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Cornone di Blumone, da Bazena

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A cura di:

Ultimo rilievo: 20/10/2007
Difficoltà
T4
Lunghezza
18.60 Km
Quota di partenza
1805 m
Altezza di arrivo
2843 m
Dislivello positivo
1211 m
Dislivello negativo
1211 m
Tempo di andata
04h30'
Tempo di ritorno
03h30'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Dalla media Val Camonica, all'altezza di Breno, si devia sulla destra lungo la carrabile per il Passo di Croce Domini fino in località Bazena, poco sotto il colle stesso, dove si parcheggia nell'ampio piazzale.

Introduzione

Il Cornone di Blumone è la più alta e imponente vetta dell'Adamello meridionale e domina questo settore del massiccio. Le rocce di colorazione scura, danno a questa montagna un aspetto particolarmente tetro. Vari sono i punti di partenza per questa gita; qui si descrive il percorso con partenza da Bazena, più lungo ma più vario, e dove sono possibili notevoli osservazioni geologiche in un'area tra le più interessanti al mondo per la varietà dei fenomeni osservabili, causati dall'intrusione del plutone granitico dell'Adamello nelle rocce calcaree incassanti (per un primo approccio consultare la pagina geologia del mio sito personale). La salita alla vetta del Cornone dal passo omonimo è piuttosto semplice e sempre segnata con i classici bolli biancorossi: occorre solo un po' di attenzione a non smuovere sassi specialmente nel canale finale di accesso alla vetta, dove si potranno usare un po' le mani, ed evitare i periodi in cui tale tratto risulti innevato.

Descrizione

Dal bordo del parcheggio di Bazena (1805m) si prende il bel sentiero 1 che sale alle Malghe di Val Fredda (eventuale scorciatoia lungo la strada carrozzabile"). Con largo semicerchio sulla destra, guadagnando poco dislivello, si passa sotto le cime del Monte Mattoni e del Monte Cadino, salendo infine al passo di Val Fredda. In questo tratto si possono osservare, proprio lungo il sentiero, dapprima rocce scure fino a nere (gabbri ed orneblenditi), primo prodotto del magma genitore di tutte le altre rocce granitiche del massiccio, e poi fenomeni di contatto tra le rocce magmatiche di intrusione (tonaliti) e le rocce calcaree incassanti. Si scende appena sul versante opposto per seguire poi tutto il sentiero in costa che guadagna il Passo della Vacca. In questo tratto si incontrano rocce particolari, a predominanza rosso ruggine, verde smeraldo e pistacchio (cornubianiti) prodotte dalla cottura dei calcari ad opera del magma fuso. Si scende al lago della Vacca, divallando poi ancora un poco per passare sotto la diga e risalire quindi al rifugio Tita Piazzi. Sempre su sentiero ben segnato con alcuni tornanti si guadagna il Passo del Blumone. Si sale allora sul crestone sulla destra tra il detrito (belle mineralizzazioni) sempre su sentiero [18], guadagnando lo spartiacque della cresta Nord Nord-Ovest del Cornone, che scende dall'anticima Nord. Qui occorre traversare orizzontalmente tutto il versante detritico della montagna portandosi ad una selletta sulle crestina secondaria Nord-Est. A destra della stessa si percorre un canale, più facile di quanto appaia dal basso, che sale direttamente alla vetta. Panorama grandioso.

Galleria fotografica

© 2021 - Franco Rossi
Caratteristico masso al Passo della Vacca ©2007 Franco Rossi
© 2008 - Franco Rossi
Il lago della Vacca dal passo ©2007 Franco Rossi
© 2008 - Franco Rossi
Il traverso sotto la cuspide finale ©2007 Franco Rossi
© 2008 - Franco Rossi
Piegamenti nelle rocce ©2007 Franco Rossi
© 2008 - Franco Rossi

Ci siamo stati