di mulattiera lastricata e in pochi minuti giunge al lago Gelato (2597 m). Da qui si gode un ottimo panorama sul gruppo del Monte Rosa e sul Mont Avic. Il lago, annidato ai piedi del Mont Iverta (2939 m), deve il suo nome al fatto che è prevalentemente gelato durante il corso dell'anno. Nei suoi dintorni è possibile trovare esemplari di Campanula excisa, specie abbastanza rara nelle Alpi Occidentali. Il rientro si svolge sullo stesso itinerario di salita. 

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
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Ci siamo stati

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A cura di:

Lac Gelé, dal parcheggio di Blanchet
lunedì 10 settembre 2012

Lac Gelè

Accesso automobilistico Usciti dall'Autostrada A5 a Verres si svolta alla rotonda a sinistra (direzione Aosta) e superata una prima rotonda, appena fuori dall'abitato di Verres si incontra il bivio per Champdepraz. Si attraversa la Dora e seguendo la strada si giunge alla frazione di Chevrère ove si parcheggia l'auto. Descrizione Dal parcheggio si prosegue per un breve tratto sulla strada asfaltata fino ad arrivare al parcheggio ove termina l'asfalto e dove inizia il sentiero che si imbocca a destra della via che porta alle case della frazione Veulla. Si segue il sentiero, che per i primi 30 minuti è una sterrata, che segue il corso della valle fino a quando ci si trova ad un bivio, il sentiero per il lago Gelato prosegue diritto davanti a noi guadagnando quota con pendenza moderata. Usciti dal bosco il sentiero ha una breve impennata per poi tornare a salire a pendenza moderata fino ad arrivare lungo le pendici del Monte Avic, ove con una serie di risvolti guadagna decisamente quota. Si entra così in una zona di ambiente severo ove la via corre rialzata su una struttura realizzata per favorire il trasporto del materiale cavato dalle miniere di magnetite nei pressi del lago Gelato. Il sentiero svolta a sinistra e si porta alla base di un ripido condotto ove in alto si osserva un evidente muro a secco, si risale questo canalino giungendo all'imbocco delle miniere ed al lago.
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