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Croix Carrel, da Breuil-Cervinia

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A cura di:

Ultimo rilievo: 01/01/2003
Aggiornato il: 11/03/2025
Difficoltà
T3
Lunghezza
10.50 Km
Quota di partenza
2011 m
Altezza di arrivo
2958 m
Dislivello positivo
947 m
Dislivello negativo
947 m
Tempo di andata
02h45'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Lasciare lo svincolo autostradale  A5  di Châtillon-Saint-Vincent, svoltare a sinistra e proseguire per 300 metri fino alla rotonda. Prendere la terza uscita per immettersi su Via Émile Chanoux e percorrerla per 600 metri, attraversando il centro storico di Châtillon. Svoltare leggermente a destra su Via Menabreaz e continuare per 450 metri fino alla rotatoria con il monumento del Cervino al centro. Prendere la seconda uscita ed entrare sulla Strada Regionale SR46 in direzione Valtournenche. Proseguire sulla SR46 per 26,70 km, attraversando i comuni di Antey-Saint-André e Valtournenche, fino a Breuil-Cervinia, dove, appena dopo la galleria paravalanghe, sulla sinistra si trova l’ingresso del grande parcheggio 🅿️ gratuito, situato prima del centro abitato.

Il punto di partenza dell'itinerario è servito dai mezzi pubblici. Per consultare gli orari, visita il sito aosta.arriva.it

Distanza e tempo di percorrenza

🕒 Tempo di percorrenza: 39 minuti
📏 Distanza: 28,40 km

Navigazione GPS

📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps

ℹ️ Nota importante

Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.

Introduzione

Itinerario di alta quota da Breuil-Cervinia e alla Croce Carrel posata in ricordo del primo salitore della via italiana al Cervino. Purtroppo l'incantevole paesaggio è stato deturpato dalle numerose piste che solcano la montagna. Rimane comunque il piacere di salire il fianchi della Gran Becca fino al punto in cui la guida Jean-Antoine Carrel morì all'età di 62 anni, di ritorno dall'ennesima ascensione, dopo aver portato in salvo i suoi clienti.

Descrizione

Arrivati all'abitato di Breuil-Cervinia, a 200 metri dall'uscita della galleria paravalanghe, si gira a sinistra e si imbocca la strada che porta verso il campo di Golf, dopo 850 m allo STOP si gira ancora a sinistra e poco dopo si lascia l'auto nel parcheggio vicino ai campi da tennis.
Ci si avvia lungo la strada asfaltata tra i campi da tennis e l'Hotel Miravidi fino alla prima curva in corrispondenza della quale si imbocca la scorciatoia che taglia il tornante, rientrati sulla strada, alla curva successiva, si imbocca nuovamente un sentiero che sbuca davanti al ristorante Les Clochards. Fatti pochi metri lungo la strada sterrata si può scegliere di seguirla fino al Rifugio Duca degli Abruzzi oppure di procedere lungo la scorciatoia. In tal caso aiutati da alcuni tubi si sale la traccia di sentiero fino a raggiungere la recinzione in legno della strada che passa in alto sopra il ristorante.
Si prosegue lungo lo sterrato passando a fianco della croce che ricorda una messa officiata del papa Giovanni Paolo II e si raggiunge in breve un ponticello. Subito dopo un freccia segnala la scorciatoia che si stacca sulla sinistra, si continua lungo i sentieri che tagliano a più riprese l'interpoderale fino a raggiungere i bollini 12 e 13 dipinti su di un sasso. Da qui parte il tratto di sentiero che salendo con una lunga diagonale si congiunge poi con la pista. Poco dopo un ponte in legno supera le acque scroscianti della cascata che scende verso l'abitato di Breuil-Cervinia. Si prosegue indifferentemente o sul sentiero o sulla strada sterrata fino a toccare l'alpeggio dell'Eura che si supera a monte, dopo meno di un'ora di piacevole passeggiata tra i pascoli fioriti si arriva al rifugio Duca degli Abruzzi - Oriondé dove termina la strada. A monte del rifugio si passa a fianco della vecchia teleferica e si prosegue lungo la chiara traccia che dopo essere scesa leggermente di quota affronta ripida il pendio. Il verde dell'erba comincia a farsi più raro mentre il colore dominante diventa quello della pietraia punteggiato di tanto in tanto dal candore dei primi nevai che sono presenti fino ad estate inoltrata. Il sentiero si inerpica tra le rocce addolcendo la pendenza con alcuni tornanti fino a giungere in una mezz'oretta scarsa dal rifugio alla croce Carrel.

 

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