Salirod
Introduzione
L’origine del nome del villaggio è incerta, ma nelle antiche carte viene menzionato con varianti come Salyro, Salleyro, Saleiro e Salero. Lo studioso Albert Dauzart ha ipotizzato che la radice "Sal" abbia origini pre-indoeuropee e significhi "luogo in quota" o "pietraia", derivante dal latino "silex" (selce). Questo rimando etimologico si collega con la geologia locale e i numerosi lavori di spietramento compiuti nei secoli dagli abitanti per coltivare la terra.
Descrizione
La storia di Salirod è ricca di testimonianze documentarie, che narrano di un borgo attivo e laborioso. Nel Medioevo, i suoi abitanti parteciparono a grandi opere come la costruzione del canale Courtaud nel 1393. Nel 1467, il villaggio contribuì alla realizzazione del campanile di Emarèse, e nel 1748 fu tra i centri coinvolti nell’abolizione dei diritti feudali. Salirod ospitava una comunità vivace e ben strutturata, con un forno comunitario, lavatoi, abbeveratoi, una scuola e una cappella, quest’ultima risalente almeno al 1713. La presenza di sette mulini per la macinatura dei cereali lungo il torrente testimonia un passato agricolo di grande rilevanza.
Oggi il villaggio, pur essendo abitato da pochi residenti, conserva il fascino delle sue costruzioni in pietra e legno. Alcuni edifici presentano elementi architettonici riconducibili, seppur marginalmente, all’influenza Walser. Le moderne infrastrutture, come l’illuminazione pubblica e le fognature, si integrano in un contesto montano che resta fedele alla tradizione. Tuttavia, il paesaggio è stato parzialmente alterato dalla presenza di antenne televisive, poste decenni fa a servizio della comunità regionale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Salirod fu rifugio per una famiglia di ebrei tedeschi in fuga dalla Gestapo. La comunità locale li accolse, mettendo a rischio la propria sicurezza. Questa storia di solidarietà è raccontata nel libro "Come sfuggimmo alla Gestapo e alle SS" di Karl Elsberg, presentato nel 1999 a Saint-Vincent.
Tra i personaggi illustri legati a Salirod vi è l’ecclesiastico Daniel Page, missionario in Cina e benefattore della cappella del villaggio, che dedicò la sua vita al servizio degli altri, morendo nel 1959 a Hong Kong.
Informazioni
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