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Col Santanel, da Outrelève

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A cura di:

Ultimo rilievo: 21/10/2009
Difficoltà
T2
Lunghezza
13.00 Km
Quota di partenza
1223 m
Altezza di arrivo
2463 m
Dislivello positivo
1240 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

All'uscita del casello autostradale A5 di Pont-Saint-Martin si svolta a sinistra e si imbocca la SS26 sino a Bard; poco dopo si svolta a sinistra imboccando la strada regionale SR2 per Champorcher. Si risale tutta la valle di Champorcher, poco prima del capoluogo, all'altezza di un tornante, si svolta a sinistra in direzione di Outrelève. Da qui la strada discende sino ad oltrepassare il torrente Ayasse per poi risalire sino al caratteristico villaggio di Outrelève dove è possibile parcheggiare l'auto in un ampio parcheggio (13.5 km dall'inizio della SR2).
Per chi proviene dall'alta valle si consiglia l'uscita dall'autostrada a Verrès, si svolta a destra imboccando la strada stale SS26 sino al bivio per Champorcher (8 km).

Introduzione

Il Col de Santanel è un valico minore che mette in comunicazione la Champorcher, attraverso la Valle della Legna, e la Val Soana. Percorso molto affascinante e poco frequentato può essere considerato come una meta fine a se stessa oppure può essere incluso in un lungo percorso circolare con rientro dal Col Laris.

Descrizione

Lasciata l'auto si incontrano alcuni pannelli con al cartografia della zona e le paline segnaletiche nei pressi dell'imbocco del sentiero. Intraprendere la marcia lungo la mulattiera che conduce alla Valle della Legna, segnavia 4 . Il primo tratto del percorso si svolge attraversando, con qualche saliscendi, un breve pascolo sopra il villaggio di Outre l'Eve. Si entra nel bosco e si inizia a salire dolcemente sulla bellissima mulattiera lastricata accompagnata da alcune edicole votive e, poco oltre, si raggiunge il villaggio abbandonato di Porte (1343m, 0h20'). Proseguendo si incontra subito, a destra, l'innesto dell'Alta Via 2 e, poco oltre, vestigia di antichi sistemi irrigui. Si esce dal bosco e si raggiunge un secondo bivio: si prosegue a destra trascurando il sentiero 4A per Troume che discende a sinistra. Dopo pochi metri di salita si incontrano i casolari di Pian Bouc (1363m, 0h25'); procedere ora in leggera salita tra i larici costeggiando le gole del Torrent du Bois; all'uscita del bosco si incontrano i pascoli di Ourty ed il bivio (1485m, 0h40') per il Lago Vercoche, segnavia 4F : procedere a sinistra tra i pascoli sino a raggiungere un ponte in legno con il quale ci si porta sulla destra orografica della vallata. Superare il ponticello a due campate, recentemente ristrutturato, e risalire un bel pascolo su flebile traccia che diviene man mano più evidente mentre risale verso il bosco. Entrati nel bosco si attraversa un impluvio e si continua a risalire il vallone prendendo quota con alcune svolte sino ad avvicinarsi al torrente nei pressi di una particolare radura al cospetto di enormi roccioni. Si riprende a salire sulla bella mulattiera selciata che con un paio di svolte si riporta in quota raggiungendo un breve tratto di sentiero bordato da una ringhiera; un nuovo tratto di salita e si raggiunge il bivio tra il sentiero (4) ed il sentiero (4E) poco sotto Maisons Vieilles (1825m, 1h15').
Imboccare il sentiero 4E sulla destra che conduce in breve ad un ponticello: si oltrepassa il Torrent du Bois portandosi sulla sinistra orografica del vallone. Seguire con qualche ondulazione l'andamento della piana di Saint-Antoine per poi iniziare la salita virando verso destra ed entrando nel lariceto. Si compiono alcune svolte sino a raggiungere gli alpeggi diroccati di Maisons Neuves (1929m, 1h30'). Il sentiero svolta ora a destra e, poco sopra, a sinistra tagliando il lariceto con una diagonale che conduce ai pascoli che precedono Peroisaz. Risalire i pascoli sul sentiero non evidentissimo sino ad attraversare un piccolo ruscello e procedere verso sinistra a mezza costa sotto il poggio su cui è ubicato il piccolo abitato. Ormai in vista delle case si procede sul sentiero un po' confuso da tracce di bestiame sino ad arrivare a Peroisaz (2177m, 1h50').
Attraversare le case e poi svoltare a sinistra ai piedi di un bel rustico ristrutturato; il sentiero ora procede in leggera salita su campo aperto, evidente e lineare sino alla vista di Chilet e di una caratteristica edicola votiva. Svoltare ancora verso destra sino a portarsi in un ampia insellatura dalla quale, dopo poche decine di metri, si intravede il lago. Scendere brevemente sino a raggiungere il Lago Chilet (2322m, 2h30') con la sua piccola diga di contenimento delle acque. Lasciarsi il lago a destra e dirigersi verso una piccola insellatura seguendo il sentiero che si fa via via più incerto. Alla selletta tenersi a destra, ricercando alcuni bolli gialli un po' consunti, ed attraversare una fascia di pietrame tenendosi in quota sopra un laghetto. Si discende brevemente per poi risalire in direzione del vallone che conduce al valico; sempre su tracce intermittenti di sentiero iniziare la salita finale. Seguendo alcuni sporadici segni gialli e tenendosi al centro del vallone si risalgono praticamente in linea retta gli ultimi cento metri di dislivello sino a raggiungere il Col Santanel (2463m, 3h00') ove è posto anche un grosso ometto.
La discesa avviene sul medesimo itinerario percorso in salita (2h00').

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
© 2009 - Massimo Martini
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