Balmenhorn, dal Rifugio Mantova
Introduzione
Una meta sopra i quattromila di non eccessiva difficoltà. Giungere al Balmenhorn e all'attiguo Bivacco Giordano è da considerare come una buona base per l'ascensione degli altri quattromila della zona, naturalmente sotto la protezione del Cristo delle Vette.
Descrizione
Si parte dal Rifugio Mantova (3498m). Dopo aver superato il primo tratto di pietre si affronta il ghiacciaio del Garstelet. Come tutte le escursioni su ghiacciaio rammentiamo la necessità di non sottovalutare nulla: controllate il materiale (ramponi e corda), assicuratevi in cordata e non sottovalutate mai le condizioni meteo e della neve; se siete alle prime armi vi consigliamo di rivolgervi ad una guida alpina.
Il primo tratto di ascesa circa 30 minuti, si effettua appunto sul ghiacciaio del Garstelet, l'ascesa è abbastanza ripida ma non presenta nessuna difficoltà. Sulla sinistra si incontra lo spuntone roccioso sul quale è stato costruito la Capanna Gnifetti e dopo averlo superato, in linea d'aria, il percorso si spiana.
Qui lo scenario è suggestivo, da un lato (a destra) incontriamo la parete della Piramide Vincent, dall'altro possiamo ammirare il Ghiacciaio del Lys e i suoi seracchi. Dopo aver superato diversi crepacci si riprende a salire superando altri crepacci fino al raggiungimento di un nuovo tratto di minor pendenza intorno ai 4000 m di quota.
Superati i "fatidici" quattromila ci si avvia verso il colle Vincent (4088 m), poco prima di raggiungere il colle si svolta sulla sinistra e si risale il crinale che porta al Balmenhorn tagliando in diagonale.
Giunti ai piedi del bivacco Giordano si deve risalire una roccia tramite una serie di corde e finalmente dopo quest'ultima fatica ci si può godere l'ottimo panorama.
Sulla cima del Balmenhorn è stata installata la statua del Cristo delle Vette. La statua, alta circa tre metri, sovrasta il rilievo roccioso del Balmenhorn ed è stata realizzata nel 1955 dallo scultore torinese Alfredo Bay.