alle d'Aosta
E’ recentemente uscito il secondo volume di Christian Roccati, alpinista e ottimo scrittore genovese. Dopo il riuscito L’Altimetro+segna+Zero, in cui si descrivevano falesie, vie alpinistiche e vie ferrate liguri, l’autore cambia regione e passa a raccontarci 75 percorsi in Valle d’Aosta.
La logica del libro non è di tipo tassonomico, ovvero si prende un genere di percorsi e lo si tratta sino in fondo, ma vuole essere un utile compendio per coloro che si approcciano a questo territorio, magari la prima volta, sia che si tratti di escursionisti esperti alla ricerca di qualche emozione sulle vie ferrate sia che si tratti di impenitenti amanti dei paesaggi e delle suggestioni che questo straordinario lembo di Alpi sa offrire. Inoltre, la sua forma bilingue (italiano-inglese) lo rende fruibile anche al turista straniero che viene a soggiornare in regione e non può ancora godere di una letteratura appropriata.
Il volume parte con alcuni capitoli introduttivi utili ad inquadrare i contenuti ed un’interessantissima storia alpinistica occidentale. In seguito parte la descrizione delle vallate con cenni generali ed invoglianti momenti di montagna raccontati con leggerezza ma che entrano nel cuore! I percorsi, suddivisi per vallate, sono descritti in schede essenziali e pratiche ove il racconto del percorso, e sottolineo racconto, tiene per mano il lettore fornendogli anche il giusto supporto emotivo.
La Valle d’Aosta non propone molte vie ferrate: i motivi sono molteplici e sono sicuramente da ricercarsi nella storia del XX secolo, qui la Grande Guerra non ha lasciato le impronte del Nord-Est. Il successivo sviluppo alpinistico ha portato alla creazione di itinerari ferrati o attrezzati per il raggiungimento di rifugi o bivacchi. Solo nel recente la ferrata è divenuta percorso sportivo a se stante: dalla vicina Francia è subentrato questo nuovo approccio ben ritrovabile in alcune ferrate valdostane (Guide di Gressoney, Gorbeillon). Il libro le tratta tutte esaustivamente, incluse le più recenti (inedite) non contemplando invece quelle ormai in disuso.
Insomma, un volume un po’ fuori dagli schemi ma sicuramente mirato ad una prima profonda conoscenza del territorio valdostano. Personalmente ho percorso molti degli itinerari presenti sulla guida e la lettura delle relazioni ha saputo riportarmi le emozioni provate sul terreno.
Per concludere non mi resta che, complimentarmi con Christian per il lavoro svolto ed attendere che si concretizzi anche il volume 2, che completerà la raccolta dei percorsi.
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