Casotto PNGP di Orvieille, da Vers le Bois
Introduzione
Affascinante itinerario da percorribile anche fino ad ottobre inoltrato. Immersi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso si può gustare al meglio la wilderness valdostana.
Descrizione
Lasciato il parcheggio si seguono le paline segnaletiche e si risale il sentiero (8) che porta al villaggio di Vers le Bois (1545m). Si costeggia una palizzata e si passa nei pressi di una fontana e, poco prima di raggiungere una piccola cappella di Sant'Anna, si incontra una freccia gialla che ci indica di proseguire a destra.
Si imbocca l'ampia mulattiera Reale e si incontra la segnaletica che evidenzia l'ingresso al Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il sentiero parte pianeggiante e, dopo circa 5 minuti, svolta decisamente a sinistra iniziando a risalire il pendio sottostante il Fourquin de Bioula. Si prosegue con una dolce salita immersi in un bosco di larice ed Abete rosso (Picea abies). Dopo circa 25 minuti il bosco si apre all'altezza di una grossa frana caduta dalle cime soprastanti in epoche remote, questa "fenditura" ci permette di scorgere il Fourquin de la Bioula e sul fondo valle il Mont Fallère, la Costa Tardiva e la Pointe de Chaligne. Si prosegue sempre nell'ampia e comoda mulattiera che si dirige senza grosso dislivello in direzione sud: non è difficile imbattersi lungo il cammino in camosci (Rupicapra rupicapra) e soprattutto stambecchi (Capra ibex), specialmente nel periodo autunnale. Si lascia il bosco per attraversare un'ampia radura ricca di rododendro (Rhododendron ferrugineum). Dopo 2h00' si raggiunge un pianoro antistante al casotto dei Guardia Parco (2165 m, ): quest'ultimo viene raggiunto in pochi minuti. Nei pressi del Casotto parte il sentiero che porta alla Punta Bioula (3414 m).
Davanti a noi si apre un'eccezionale panorama sui monti della Valsavarenche (Mont Favret, Grand Nomenon e Grivola) e in lontananza, verso il fondo valle, sul gruppo del Grand Combin.
Per la discesa si può ripercorrere l'itinerario dell'andata oppure chiudere il percorso con un anello circolare. Nei pressi del Casotto si ritrova il sopracitato bivio e si prosegue in direzione di Creton seguendo il sentiero . Si costeggia per un tratto la staccionata del Casotto per poi iniziare la discesa su di un sentiero meno ampio di quello di salita che perde rapidamente quota con una serie di tornanti. Il primo tratto della discesa lo si percorre sull'Alta Via , dopo una decina di minuti si svolta a destra, seguendo ora solo il sentiero si continua la discesa nel bosco sino a raggiungere i casolari di Carré (2042 m, 2h15') da dove si possono ammirare le linee affilate dell'Herbetet. Si prosegue la discesa nel sentiero immerso nell'abetaia superando un paio di torrenti su dei ponticelli in legno. Successivamente si attraversano dei pascoli e si raggiunge in pochi minuti il villaggio di Creton (1595 m, 3h00', ). Si svolta a sinistra su di una stradina asfaltata lasciando sulla destra le tipiche abitazioni rurali del villaggio e si raggiunge la località di partenza.
La Reale Casa di Caccia ad Orvieille è stata edificata nel 1862 sul volere del Re Vittorio Emanuele II come punto base per le sue battute di caccia. Nel 1982 una valanga abbattutasi sulla struttura ha portato alla sua ricostruzione tuttoggi utilizzata dai Guardia Parco come Casotto.