Cima dell’Angiolino, da Balmella
Accesso
Da Locana (613m) si svolta a sinistra attraversando il ponte sull’Orco. Subito dopo il ponte, si prosegue a destra lungo la ripida strada che, passando per le borgate Nusiglie e Piane, giunge a Balmella (890 m) dopo 4 km.
Introduzione
Un’escursione affascinante che si snoda tra caratteristici alpeggi, regalando ampie vedute sulla suggestiva valle di Locana. Il percorso, seppur appagante, richiede una certa attenzione per individuare il sentiero, non sempre chiaramente visibile o adeguatamente segnalato. Giunti alla cima, si apre una spettacolare panoramica sul versante meridionale del Parco Nazionale del Gran Paradiso, un vero gioiello naturalistico tutto da ammirare.
Descrizione
Da Balmella (890m), prendere sulla destra il sentiero
, segnalato da un pilone votivo. Prima di attraversare un ponticello in legno, svoltare a destra, oltrepassare un secondo ponte e portarsi sulla destra orografica del torrente. Proseguire attraverso ampi pascoli erbosi, superare uno sbarramento di cavi metallici e incontrare nuovamente un corso d’acqua. Seguire una pietra con un segnavia rosso (non sempre ben visibile) che indica di dirigersi verso sinistra.
Oltrepassare un piccolo gruppo di baite e salire a sinistra in un ripido bosco di faggi. Raggiungere un pascolo nei pressi delle quattro grange dell’Alpe Ussel (1516 m, 1,30 ore) e trovare l’indicazione numerica del sentiero n. 505.
Continuare lungo ripidi prati e un sentiero poco tracciato fino all’alpeggio Quarto (1753 m). Proseguire seguendo un segnavia che indica di girare a destra lungo una pietraia, mantenendosi al centro del canalone. Dopo pochi minuti, giungere alla Colma dell’Angiolino, dove alcune pietre segnalano il confine tra la Valle di Locana e la Val Grande di Lanzo.
Seguire un sentiero incerto e rari ometti di pietra tra fitti cespugli per raggiungere il Colle della Croce d’Intror (1950 m, 1 ora). Da qui, piegare a destra e risalire la ripida ma comoda cresta nord-est, ricca di rododendri, fino a raggiungere la Cima dell’Angiolino (2168 m, 30 minuti), dove è posizionata una targa del CAI di Rivarolo che indica il punto più alto.
Ritornare lungo l’itinerario di salita.