Bivacco Farello, dall’Ospizio del Sempione
Accesso
Lasciata l'autostrada imboccare l'autostrada da seguire per 73,2km sino a Ornavasso. Uscire a Premosello Chiovenda e imboccare la strada statale del Sempione risalendo la Val d’Ossola e la Val Divredo. Oltrepassato il confine si stato seguire la strada [9] per altri 19 chilometri sino a raggiungere il Passo del Sempione dove, sulla destra, parte una stradina che dopo 300m raggiunge l’ampio parcheggio 🅿️ antistante l’Ospizio.
[1h48'] - [137km]
Come arrivarci con GMAPS
Come arrivarci con Apple Maps
Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto, per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.
Introduzione
La meta di questa escursione è un bivacco gestito dalla sezione CAI di Varzo ed è situato come un nido d’aquila su un piccolo promontorio roccioso di fianco alle seraccate del ghiacciaio Chaltwasser che scendono direttamente dalla vetta del Monte Leone; è situato in territorio italiano, da dove lo si raggiunge con una via attrezzata, ma la via più semplice per raggiungerlo sale dal Passo del Sempione. La sua posizione è eccezionalmente panoramica sia sulla vallata dell’Alpe Veglia dominata sul fondo dall’Helsenhorn sia sui ripidi salti di roccia sotto le seraccate del ghiacciaio. Durante la salita si può altresì vedere alla nostre spalle il versante settentrionale dell’Hubschhorn e, a destra sotto di esso, un bel panorama del pianoro del passo.
Descrizione
Alla sinistra dell’ospizio, di fianco ad un grande pannello di legno, si trovano le paline dell’inizio dell’itinerario che dapprima passa per un breve tratto su una stradina asfaltata indirizzandosi verso alcune baite; superatele si passa sotto uno skilift e successivamente, dopo aver superato un traliccio dell’alta tensione, si arriva in prossimità di una palina (2152 m) dove il sentiero prosegue costeggiando un canalino artificiale. In seguito, aggirato un largo costone, si prosegue in leggera salita traversando a mezzacosta sulla fiancata della montagna dove si attraversa un ruscello su un primo ponticello di legno e, poco dopo, si passa un secondo ponticello per attraversare un altro torrente un po’ più largo del primo. Il sentiero passa poi alla destra dei resti di un pilone di pietre e ,continuando a salire con qualche tornante, giunge ad un ometto di pietre (2459 m) dove sulla destra si stracca una traccia che si dirige verso le morene dell’Homattugletscher e che serve per la salita al monte Leone; ignorata dunque la traccia, si prosegue sulla sinistra di essa attraversando dapprima un piccolo corso d’acqua e successivamente una zona di pietre lisce che adducono ad un altro ponticello oltre il quale si risale, ora più direttamente, un’altra zona di pietre levigate. Attraversati ancora un paio di ponticelli, ci si dirige verso una bastionata che, dopo averne attraversata la base, si rimonta continuando abbastanza ripidamente sul largo filo di una cresta erbosa. Alla sua sommità si tiene la sinistra e si risalgono alcuni dossi erbosi giungendo ad un bivio (2726 m) dove, ignorata la traccia sulla destra, si prosegue indirizzandosi verso una ben visibile morena che si risale obliquando a sinistra; alla sua sommità si apre davanti a noi la parte alta del pietroso vallone di Chaltwasser dove si trova un grande lago glaciale con sul fondo la Bocchetta di Aurona e la Punta Terrarossa, a sinistra, ed il monte Leone con il ghiacciaio di Chaltwasser sulla destra. Il sentiero rimane un po’ alto sul lago e continua, contornando il pendio a sinistra, passando subito dopo ad un bivio (2786 m), dove si tralascia il sentiero che sale a sinistra, e proseguendo a mezzacosta si raggiunge il visibile Monte Leone Hutte che si trova alla base della fiancata della Punta Terrarossa. Raggiunto il rifugio lo si oltrepassa di poco e si imbocca una traccia che si dirige a destra per scendere un ripido di terriccio e sassi mobili puntando ad un piccolo pianoro pietroso che si trova poco più sotto; da qui si cammina verso una bassa bastionata rocciosa, con dei visibili bolli bianco-rossi, e percorsa una breve cengia si giunge in breve appena sopra il bivacco.