Becca France, da Bellun
Introduction
Questa escursione propone un percorso circolare con l'arrivo sulla Becca France: una montagna non difficile e al contempo estremamente affascinante. Se volete calarvi in un angolo di wilderness valdostana eccovi accontentati.
Description
Parcheggiata l'auto nel parcheggio del villaggio di fronte alla chiesetta, e dopo aver dato un'occhiata al bel panorama sulla Grivola ci si imbatte subito in un pannello segnaletico che indica il sentiero (9) direzione Mont Fallère. Si attraversa il villaggio (Acqua non controllata) e dopo pochi metri si incontra una strada forestale: la seguiremo voltando a destra.
A pochi minuti dal villaggio incontriamo sulla nostra sinistra una vasca chiusa di raccolta delle acque del ru de Clusellaz: memorizzate questo punto, sarà il punto di confluenza del sentiero al ritorno.
La strada risale dolcemente il vallone nella sua destra orografica, fiancheggiando il ru e immergendosi nel bosco dove le ultime betulle lasciano il posto alla pineta. Nel primo tratto di marcia si intravedono sulla destra il villaggio di Thouraz e la Punta Chaligne. Dopo 25 minuti di cammino un pannello segnaletico ci conforta sulla direzione corretta: da questo punto la strada si fa un pò più ripida e poco oltre, la fitta vegetazione ci permette di intravedere la nostra meta: la Becca France e la grande frana che è partita dalle sue pendici. Giunti ad un bivio si segue la strada di sinistra e, dopo acuni tornanti, si raggiunge l'alpe Arpy a 1758 m (0h55').
Sulla sinistra dell'alpeggio troviamo il bollino del sentiero (9): si segue per un tratto la stalla poi si svolta a sinistra dirigendosi nel bosco. Il sentiero risale ripidamente il pendio con andamento serpeggiante: superato il primo tratto di bosco possiamo vedere sulla nostra destra i primi pascoli della conca del Mont Fallère e dopo circa 1h15' si raggiunge l'alpe Combroz 1960 m.
Superato l'alpeggio (è in attività: attenti ai cani) si deve seguire una strada interpoderale fino all'incrocio con un altra strada: qui si gira a sinistra e si segue la strada (costeggia il rilievo montuoso della Becca France); dopo aver lasciato sulla nostra destra l'alpeggio La Comba si raggiunge infine l'alpeggio Frumiere a quota 2065 m (1h35').
Raggiunto quest'ultimo si svolta a sinistra su un sentiero non molto evidente: come punto di riferimento bisogna aggirare un piccolo rilievo sormontato da una croce e proseguire lasciando il rilievo sulla nostra sinistra; al termine del rilievo si ragginge l'alpeggio Tsa de la Comba, quota 2260 m (2h00'). Davanti all'alpeggio, come riferimento, vi è un piccolo rilievo anch'esso sormontato da una croce in legno.
Dall'alpeggio si prende un sentiero che segue la direzione verso sinistra, ovvero ci porta in pochi minuti all'attacco del sentiero di cresta. Per imboccare correttamente questo sentiero, poco evidente in partenza (riferiemento due frecce gialle su di una pietra) potete affidarvi alla foto: pur non essendo più segnalato, si intravede comunque la traccia.
Da qui in avanti non vi sono più riferimenti segnaletici, per questo motivo si consiglia la prosecuzione ai soli escursionisti esperti: non vi sono, da qui in avanti, grosse difficoltà oggettive ma l'assenza di indicazioni necessita di avere una buona esperienza escursionistica.
Imboccato il sentiero di cresta si entra in un mondo a parte: l'ambiente è molto particolare e il paicere di essere totalmente immersi nella wilderness è assicurato. Superata una prima cima si comincia a discendere, il sentiero a tratti scompare in mezzo a brevi tratti di sfasciume fino a raggiungere la depressione fra questa prima cima e la Becca France: qui il sentiero passa sulla cresta: in realtà le creste sono due intervallate da un avvallamento, noi seguiamo quella a sud-ovest. Terminata la depressione ci si avvia all'ultima salita verso la Becca; il sentiero attraversa un tratto di sfasciumi ed infine risale l'ultimo tratto verso la punta a 2312 m (2h45').
Giunti in vetta (sormontata da una croce in legno) si può ammirare uno stupendo panorama a partire dalla vista privilegiata sulla Grivola e il Mont Fallère passando al godimento a 360° delle vette dell'Alta Valle.
La discesa dalla Becca France non è estremamente agevole: ho seguito ancora la cresta di sfasciumi ed un po' esposta. Da un picco roccioso però avevo due occhi puntati: uno stambecco accompagnava con il suo sguardo curioso il mio cammino. Passando sulla cresta si può godere appieno della vista sull'enorme frana che, come narrano gli scritti, ha inghiottito all'alba del 6 luglio 1654 il villaggio di Thora e i suoi abitanti.
Discendendo si intravede, poco più in basso, la traccia di un sentiero (probabilmente parte dalla cima ma non ho saputo trovare il punto di inizio) per cui ho disceso il tratto di sfasciumi sotto la cresta (nel versante opposto alla frana!!!) ed ho raggiunto questo sentiero. Da qui si parte in discesa, passando accanto ad un ultimo punto panoramico che ci mostra la Becca France in tutta la sua evidenza.
Dopo un primo tratto in cui si attraversano alcuni prati, il sentiero si immerge ripidamente nel bosco: la traccia è abbastanza evidente ma a tratti si rischia di perderla, quindi si consiglia la massima attenzione; in linea di massima per orientarsi il sentiero ha comunque un andamento lineare (scende sempre nella stessa direzione).
Dopo 1h10' di discesa si raggiunge infine la vasca chiusa (sormontata da una recizione in legno) citata all'inizio e conseguentemente la strada forestale che ci riporterà al punto di partenza.
Il sentiero di discesa non essendo indicato può, come già detto sopra, diventare difficoltoso: sulla carta dei sentieri della Comunità Montana Monte Emilius il sentiero è denominato (9a) ma non ho trovato alcuna indicazione.
Per quanto riguarda l'attraversamento delle creste si consiglia di porre molta attenzione e di evitare questi tratti in condizione di terreno umido o bagnato.