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Chardoney, da Ru

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A cura di:

Ultimo rilievo: 03/07/2012
Difficoltà
T2
Lunghezza
9.00 Km
Quota di partenza
1690 m
Altezza di arrivo
2520 m
Dislivello positivo
846 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Introduzione

Chardonney significa “prato dove cresce il cardo (chardon, tzardon)”, a volte viene scritto “Chardoney” (es. Buscaini, Guida Alpi Pennine). Esistono località con lo stesso nome nel comune di Champorcher e nel canton Vaud. La comba di Vertsan che la ospita è un magnifico anfiteatro, delimitato dalle creste che vanno dal Mont de Crete Seche, fino al Berlon (a questo tratto di cresta fu attribuito il nome di "cresta secca" che poi passò all'intera comba, dal col di Chardonney al rifugio omonimo, le due becche Chardonney, i contrafforti del Cervo, per abbassarsi al col de Vertsan e terminare nella lunga cresta di Charmontane. Verso Sud il panorama passa dall'imponente Luseney, al Gran Paradiso con l' Herbetet, la Grivola con i suoi satelliti e le montagne che precedono il Rutor (Granta Parei, Sassiere). 

Descrizione

 Il rifugio Crete Seche si può raggiungere con tre sentieri. Quello normale, segnato col n. 2, è il più lungo, attraversa a volte l’interpoderale che può essere seguita con poca perdita di tempo. Uscendo dal bosco sull’interpoderale si trova un indicazione “Raccourci Scorciatoia”, è l’inizio della “direttissima”, che ripidamente riporta su un tornante dell’interpoderale, che si lascia a destra per imboccare un sentiero all’inizio poco individuabile che zigzagando porta al sentiero numero 2 poco prima del rifugio. Proseguendo invece sull’interpoderale, quando la si abbandona per risalire verso l’alpe Berrier, parte un sentiero a tornanti che raggiunge il sentiero numero 2 poco dopo l’inizio del grande traverso che porta sotto il rifugio.
E’ la “diretta” che permette di risparmiare qualche minuto, un sentiero ben tracciato e abbastanza comodo. A Est del rifugio parte una traccia che subito scompare sotto un macereto. Si seguono su esso ometti e segni gialli, che indicano solo la direzione, poi bisogna passare tra i sassi dove è più conveniente. Si contorna così l’incombente a Nord monte di Crete Seche, accompagnati dall’altra parte della Valpelline dalla becca di Luseney. Si susseguono tracce di sentieri e macereto, con evidenti segnalazioni perché questa è la via che porta dal Rifugio verso le montagne più a Nord (Cervo, becca di Chardonney, Rayette). Si passa sotto alcune pareti rocciose attrezzate con spit e si giunge così in vista della comba di Vertzan, circondata dai nevati delle due becche di Chardonney e del Cervo. Si costeggia a nord una deliziosa valletta dove scorre il torrente Vertzan e si raggiungono così i ruderi di quella che era l’alpe Chardonney. A sud, sulla quota 2536 una croce e un punto panoramico, che domina l'alpe Berrier. L’alpe Chardonney veniva raggiunta da un sentiero segnato con il numero 4 che deviava dal numero 2 all’altezza dell’alpe Berrier. Ora la zona è devastata da una strada in abbandono e in abbandono è il sentiero, si trovano tracce e qualche ometto. Scendendo ci si tiene a destra, si supera un torrente (o due se si è più in basso) e lasciando a sinistra l’alpe Berrier si raggiunge l’interpoderale e il sentiero numero 2 che riporta al parcheggio di Ru. Si può anche scendere lungo la riva destra orografica del torrente Vertsan. Dapprima si segue il torrente sotto la quota 2536, fino a trovare un sentiero che porta verso il basso, sino a perdersi nuovamente quando oramai si è in vista del sentiero n.2 che si raggiunge per pascoli.


 



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