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Becca di Viou, da Valpelline

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 12/08/2010
Difficoltà
T2
Lunghezza
19.00 Km
Quota di partenza
930 m
Altezza di arrivo
2859 m
Dislivello positivo
1972 m
Tempo di andata
04h45'
Tempo di ritorno
02h45'
Periodo consigliato

Introduzione

La meta di questa escursione, lunga e dal notevole dislivello, è una vetta di solito raggiunta dal sentiero proveniente dal versante opposto da Blavy mentre salendo dalla Valpelline, e proprio per la sua scarsa frequentazione, sicuramente si trovano silenzio, ambienti solitari e fauna alpina. Gli ambienti attraversati partono dai bellissimi boschi di conifere della parte bassa per passare ai vecchi alpeggi con i verdi pascoli e poi arrivare ad un bel lago morenico con le pietraie che caratterizzano la parte finale dell’itinerario. Il tracciato è sempre ben segnato tranne qualche bollo un po’ sbiadito e alcune tracce che per brevi tratti si perdono un po’ in qualche pascolo; il magnifico panorama a 360° che si gode dalla vetta ripaga comunque della grande fatica e comprende, oltre alla spettacolare vista sulla città di Aosta e sull’alta valle centrale, le innumerevoli cime delle prealpi e delle alpi italiane e, un po’ più in lontananza, di quelle svizzere.

Descrizione

Dal parcheggio si continua sulla strada in leggera discesa sino ad incontrare un ponte sulla destra dove sono poste le paline di inizio dell’escursione; oltrepassato il ponte ci si rimonta il piccolo dosso erboso posto di fronte dove, fatto qualche passo verso destra, si trova l’inizio del sentiero segnalato da un bollo giallo su un sasso alla sinistra. Dopo poco si incrocia una strada (1105 m) dove ci incammina per pochi metri a destra trovando subito un bivio segnalato da bolli gialli sul muro di contenimento (1115 m) al quale si sale a sinistra; si passa a poca distanza da una baita per arrivare poco sopra a Ronceaz (1131 m) alla cui destra si alza il sentiero che entra nel bel bosco di conifere e che, con numerosi tornanti a pendenza abbastanza sostenuta, arriva ad incrociare di nuovo la poderale (1496 m). Si cammina per un breve tratto sulla strada passando accanto alle baite di Les Planes (1539 m) dopo le quali si compie una curva a destra e, subito dopo questa, sulla sinistra si stacca il sentiero (1540 m) segnalato da uno sbiadito bollo giallo posto su un sasso; ci si innalza nel bosco con qualche tornante, si passa il torrente su un ponticello di legno e, guadagnando rapidamente quota, si arriva in prossimità della piccola baita di Verney (1731 m), ben visibile dal basso, dietro la quale si trovano le paline che ci indicano di spostarsi sulla destra. Si rimonta il pendio erboso rimanendo prevalentemente sul centro di esso arrivando ad incrociare di nuovo la poderale (1787 m) che si percorre verso sinistra giungendo alla baita di Arpisson (1845 m); la si contorna sulla sinistra e, continuando per poco sempre sulla strada, si trova di nuovo il sentiero che, segnalato da un bollo su di un sasso, parte sulla sinistra (1857 m) e si addentra ancora in un piccolo bosco dove si supera una piccola stalla e successivamente, usciti in spazi più aperti, si sale per un pascolo al di sopra del quale si raggiunge l’alpeggio di Porillon (2013 m). Ripresa la sterrata che passa dietro di esso la si percorre, compiendo un leggero traverso in salita, sino al suo termine ai ruderi di Fouillou (2091 m), di fianco ai quali si trova una palina dove si tiene la destra; si continua ora, tralasciando a sinistra un altro sentiero (2103 m), avvicinandosi alla testata del vallone alla destra del quale si alza una ripida traccia che guadagna subito quota con molti tornanti per poi spostarsi con un traverso a sinistra. Si passa per una comoda cengia rocciosa e si continua, sempre con percorso ripido, a rimontare l’alta bastionata erbosa al di sopra della quale si trova il bacino del lago di Arpisson (2483 m) situato in una conca detritica. Alla destra del bacino si alza un sentiero abbastanza ripido che rimonta la fiancata della montagna e, risalita una vasta zona franosa, giunge al panoramico colle di Viou (2712 m) ; dal valico volgendo a destra si segue l’indicazione di un bollo giallo su un sasso e si imbocca la traccia che, passando alla sinistra a poca distanza dal bivacco Penne Nere, sale in direzione della larga e panoramica cresta, dapprima erbosa e successivamente anche rocciosa, e che arriva in vetta alla Becca di Viou (2859 m) dove è situato un crocifisso metallico.


Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
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