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Bec de Nannaz, da Mandriou

fabio_olmo

A cura di:

Ultimo rilievo: 15/10/2007
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1849 m
Altezza di arrivo
3010 m
Dislivello positivo
1161 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
02h00'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciata l'autostrada A5 al casello di Verrès entrare nella rotatoria e prendere la seconda uscita. Procedere in direzione del centro storico e, dopo 300m svoltare a sinistra imboccando la strada regionale SR45 per la Val d'Ayas. Seguire la regionale per 22,1 chilometri, superando gli abitati di Challand-Saint-Victor e Challand-Saint-Anselme, Brusson, Vollon ed Extrapieraz sino ad incontrare un il bivio per Antagnod in località Corbet. Svoltare a sinistra e seguire la strada regionale SR5 per Antagnod superando i villaggi di Lignod ed Antagnod. Dopo circa 4 chilometri si incontra il bivio per Barmasc, trascurare la svolta a sinistra e proseguire lungo la strada comunale per 1,3 chilometri sino ad incontrare il bivio per Mandriou. Svoltare a sinistra e risalire Route de Mandriou per ulteriori 1,6 chilometri sino a raggiungere il parcheggio gratuito 🅿️ prospiciente il villaggio. In caso di molta affluenza bisogna tornare indietro e parcheggiare lungo la strada avendo cura di non intralciare il traffico.

[0h44’] - [28,6km]
 Come arrivarci con GMaps
Come arrivarci con Apple Maps

Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto,  per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.

Introduzione

Il Bec de Nannaz o Falconetta (chiamata cosi per la numerosa presenza di falchetti sulla sua cima) è una delle classiche della stupenda Valle d'Ayas. Il 14 agosto di ogni anno, inoltre, viene celebrata una messa sulla cima in ricordo delle vittime della montagna, alcune delle quali vengono ricordate con delle targhe poste su delle rocce.

Descrizione

Parcheggiata l'auto sulla piazzola antistante la chiesa, si prende il sentiero subito a sinistra di questa seguendo le indicazioni. Il breve tratto porta davanti all'entrata della Ca' Zena (un pezzo di Liguria a 1800m) e si prende il sentiero a fianco l'ancora. Si raggiunge cosi dopo attraversato il boschetto e un sentiero tra due steccati l'Alpe Metsan. Superata la sua area pic-nic si punta a sinistra verso la cappella Sarteur da poco consacrata. Oltrepassatala a sinistra si arriva all'indicazione del Sentiero degli Alpini che porta all'alpe Vascotchaz. Qui bisogna prestare un po di attenzione in quanto il sentiero non è chiaro e le indicazioni potrebbero portare a continuare a seguire il sentiero (3) che porta al colle Vascotchaz. Si prende invece il Sentiero (3) puntando decisamente a sinistra a mezza costa nei prati sempre più pullulanti di mucche che lasciano sul terreno grossi "ostacoli" da evitare accuratamente. Sia arriva cosi all'ingresso del Plan Pera dove un ironico messaggio ci invita a rifornirci di acqua all'ultima sorgente peraltro "ben difesa". Da qui la vetta è ben visibile e seguendo il sentiero comunque ben tracciato si comincia a salire con piu decisione e continuità fino ad arrivare sotto la punta vera e propria che si aggira nella pietraia e che continua sul lato della Valtournenche. A mio avviso non sarebbe cosi esagerato avere una protezione per il capo in questo breve tratto che passa proprio sotto il contrafforte della punta, non si sa mai... Fatto l'ultimo sforzo si arriva alla stretta ma lunga e pianeggiante cima che con la classica croce ci fa trovare un altare con all'interno un cappello d'alpino e una pagina della Domenica del Corriere che descrive la tragica morte di 18 Alpini che nel '54 caddero con la loro Jeep da un dirupo sul Passo di Gavia. Il panorama è sicuramente uno tra i piu belli, a Nord il piccolo e Grande Tournalin, la vicina Becca Trécare unita con il Colle di Nana, la catena del Rosa e sotto di noi il Rifugio Grand Tournalin con la strada che sale nel vallone di Nannaz da Saint-Jacques. Ad Est il Testa Grigia, Corno Bussola e compagnia, a Sud la Val d'Ayas con lo Zerbion che domina e a Ovest la Valtournenche e nelle giornate limpide il Bianco.
Il ritorno si effettua sullo stesso sentiero anche se ci sarebbe la possibilità di scendere per il Colle di Nannaz - Vallone di Nana o per il colle Vascoccia , soluzioni pero sicuramente più difficoltose e prive di segnalazioni.



Galleria fotografica

Bec de Nannaz ©2007 Fabio Olmo
© 2021 -
Chiesa di Mandriou ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
Indicazioni ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
L'ancora di Ca' Zena ©2007 Fabio Olmo
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Tra i due steccati ©2007 Fabio Olmo
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Cappella Sarteur ©2007 Fabio Olmo
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Indicazione sentiero degli Alpini ©2007 Fabio Olmo
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Vascotchaz ©2007 Fabio Olmo
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Si prosegue a sinistra ©2007 Fabio Olmo
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Ultima acqua! ©2007 Fabio Olmo
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Plan Pera e Falconetta ©2007 Fabio Olmo
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Pietraia sotto la punta ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
In cima ©2007 Fabio Olmo
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Altare ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
Il gruppo del Rosa ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
Trécare, Tournalins e Rosa ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
Targhe commemorative ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
Panorama ad est ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -
Uno sguardo sul Mont Zerbion ©2007 Fabio Olmo
© 2009 -

Ci siamo stati

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A cura di:

Bec de Nannaz, da Mandriou
lunedì 29 giugno 2015

Bec de Nannaz

Report della gita

 

Informazioni generali

Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Rischio valanghe:
Affollamento:

Condizioni meteo

Cielo:
Temperatura:
Condizioni neve:
Condizioni ghiacciaio:

Avvistamenti

Fauna:
Flora:

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