Bivacco Città di Mariano, dal parcheggio di Frachey
Accesso
All'uscita dello svincolo autostradale di Verrès entrare nella rotatoria e prendere la seconda uscita. Procedere in direzione del centro storico e, dopo 300m svoltare a sinistra imboccando la strada regionale per la Val d'Ayas. Seguire la regionale per 16,5 chilometri, superando gli abitati di Challand-Saint-Victor e Challand-Saint-Anselme, Brusson, Vollon, Extrapieraz, Periasc e Champoluc. Dopo circa 30 chilometri si incontra l'ampio parcheggio 🅿️ gratuito di Frachey (dove parte la cremagliera del Monterosa Ski): qui è presente un servizio navetta che vi conduce alla piazzetta di Saint-Jacques. Nel caso si arrivi prima delle 7.00 è possibile salire ancora per un breve tratto e lasciare l'auto in un altro parcheggio gratuito 🅿️ a sinistra della strada: in questo caso bisogna aggiungere circa 500m di cammino.
[0h44'] - [30,1km]
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Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto, per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.
Introduzione
Un itinerario interessante e in grado di offrire belle soddisfazioni. Il percorso si snoda nel tratto iniziale del vallone delle Cime Bianche. La salita al bivacco, posto ai piedi della Gobba di Rollin, regala suggestivi momenti di alta montagna.
Descrizione
Lasciata l'auto nella piazzetta di Saint-Jacques si prosegue fino al termine della strada in località Blanchard e si imbocca la mulattiera che porta al Pian di Verra. Dopo pochi metri si supera un ponticello e si inizia a risalire un bel bosco di larice su un sentiero estremamente battuto: le tracce sembrano infinite! Si raggiunge in breve un bivio accompagnato da una palina segnaletica: si svolta a sinistra e si raggiunge in pochi minuti il caratteristico villaggio di Fiéry (1879m, 0h20') . Si raggiunge l'ex Hotel Bellevue e si svolta a destra attraversando il minuto abitato. Dopo pochi metri si incontrano nuove paline segnaletiche che indicano di svoltare a sinistra. Ci si inoltra nel bosco e, dopo aver incontrato una targa dedicata a Pier Giorgio Frassati, si raggiunge un ponticello poco prima di una bucolica radura. Il comodo sentiero ora inizia a risalire e prendere quota, lentamente si aprono splendidi scorci sul Castore (4226m); il percorso si alterna tra bosco e piccoli pascoli sino ad inserirsi in un piccolo valloncello nel quale scorre un piccolo ruscelletto. Quando il sentiero ripiana leggermente si raggiunge un bivio (2095m, 0h50'): si svolta a destra, si attraversa il ruscello e si risale con un paio di svolte il costolone che separa il vallone Cortod dalla valle di Tzère. Dopo un breve tratto di salita ripida il sentiero si spiana leggermente che ed in breve raggiunge i ruderi che precedono l'Alpe Ventina (2179m, 1h10').
Superata l'alpe il sentiero risale, con un paio di svolte, il pendio erboso sino a confluire su di un piccolo altopiano nel quale scorre un placido torrentello. Con una lieve salita si raggiunge un altro pianoro, quello che precede l'alpe Varda. Dopo un breve tratto si incontra una palina segnaletica che indica di svoltare a destra in direzione del bivacco (2343m, 1h30'). Si attraversa un primo ruscello ed in seguito si passa nei pressi dell'ampia piana torbiera sottostante l'alpe Varda. Superato il ruscello di deflusso della torbiera si riprende a salire lungo gli splendidi pendii erbosi che precedono il Palon di Tzère; dopo un primo tratto di salita a mezzacosta si raggiunge un pianoro ondulato dal quale si aprono interessanti scorci sulle lontane Cime Bianche. Si punta ora verso il bivacco, un puntino rosso il lontananza sotto la Gobba di Rollin; il sentiero risale il versante orientale del Palon di Tzère e raggiunge i ruderi dell'alpe di Tzère (2532m, 2h15'). Superati i ruderi il sentiero incomincia ad incontrare un ambiente più aspro, si attraversano pietraie sino a raggiungere una piccola sella: da qui, dopo alcune brevi svolte, si imbocca un canalino roccioso verso destra. Superato il canalino l'itinerario procede alternando tratti di sentiero a passaggi su piccole roccette: la meta è ormai vicina, si svolta verso sinistra e si raggiunge infine il Bivacco Città di Mariano (2860m, 2h45').
Dalla capanna, guardandosi intorno, scorgiamo un ampio panorama sulla valle da noi risalita con vista sul Grand Tournalin e la Roisetta verso Sud e alle nostre spalle sulla Gobba di Rollin.
Il ritorno si effettua sullo stesso itinerario dell'andata.
L'ultimo tratto di salita è consigliato ad escursionisti un po' più esperti: il terreno prevalentemente roccioso può diventare insidioso in caso di bagnato.
Lungo gli ultimi passaggi rocciosi sotto il bivacco non è inusuale incontrare il camoscio (Rupicapra rupicapra).
Ci siamo stati
Bivacco Città di Mariano
Bivacco Città di Mariano
Abbiamo percorso questo itinerario domenica 3 luglio 2005. In una bella giornata estiva sono tornato dopo qualche anno in questo angolo sperduto della Val d'Ayas (questa volta seguendo bene il sentiero Wink ). Una bella escursione che merita di essere estesa, se si ha ancora un po' di forza nelle gambe, al non lontano Gran Lago di Tzère.