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Forte di Orino, da Via Belvedere

maria grazia s

A cura di:

Ultimo rilievo: 10/06/2008
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1060 m
Altezza di arrivo
1139 m
Dislivello positivo
250 m
Tempo di andata
02h00'
Tempo di ritorno
01h15'
Periodo consigliato

Accesso

Prendere l'autostrada A8 Milano-Laghi ed uscire a Varese; seguire l'indicazione Gavirate, e da un certo punto in poi comparirà insieme agli altri segnali stradali il cartello turistico con scritta bianca su fondo marrone con l'indicazione Campo dei Fiori e Sacro Monte: per arrivare al punto di partenza della nostra escursione si oltrepassa l'ingresso del Sacro Monte di Varese, per cui basta seguire uno di questi cartelli; la strada si fa via via più stretta, ma sempre asfaltata, sale lungo il monte,tra bellissimi boschi, e prosegue fino al divieto d'accesso; parcheggiare dove è possibile o un po' più in basso, oltre il bar, che si trova su di una stradina laterale, a destra salendo.

Introduzione

All'interno del parco c'è un osservatorio astronomico, una zona con fiori selvatici, diversi animali, tra cui 20 dei 30 pipistrelli presenti in Europa (esiste uno specifico progetto per la loro protezione), e un piccolissimo coleottero, il Duvalius Ghidinii, lungo solo 4 mm, un sopravvissuto, perché ha 300 milioni di anni, ed è scampato alle glaciazioni ed alla successiva copertura della Pianura Padana da parte del mare visto che la punta di Campo dei Fiori era fuori dalle acque come un'isola; il terreno è carsico, precipita sul versante nord, è più dolce a sud, conta ben 130 cavità censite, per uno sviluppo totale di 30 chilometri; all'inizio del '900 Campo dei Fiori fu rimboscato con abete rosso, alberi che pur avendo raggiunto ragguardevoli dimensioni, sono ora ammalati. Dove cadono si apre una chiaria, cioé uno spazio dove filtra la luce, e approfittando di questi squarci si stanno reimpiantando specie più resistenti, noccioli, ciliegi, Nella parte alta, quella percorsa da noi, è ben presente il faggio, e sotto i 600 metri, il castagno, retaggio di civiltà contadina, con boschi abbandonati da decenni, ma in fase di recupero. Santa Maria del Monte, a 883 metri di quota, è una delle alture all'interno del parco, dove si trova il Sacro Monte, che ha 14 cappelle collegate da 2 km di acciottolato; E' patrimonio dell'Unesco, e si calcola che siano passati di qui in 300 anni 60 milioni di pellegrini. All'interno del parco, la strada da noi percorsa faceva parte della Linea Cadorna, il sistema creato dal Generale Cadorna per difenderci da un eventuale attacco da parte della Germania attraverso la Svizzera. Lungo questa strada, che corre poco sotto la sommità, passa il sentiero E1, che collega capo Nord, in Norvegia, alla Sicilia, il sentiero del Giubileo, che era percorso dai pellegrini che raggiungevano Roma dal Nord, e la 3V, Via Verde Varesina, un itinerario di trekking che permette di visitare in più giorni la zona dei laghi di Varese e le prealpi. Oltre a queste direttrici principali, ci sono 18 sentieri segnalati. Nei punti principali troviamo tabelloni esplicativi dell'itinerario che si va percorrendo e delle peculiarità dell'area.

Descrizione

Lasciata l'auto (1060 m), proseguire per il sentiero 1 , Prima Cappella forte di Orino, che taglia i tornanti della strada, fino ad arrivare di nuovo alla strada asfaltata, dove c'è il cartello di divieto d'accesso; incamminarsi lungo la strada, che arriva in breve ad un bello slargo panoramico; a destra, l'asfalto prosegue per l'Osservatorio, distante circa un km, e 150 metri di dislivello; anche qui dopo un po' c'è un'altra terrazza panoramica, ma affacciata a nord. Raggiunto l'osservatorio tra varie fioriture, si sale sulla terrazza con vista a 360 gradi; purtroppo noi abbiam trovato un meteo poco favorevole, per cui più che vedere, abbiamo immaginato... Dal primo slargo panoramico la strada diventa sterrato, siamo sulla vecchia Cadorna. Il percorso si inoltra tra splendidi boschi, praticamente pianeggiante o in leggera salita; sono ben segnalate le grotte, i sentieri che salgono alla Punta di Mezzo, quelli che scendono; si cammina sempre sotto gli alberi, ma il terreno sottostante è ripido, per cui è possibile vedere a tratti i laghi; oltre al pino rosso, tanti faggi, e tappeti di mughetti. Incontriamo molte persone che corrono, altre in MTB. Dall'auto fino al forte di Orino sono circa 5 km; il punto è molto panoramico, con visuale a 360 gradi, ci son panche e una madonnina posta dal CAI di Gavirate in una nicchia sovrastata da una croce, oltre a quel che resta del forte difensivo di questo punto della linea Cadorna; qualche centinaio di metri prima della fine, dello sterrato, a destra, alcuni gradini conducono ad un sentiero che costituisce una deviazione dal percorso principale; lungo questo sentiero ci sono parecchie tabelle con spiegazioni; è molto stretto e poco battuto, ma seguendo i segni bianco rossi lo si percorre facilmente sbucando sulla terrazza di forte di Orino, dove un tabellone indica tutte le montagne che è possibile vedere da lì, se non ci sono le nubi che abbiam trovato noi... (1139 m). Dal Monte Rosa alle punte sopra Saas Fee, alla Jungfrau e Cime della Val Formazza, e ben 7 laghi. Discesa: dalla terrazza, scendere lungo lo sterrato e proseguire sull'itinerario di salita.

Galleria fotografica

© 2021 - Maria Grazia Schiapparelli
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Ci siamo stati