casotto P.N.G.P. di Arolla
Accesso
Si percorre la A-5 Torino-Aosta dove si supera la barriera di Aosta est per uscire al casello successivo di Aosta ovest; raggiunta la statale di fondovalle si devia a sinistra seguendo le indicazioni per Courmayeur e, superato il comune di Aymavilles, si svolta a destra prendendo lo svincolo per la Valsavaranche. Superato Introd si prosegue per alcuni chilometri passando alcuni paravalanghe dove, al termine del quarto, si lascia l’auto in un ampio slargo appena alla destra dell’uscita nei pressi del villaggio di Fenille.
Introduzione
La salita a questo panoramico casotto del Parco Nazionale del Gran Paradiso si sviluppa nei ripidi versanti boschivi della media Valsavarenche dove si costeggiano lunghi canaloni rocciosi e si percorrono ripidi pendii boschivi ed erbosi; la pendenza, sempre accentuata, non concede tregua se non per poche decine di metri e di conseguenza la progressione è sempre abbastanza faticosa. Consigliata agli amanti della “wilderness” in questa escursione si possono osservare esemplari di fauna alpina già al limitare del bosco dai primi metri della salita mentre nella parte alta, con l’ausilio di un binocolo, essi si possono individuare sui pendii sottostanti alla Punta Valletta. Il panorama dal casotto è molto bello sulle vicine punte Bioula, Ran e Chamoussiere che si trovano sul versante opposto mentre più oltre lo sguardo si può spingere sulla catena che dal Monte Bianco arriva alle Grandes Jorasses spingendosi sino al Mont Dolent.
Descrizione
Dallo slargo si attraversa la strada raggiungendo la palina che segna l’inizio del sentiero che entra per un breve tratto nel bosco costeggiando la galleria. Al termine del tratto boschivo si traversa un ampio canalone passando poi sui prati di fronte dove si lambisce un traliccio dell’alta tensione al quale si devia a destra per risalire verso il pendio erboso che costeggia il canalone appena traversato; giunti verso la bastionata rocciosa si tiene la sinistra e si inizia a rimontare faticosamente il ripido bosco di conifere arrivando un paio di volte a sfiorare il grande canalone. Usciti momentaneamente dal bosco si rientra piegando a sinistra e si attraversa un canale soggetto a valanghe riprendendo subito alla destra la ripida salita; si imbocca ora un erto canale erboso che, con l’aiuto di gradini di pietra, si risale arrivando ad un punto dove si trova un corrimano metallico che protegge dall’esposizione del sentiero. Superati i gradini il sentiero spiana per pochi metri compiendo un breve traverso su terreno friabile e raggiunge una bastionata rocciosa dove il sentiero, costeggiandola, sale ripido con stretti tornanti. Aggiratala nel suo punto più alto si piega a destra e, dove il bosco si dirada un po’, si sale ancora faticosamente tra i rododendri uscendo sopra un’ampia e panoramica dorsale erbosa che si percorre con ripidi tornanti; arrivati ad un punto dove i tornanti si fanno più stretti si supera un promontorio più pronunciato dove è situato il panoramico casotto che si vede solo dagli ultimi metri di salita.